capitolo quarantasei

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Tenendo Harry per mano con forza, provai a calmare il mio respiro e rimanere focalizzata. Potevo percepire che anche lui era nervoso, ma la sua determinazione era più forte, facendo sì che si attenesse al suo piano.

"Andrà tutto bene, lui sa che stiamo arrivando." lo sentii sussurrarmi, prima di guardarsi velocemente intorno. Le strade erano scure e vuote, solo la cupa luce dei lampioni illuminavano i dintorni. Da qualche parte in lontananza potei sentireun cane abbaiare, altrimenti sarebbe stato tranquillo. Troppo tranquillo dopo il rumoroso rombo del motore della motocicletta che mi aveva riempito le orecchie le ultime ore che avevamo passato per ritornare in città.

Si poteva dire di essere ritornati nella trappola. Avrei voluto poter rimanere nella casa di legno con Harry, con soltanto la foresta a circondarci e a nasconderci. Ma da una parte volevo fare qualcosa per fermare le persone che ci cercavano, non soltanto noi, ma chiunque avesse dei poteri.

Ecco perchè ero qui, accanto ad Harry, pronta a lottare contro il nostro nemico.

Aggiustandomi il cappuccio, mi avvicinai ad Harry mentre lui bussava alla porta scura. Lasciandosi cadere la mano lungo il fianco, mi fissò e all'istante mi sentii un po' meglio quando vidi lo sguardo rassicurante nei suoi occhi.

Si sentirono alcuni suoni dall'altra parte della porta ed Harry mi strinse la mano, prima che venisse aperta la porta.

"Entrate." sentii dire una voce familiare e, per qualche ragione, sentii un'improvvisa ondata di emozioni inondarmi, prima di correre dentro dritto tra le braccia di Zayn. Lui mi abbracciò con forza, mentre Harry chiudeva la porta, lasciando all'esterno la notte scura.

"È bello rivederti, Heather." lo sentii mormorare tra i miei capelli, mentre i mie occhi si riempivano di lacrime. La sua mano mi strofinò la schiena con calma, il suo profumo familiare di caffè e dopobarba mi riportò a galla i ricordi di quando lui era lì per me quando venivo bullizzata. Solo ora realizzai quanto significasse davvero lui per me, lui era stato un vero amico, mostrandomi il suo supporto, mentre io stupidamente pensavo che lo fosse Carine, che non ci era mai stata quando ne avevo più bisogno.

"Mi sei mancato tantissimo, Zayn." dissi con la voce strozzata, prima di allontanarmi leggermente. Lui tenne le mani sulle mie spalle, i suoi luminosi occhi castani mi guardarono, un pizzico di tristezza balenò in essi.

"Mi dispiace molto per quello che avete dovuto affrontare...entrambi." si voltò per guardare Harry, che annuì soltanto, ma i suoi occhi rivelarono che le parole di Zayn avevano avuto effetto.

"Ci aiuterai?" chiese, la sua voce leggermente rauca e gli occhi verdi focalizzati pienamente su Zayn. Zayn mi diede una pacca sulla spalla, prima di avvicinarsi a lui.

"Hai la mia parola." allungò la mano, che Harry prese dopo un breve momento di esitazione. Li guardai stringersi la mano, una sorta di accordo silenzio bloccato nei loro sguardi.

"Gli altri saranno qui presto. Penso che allora possiamo affrontare il piano, così che tutti sappiano quale sia la loro parte." Zayn ci indicò di seguirlo e, dopo esserci tolti le scarpe, lo seguimmo.

"Altri? Chi?" chiesi, accigliandomi. Fissai Harry, che scrollò le spalle, sembrando anche lui confuso.

"Liam, Niall e Louis. Non preoccupatevi, sono ragazzi affidabili." Zayn disse, sedendosi suldivano. "Il piano non funzionerà senza di loro...beh, almeno senza Louis e Niall. Liam vuole soltanto aiutare, quindi vedremo cosa può fare."

"Perchè non me lo hai detto prima?" chiese Harry, l'espressione illeggibile mentre ci sedevamo all'altro lato del divano e casualmente mi tirò a sedere sul suo grembo. Spalancai gli occhi sorpresa, ma quando lo fissai, lui stava guardando Zayn.

"Non era qualcosa che potevo dirti per telefono, non volevo fare nomi. Stanno giàcorrendo un grande rischio accettando di andare contro il governo." spiegò Zayn.

"Lui ha ragione." dissi, guardando Harry, che annuì silenziosamente, ma il modo in cui avevo stretto la mandibola rivelava che non era pienamente felice all'idea che altre persone sappiano di cosa stiamo per fare.

Non lo biasimavo per avere problemi di fiducia. Nel nostro mondo, non puoi mai essere troppo sicuro di chi fidarti.

Una serie di colpi ruppe il silenzio e Zayn velocemente si alzò, prima di scomparire nel corridoio. Harry avvolse le braccia intorno a me con forza, il suo corpo ancora teso. Mi voltai un po' per guardarlo e gentilmente gli accarezzai la guancia conla mano, portando la sua attenzione su di me.

"Andrà tutto bene. Zayn non avrebbe detto niente a qualcuno di cui non si fiderebbe." dissi piano.

"Lo so...ma comunque non mi piace." Harry scosse la testa, i suoi occhi verdi/blu si fissarono nei miei. "Loro potranno volerci aiutare ora, ma le circostanze potrebbero fargli cambiare idea piuttosto velocemente. Mi piacerebbe che ci aiutasse soltanto Zayn."

"Perchè? Perchè ti fidi di Zayn, ma rifiuti di credere che qualcun'altro voglia sinceramente aiutarci?" mi accigliai. Harry si lascio scappare un breve sospiro, il suo sguardo si allontanò dal mio per un momento.

"Cosa? C'è qualcosa che non so?" chiesi, provando una strana sensazione tutto all'improvviso. Sentii delle voci smorzate provenire dal corridoio, ma mantenni lo sguardo su Harry, che improvvisamente sembrava a disagio.

"Heth..." iniziò, passandosi la mano tra i ricci, prima di guardarmi. I passi si avvicinavano al salone e notai Harry deglutire.

"Cosa c'è? Per favore, dimmelo." sussurrai. Harry prese un profondo respiro, scuotendo leggermente la testa.

"Zayn...lui è..."

Potei sentire il battito cardiaco accelerare, la mente riempirsi di pensieri confusi. Ero in piedi prima ancora che lo realizzassi, i miei occhi ancora fissi in quelli di Harry.

"Lui è una rosa blu." rivelò proprio quando Zayn e gli altri tre ragazzi entrarono nel salone.

Il mio sguardo scattò verso i luminosi occhi castani, il mio cuore smise di battere nel mio petto quando notai un flash blu in essi nel momento in cui guardarono nei miei.

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora