Eccomi di nuovo ai fornelli, questa volta farò solo parte del menù previsto per questa intervista, sono abbastanza brava a cucinare tutto, ma spicco nei dolci. Dream sta ordinando il primo piatto di questo menù.
Fuori il sole brilla, ma ormai siamo a fine Novembre e il freddo si fa sentire anche nelle belle giornate assolate.
Sto preparando la crema pasticcera che è l'ingrediente protagonista di oggi!
<< Come posso aiutare?>> la mia carissima collega mi affianca facendo due occhi a cuore alla vista di quel cremoso liquido, si lecca le labbra, allacciandosi il grembiule. <<Posso offrirmi come cavia per assaggiare... Sai non vorrei che facessi brutta figura.>>
Ridacchio alla sua vista, già armata di cucchiaino per precipitarsi sulla crema, come un falco sulla preda.
Le schiaffeggio la mano, allontando il pentolino da lei e posandolo sul ripiano da lavoro per farla raffreddare.
<<Guarda se il pan di Spagna è pronto.>> le impartisco.
Sconsolata e guardando con occhi tristi la crema fa come ho detto.
<<Quando è l'appuntamento?>> chiede aprendo il forno e facendo la prova stecchino.
Ci penso un attimo... <<Tra due ore, abbiamo tutto il tempo per completare i dolci e andare a preparare il luogo dell'intervista.>>
Dreammy annuisce richiudendo il forno e avvicinandosi a me per farmi vedere lo stecchino. Lo prendo in mano e ci passo le dita sopra. Asciutto. <<Spegni, lascia un minuto dentro con il forno socchiuso.>>
Corre subito a fare quanto detto sapendo che abbiamo il tempo contato e non sono considerati gli imprevisti.
Con in sottofondo la canzone di Ermal Metal,
completiamo tutti i dolci e li prepariamo per affrontare il viaggio.
Suonano alla porta, Dream leccando la spatola sporca di cioccolato va ad aprire, ritornando in cucina poco dopo con la spatola in bocca e tre scatoloni di pizza tra le braccia. Lascia il suo fardello sul ripiano della cucina e il suo "ciuccio" nel lavandino.
Quando tutto è pronto, carichiamo sulla Land Rover, non vi dico la delusione di Dream per la mia scelta, ma la Lamborghini non è un auto da alta montagna.
Saluta la sua piccola sfiorandola con le punta delle dita e con un sospiro di sconforto mi raggiunge in auto.
Questa volta evito di guidare come una pazza, non voglio rovinare ore di lavoro, questi dolci sono buonissimi, ma anche delicati.
In mezz'ora siamo sul posto, immerse nella natura, l'autunno è ormai arrivato, tingendo le foglie di giallo, rosso, marrone e alcune sono ancora verdi, ma anche queste cedono al ciclo della vita e incominciano a cambiar colore.
Dream mi segue con le pizze, mentre io ho le borse con i dolci e il mini frigo.
<<Tu hai proprio una passione per le quercie.>> commenta Dream riconoscendo l'albero dove ci siamo fermate.Sorrido caricando i miei bagagli in una cesta grande abbastanza da farci stare il tutto, poi prendo il carico di Dream e lo appoggio sopra, sono leggere non dovrebbero far danni.
Affianco una scala di corda porta verso i rami, incomincio a salire con Dream al seguito. <<Sì mi piace la quercia, è una bellissima pianta da vedere, ma ha anche delle ottime caratteristiche, è simbolo di forza, potenza, nobiltà, animo forte, antico dominio, ci sono molti stemmi che raffigurano questo albero.>>
Mi fermo per aprire la botola e facendo leva sulle braccia salgo nella mia casetta sull'albero, mi giro e aiuto Dream, chiudo la botola prima di cadere di sotto e vado a tirare su il cibo.
Passo le pizze alla mia collega io prendo le borse e le faccio strada.Questa casa sull'albero ha sei stanze, un salotto, una stanza da letto, una cucina e anche un bagno!
Andiamo in salotto dove un morbidoso tappeto attutisce i nostri passi, un tavolino basso e lungo in noce domina la stanza, cuscini con fodere che ritraggono animali sono sparsi intorno per maggiore comfort.
Il salotto è privo di una parete, c'è sì, di canne, ma ora è tirata su per godere del panorama.
Alte e maestose cime innevate dominano l'orizzonte, specchiandosi vanitose nelle acque calme e cristalline del lago ai suoi piedi.Disponiamo sul tavolino le pizze già affettate sui piatti e dietro da contorno i dolci, che hanno richiesto ore di lavoro, ma sono una vera delizia per lo sguardo, un paradiso per il palato e un inferno per il giro vita...
Dei colpi delicati sulle assi della botola mi distolgono da quella bontà e mi dirigo in quella direzione, mentre una chioma bionda sta salendo sulla casa.
<<Ciao benvenuta! Io sono Letizia!>> mi volto sentendo dei passi. <<E lei è la mia collega Dream!>>
<<Ciao ragazze, io sono Simona!>> si presenta con un gran sorriso sulle labbra.
Dream la prende sottobraccio a destra e io a sinistra, a braccetto la portiamo in salotto.
Quando vede il panorama resta paralizzata, gli occhi spalancati.
Le passo un bicchiere di Fanta con ghiaccio che prende senza distogliere lo sguardo dalle cime innevate.
Dopo qualche minuto ci raggiunge vicino al tavolino, la facciamo accomodare sui cuscini tra noi due.
Dream le passa un piatto di pizza con salsiccia e patate.Gli occhi le brillano, non solo alla vista della pizza, ma anche dei dessert...
<<Quando volete ragazze io sono pronta!>> dice strofinandosi le mani per poi gustarsi quella bontà rotonda.
STAI LEGGENDO
Ti va una Chiacchierata?
RandomQuesto libro nasce per puro diletto. Io e Dream abbiamo scoperto che ci piace intervistare e ora cerchiamo gente che vuol farsi conoscere e che sceglierà noi per farlo.