Capitolo 17

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Il dolore che Derek stava provando in quel momento era qualcosa di terribile. Cercava di trasformarsi in lupo per liberare almeno mani e piedi ma gli altri aggeggi glielo impedivano, e sapeva che con un solo passo falso sarebbe morto.
Sentì una porta aprirsi e la luce che penetrò nella stanza gli fece subito chiudere gli occhi e girare la testa per il fastidio ma allo stesso tempo gli aveva donato un po' di calore, di rassicurazione, del fatto che ci fosse ancora qualcosa fuori da quell'inferno.
«Bene, bene. Due Hale. Gli unici mannari al mondo capaci anche di trasformarsi in lupi» Derek sapeva chi stesse parlando nonostante a causa della luce i suoi occhi di fossero disabituati di nuovo al buio, Murrey.
«Sul serio, Derek, mi sarei aspettato qualcosa di più difficile da te. Comunque, vediamo cosa vogliono fare questi bei cagnoloni con voi»
Uno degli Ajara gli si avvicinò e iniziò a toglierli tutti gli aggeggi che lo bloccavano. Se da una parte si sentiva sollevato per non provare più troppo dolore, dall'altra crebbe un grande senso di inquietudine per ciò che avrebbero potuto fargli. Per una delle poche volte nella sua vita stava provando paura.
Sentì un colpo secco, ma non ebbe nemmeno il tempo di rendersene conto, l'Ajara aveva infilato gli artigli nel suo petto e tratteneva in un pugno la sua anima.  A Derek sembrava mancasse l'aria, sentiva di non avere più il controllo sul suo corpo e infatti, l'Ajara lo stava lentamente controllando, trasformando solo alcune parti del suo corpo, stringendole negli artigli e muovendole in qualunque modo gli venisse in mente per tastare la sua resistenza. E non sembrava neanche, non c'erano tracce del dolore che stava provando, solo le sue silenziose grida, troppo forti persino per uscire dalla sua bocca, e il peggio è che sentiva che l'avrebbero fatto anche a Layla e lui non poteva fare niente per impedirlo. Quando l'Ajara smise di controllarlo, per il suo corpo fu un sollievo ma in lui crebbe solo un'ulteriore paura.
«Che c'è Derek? Già stanco? Ehy siete sicuri di volere lui, non sembra molto forte. Perché non provate con la figlia.» Derek non aveva la minima forza per agire o per alzarsi ma ne ebbe abbastanza per ringhiarli contro «Bastardo! Appena sarò fuori di qui ti farò provare talmente tanto dolore che in confronto ciò che proveresti all'inferno non sarebbe niente» «E tu pensi di riuscire a liberarti?! Ma non farmi ridere. Ti resta mezza giornata di vita al massimo»
Non sapeva perché, aveva sempre rischiato la morte, l'aveva affrontata a testa alta, ma ora l'idea di non poterci essere più gli lasciava una strana sensazione, un groppo in gola che non sapeva come esprimere.
Il suo flusso di sensazioni fu interrotto dalla mano dell'Ajara che si riinfilava prepotentemente nella sua anima, questa volta però, un colpo secco, a stringerla sempre più forte quasi a volerla portare via dal suo corpo. Ancora una volta nessun grido uscì dalla sua voce ma dentro urlò fortissimo come non aveva mai fatto, era come ricevere artigliate continue ma al posto del corpo, stavolta il bersaglio era l'anima.

Il tempo passava e il branco non sapeva più come cercare. Nessuno di loro si era arreso all'idea di arrendersi, nessuno di loro voleva ammetterlo, accettarlo, ma nessuno di loro riusciva a trovare niente di utile.
«Hai già pensato a cosa farai quando lo troveremo?» Stanco di quella situazione che non portava a conclusioni, Stiles si avvicinò a Scott per risolvere almeno uno dei tanti problemi «Perché ci riusciremo?» seguì un sonoro sbuffo «Senti so che non abbiamo quagliato niente per ora ma abbiamo mai fallito? No. Quindi ce la faremo anche questa volta. E devi farcela anche tu.» «Certo! Sono stato un idiota, avrei dovuto parlargli e ora probabilmente non lo vedrò più» «Quindi l'hai perdonato?» «No. Ma voglio che sia lui a dirmi tutto» «E dopo?» «E dopo si vedrà» «Perché non provi a parlare con Braeden e a farti raccontare un po' di cose da lei» «Stai scherzando?! Perché dovrei?!» «Magari ti dirà qualcosa che ti serve sapere» Scott tacque, non aveva per niente voglia di parlare con lei «Andiamo bello, ti serve il quadro completo delle cose. Se non vai tu la chiamo io» «Ok ok vado» e così fece si alzò dirigendosi verso di lei»
«Scott» annunciò lei un po' sorpresa appena lo vide «Braeden. Ehm...senti, cosa potresti dirmi di Derek?» «Devi parlare con lui, Scott, non sarà la stessa cosa se te lo dico io, posso solo dirti di non preoccuparti e non lasciarlo andare»
«Beh, Stiles, non credo sia stato utile, solo molto imbarazzante» disse praticamente buttandosi nel sedersi a terra» «Oh...mi dispiace» «Non importa. Tanto tutto ciò non servirà se non lo riusciremo a trova-» l'espressione di Scott cambiò all'improvviso evidentemente presa dal panico «Stiles! Stiles, l'ho sentito! L'ho sentito gridare! So dov'è. Sta soffrendo. Dobbiamo andare»

Ehyyy! Si, non ammazzatemi so che ho detto che avrei ripreso a pubblicare normalmente ma ho davvero tantissime cose da fare e il tempo non basta😅 quindi perdonatemi.
Comunque, se tutto va come previsto mancano solo due capitoli alla fine della storia😊 (...) Cosa ne pensate?
Come sempre se il capitolo vi è piaciuto lasciate una⭐ che fa sempre piacere😊 e fatemi sapere che ne pensate nei commenti. Alla prossima!😘

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