10°Capitolo

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A rovinare questo momento, è il campanello che suona.
"Chi cazzo è?" Jason è scocciato.
Si riveste e dopo scende.
[Jason]
Proprio ora che stava andando bene, ci deve essere qualcuno che rovini tutto. Ma santa trinità!
Sono incazzato.
Apro la porta.
"Tu che vuoi?" dico a Brian.
"Sono venuto a portare gli appunti di tecnologia a Madison, ma al guanto pare siete occupati. Ciao"
Mi da il foglio degli appunti in mano e dopo va via.
[Madison]
"Chi era?" domando.
"Era Brian"
"Che voleva?"
"Ti ha portato gli appunti di tecnologia"
"Ah, okay"
"Ma dimmi, tu mi ami?" il tono di voce è più dolce.
"Non lo so" dico ridacchiando.
Mi alzo dal letto, mi metto sopra di lui e gli metto le dita sulle labbra.
Poi inizio a baciarlo sul collo.
Gli tocco i pettorali.
E gli poso vari baci umidi sulle labbra.
La mia mente sta andando a puttane.
Giuro.
Mi avvicino al suo orecchio.
"Ti amo" sussurro.
Poi sorrido.
Subito dopo mi 'catapulta' sul letto in modo tale che lui stia sopra di me.
Inizia a farmi il solletico.
"È inutile, non lo soffro. Caro signorino Jason, missione fallita.
Lo prendo dalle braccia e lo 'catapulto' io sul letto, per poter essere io quella che sta sopra di lui.
"E ora il tuo piano si è rivoltato contro" continuo.
"Sei troppo perfetta"
"Sei troppo mio"
Sorride.
Mi avvicino alle sue labbra e gliele bacio.
"Vorresti continuare da dove avevamo lasciato?"
"No no, non mi avrai così facilmente"
Gli tocco i pettorali.
"Sei molto testarda è dura di carattere"
"E con Jennifer?" domando mentre mi tolgo d'addosso a lui.
"L'ho lasciata perché io non l'ho mai amata. Dal primo istante che ti vidi eri così antipatica, stronza, fredda e testarda, e lo sei tutt'ora. Ma oggi quando Brian ti ha baciata ho capito che non volevo che nessun altro ti baciasse e ti toccasse al di fuori di me"
Gli sorrido.
"Invece io, ti consideravo un deficiente e anche un rompipalle, però da quando avevo saputo che stavo con Jennifer, non sopportavo l'idea, ed è il motivo principale per cui avevo deciso di allontanarmi da lei" continuo.
"Sai una cosa?" domanda.
"Cosa?"
"Sei fottutamente mia"
Lo prendo dal braccio e lo faccio cadere sul letto.
Si avvicina.
Abbiamo i nostri capi poggiati e ci stiamo fissando negli occhi.
"Non avrei mai pensato di stare qui con te in questo momento" mi dice.
"E io non avrei mai pensato di amare uno come te" lo sfotto.
"Uno come me?"
"Si, sei così deficente, stronzo, e bastardo"
"Ah sì, e tu? Sei così stronza, quanto mia"
"Ti amo" gli dico accarezzandogli la guancia.
"Anch'io"
Non so spiegare con le parole ciò che sto provando ora.
Sento solo che ho le farfalle nello stomaco e sento una sensazione che non avevo provato mai con nessuno.
Qualcosa dentro mi sta accendendo; forse sarà l'amore.
E questo, questo è merito di Jason.
È vero, ci conosciamo da poco più di una settimana, ma come si sa, l'amore non ha né età e nemmeno tempo.
Se qualcuno ama qualcuno dai primi giorni in cui si vedono, non è detto che non è un vero amore, o che le cose accadono troppo in fretta. Vuol dire che quel sentimento che chiamiamo 'amore' si sta sviluppando molto più velocemente.
E cazzo, è ciò che succede a me con Jason.
E pensare che è vero il fatto che due persone possono passare dall'odiarsi, all'amarsi.
E ora mi sta facendo andare la testa a puttane.

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