Questo libro nasce per puro diletto.
Io e Dream abbiamo scoperto che ci piace intervistare e ora cerchiamo gente che vuol farsi conoscere e che sceglierà noi per farlo.
Canticchio serena uscendo da casa e richiudendo la porta alle mie spalle. Raggiungo la mia bellissima Land Rover rosso metallizzato, salgo in auto e metto in moto, avviandomi al luogo di incontro. Oggi avrò un'intervista divertente lo so! Me lo sento. Conosco la mia ospite per aver letto uno dei sui libri, colmo di sangue, lotte... E bei fustacci... Eeeh. Sospiro, quelli ci vogliono sempre. Raggiunta la mia destinazione, parcheggio e scendo dall'auto, mentre raggiungo il bar, chiudo la macchina all'infinito. Ho sempre il dubbio di non averla chiusa. Ho affittato una saletta privata, così da non essere disturbate. <<Signorina Ventu?>> domanda una ragazza sui ventisei anni, da una chioma bionda platino legata in una coda. <<Sì sono io, la sala è pronta?>> Mi sorride facendo il giro del bancone per raggiungermi e scortarmi alla sala. <<Questa è la sala, spero sia di vostro gradimento. Ci siamo presi la libertà di disporre il cibo e le bevande che avete ordinato.>> mi illustra con efficienza. Osservo tutto con occhio critico. Le luci sono abbassate e sul soffitto c'è un cielo stellato, anche se è viola, appoggiati contro le pareti comodi divani con davanti dei tavolini, dove sono disposte le vivande da me richieste.
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<<Mi sembra tutto come avevo richiesto. Manca solo una cosa.>> le faccio notare con un'occhiata. <<Non manca nulla.>> mi garantisce con un sorriso di intesa. <<Se è così, attendo la mia collega e la mia ospite, se gentilmente per il momento mi porta un cappuccino nell'attesa, te ne sarei grata.>> <<Certamente, torno subito.>> Tolgo il cappotto e subito un cameriere arriva per portarlo nel guardaroba, non faccio in tempo a sedermi e arriva il mio cappuccino fumante con croissant alla cioccolata offerto da loro. Dopo la cifra sborsata é il minimo. Mentre mi gusto la bevanda calda, vedo arrivare la mia collega, si siede accanto a me e nemmeno lei fa in tempo ad appoggiare il suo bellissimo sedere che le portano una Tassoni con tanto di ombrellino. <<Efficienti... Ottima scelta.>> si complimenta con me, mettendosi comoda con aria soddisfatta. <<Felicissima di riaverti con me!>> <<E io di riavere te.>> replica osservando con amore il bicchiere. Le scocco un'occhiata in tralice. <<Ovviamente mi riferivo a te.>> si corregge in fretta. <<Ceeertooooo.>> roteo gli occhi sorridendo. <<Signorina Ventu, la sua ospite é arrivata.>> mi comunica la barista. Mi alzo in piedi e vedo la mia ospite venirmi incontro, faccio anche io lo stesso, incontrandoci a metà strada. <<Lety! Ciao come stai?>> mi domanda stringendomi in un abbraccio. <<Bene dai, tu?>> Si allontana un poco da me, il viso illuminato. <<Sì, tutto bene, allora, quando iniziamo?>> domanda elettrizzata. <<È già iniziata.>> le rispondo facendola sedere ad angolo, così io e Dream la possiamo vedere come si deve e bombardarla di domande! La barista arriva di corsa con un caffè bollente. <<Veloci e io non lo avevo chiesto.>> nota la mia ospite. Sorrido guardando la barista, che mi sorride con aria complice. Vissya si rianima, anche perché la Tassoni é finita. <<Ciao Elisa.>> la guardo confusa sedendomi accanto a lei. <<Elisa?>> chiedo spiegazioni. <<Non si chiama Elisa?>> mi domanda comprendendo di aver fatto una figuraccia. <<Si chiama Ella.>> le rispondo con pazienza. Ella alza una mano agitandola in un saluto. <<Ciao Vissya. Voi due mi fate morire.>> proclama ridendo di gusto. <<Ciao Ella.>> risaluta chiamando la barista. <<Effetto alcool.>> si giustifica. <<Gli esami ti fanno un brutto effetto e l'alcool non migliora le cose.>> borbotto. <<Ahahah brutto affare. Non iscriverti mai all'uni.>> mi raccomanda prendendo la Spritz che le porge la cameriera. <<Infatti...lungi da me andare a impazzire...Solo con l'esame di maturità ho avuto delle crisi isteriche da camicia di forza.>> che brutto periodo. <<Ahahah ti è servito da insegnamento.>> lei ci ride... Ma io ancora lo temo. <<Ho ancora gli incubi... Il mio esame annullato, devo tornare a scuola e ripetere l'anno... Piuttosto mi sparo.>> mai più, mai, mai, mai, maiii più!! <<Torniamo a noi!>> cambio discorso, Ella si stava godendo lo spettacolo sgranocchiando biscotti cookies ripieni di crema alla nocciola.
