«Scott come sarebbe sai dov'è? Come hai fatto a sentirlo?» «Non lo so ma ti giuro che è la verità. Non dobbiamo perdere tempo. Prendi la spada e chiama gli altri»
Tutto il branco non sapeva cosa pensare. Come era possibile che l'avesse sentito? Eppure valeva la pena tentare. Non avevano raggiunto conclusioni.
Avevano preso tutte le auto e le avevano riempite di protezioni e caricate di armi.In realtà Scott non sentiva una scia o un'energia da seguire per trovarlo. Lo sentiva e basta. Era un po' come la certezza di esserci. Quando non sogni sai esattamente dove ti trovi e che sei reale, come se tutto fosse al suo posto, puoi decidere cosa fare. In teoria i sogni servono a scaricare lo stress delle giornate, a "risolvere" i problemi. Quando sogni quasi mai sei libero di decidere, c'è una situazione, qualunque essa sia, che ti attrae, vuole tenerti li finché non la risolvi, ma sai comunque di non esserci perché avviene nel tuo cervello e tu sei sul tuo letto.
È questo che Scott sentiva. Sentiva di non esserci. E doveva andare verso l'unica cosa che l'avrebbe fatto sentire così...verso l'unica persona.Derek credeva di non potercela più fare. Si sentiva come una persona braccata, consapevole del fatto che avrebbe solo continuato a soffrire, soffrire per la speranza di arrivare alla fine e farcela. Ma lui era una persona braccata con catene e alla fine non ce l'avrebbe fatta. Ma doveva tentare di proteggere Layla.
Ora la sentiva, sentiva una strana forza della luna scorrergli nelle vene. Nonostante il luogo fosse chiuso gli sembrava di essere all'esterno.
Si sentì scosso da vari brividi mentre quell'energia passava per le più piccole vene del suo corpo, spargendosi ovunque, e facendogliele pulsare.
L'Ajara si staccò da lui, dandogli una piacevole sensazione di libertà, come buttarsi sul letto dopo una missione insonne di parecchi giorni, ma sentiva di non potersi controllare, quell'energia lo teneva in scacco.Chiuse gli occhi e poggiò la testa al muro. La bocca aperta mentre ansimava, pareva aver bisogno di più ossigeno, come in un forno ad elevata temperatura, e in effetti ne aveva bisogno. Il sangue nelle vene scorreva sempre più veloce, mentre queste pulsavano più forte. Non c'era una sola parte del suo corpo in cui non apparivano queste vene nere. Gli occhi presero a lampeggiare, gli artigli e le zanne cercavano di uscire.
Ingoiò la saliva che gli si era raggruppata in bocca e la riaprì alla ricerca di più ossigeno. Il sangue gli pareva bollire, se qualcuno lo avesse toccato in quel momento gli sarebbe parso di bruciarlo.
Il lupo cercava di prendere il sopravvento, di abbattere la parte umana. Poteva sentirlo, come se non fossero più la stessa cosa. Sembrava essere lì davanti a lui, con gli occhi neri come un demone, consapevole e indifferente di ciò che gli stava facendo, anzi in attesa che avvenisse più velocemente.Ora Derek ebbe un lampo di genio. Prima l'Ajara aveva giocato con la sua anima, aveva sentito che gliela modificava, aveva staccato il lupo da lui e l'aveva infettato. A quel pensiero spalancò gli occhi terrorizzato.
"No!" Sapeva cosa succedeva quando un lupo e l'umano non erano più in sintonia. Ora si sentiva perso.«Fermi, fermi. FERMI!» urlò Scott e tutte le auto frenarono violentemente. «Diavolo, Scott. Che succede?» «È qui. È da qualche parte qui vicino. Lo sento» il branco si scambiò occhiate dubbiose «Ne sei sicuro?» «Dovete fidarmi di me»
Non si trovavano in luogo alto e particolarmente esposto alla luna, anzi, al contrario. Sembrava una fitta foresta con alberi enormi, tutti tremendamente vicini. Era peggio di un labirinto. Entrare li avrebbe potuto significare non uscirne più.
«Ehy, bello. Non voglio dubitare di te, ma sei sicuro sia questo il posto giusto?» «Te lo giuro Stiles. Non mi sto sbagliando» «Ok. Allora...allora iniziamo a cercare»
Gli umani si caricarono di armi mentre gli altri iniziarono ad avviarsi verso l'ammasso di alberi. Lydia però notò qualcosa di strano avvicinandosi ad uno. C'era uno strano segno inciso sulla corteccia, ed era preciso, non poteva essere un caso. Il suo istinto di Banshee le diceva che c'era qualcosa sotto. Inclinò la testa e strinse gli occhi mentre con le dita ripercorreva i segni della figura. Un'energia raggiunse il suo cervello mostrandole delle immagini. Quando la premunizione finì si voltò verso il cielo è vide una grande luna rossa scintillare in cielo.
«Ragazzi, fermi!» «Perché? Che è successo?» «Guardate il cielo» ora anche il branco la vide, quella luna infuocata che sembrava nascondesse degli occhi per ingannarli.
«Ho visto il bosco. Ci sono dei segni su alcuni alberi. Formano un pentacolo. All'interno l'energia della luna è più forte. È sicuramente il posto giusto ma per tutti quelli con poteri sovrannaturali potrebbe essere pericoloso entrare.» «Non mi importa, devo salvare Derek» Nessun altro parlò, perché nessuno aveva intenzione di rimanere fuori «Bene» rispose la Banshee tranquillamente come se già si aspettasse questa risposta «Dovremmo dividerci in gruppi» «D'accordo allora Argent e Braeden rimangono fuori a tenere a bada le guardie umane che sicuramente non mancano. Tutti gli altri con me dentro ad affrontare gli Ajara, Murrey, e chiunque altro ci troveremo davanti.»Ehy, buona domenica a tutti.
Finalmente un nuovo capitolo😅.
Povero Derek gli sta succedendo qualcosa di veramente orribile. Un po' mi sento in colpa.
Beh, se il capitolo vi è piaciuto lasciate una⭐ che fa sempre piacere😊 e fatemi sapere che ne pensate nei commenti. Alla prossima!😘
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Un alpha Per Un alpha ~ Descott
FanfictionMa quell'atteggiamento di Scott aveva fatto impazzire Derek. Gli mise una mano fra il collo e la guancia esattamente dove gliel' aveva messa lui prima e iniziò lentamente ad avvicinarsi alle sue labbra fino a sfiorarle lievemente. Ecco una parte di...