15°Capitolo

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"Perché mi dici tutte queste parole dolci?"
"Senti.." si avvicina.
"Non puoi allontanarti da me solo per tua sorella. Io non sto più con lei. Vorrei solo godermi questa vita, ma con te" continua.
"E come facciamo?"
"E se ci fidanzassimo di nascosto?"
"Sembrerebbe che stiamo giocando a nascondino. Io voglio stare con te, ma non in segreto" rispondo.
"Bene, allora fregatene di tua sorella e fidanziamoci"
Scuoto la testa.
"Non posso borbotto"
-h 23:23-
Sto ancora da Jason e fuori non smette di piovere.
Ho mangiato persino da lui e mi ha tenuto un po' di compagnia.
Ha evitato di parlare del nostro rapporto, e questa è una cosa positiva.
"Jason è tardi, dovrei andare"
Sbadiglio.
Si siede accanto a me sul divano.
"Fermati qui a dormire"
"Devo ritornare a casa"
"Fuori piove a dirotto. Non ti lascio andare"
"Accompagnami con la macchina"
"Ce l'ho all'altra casa"
"E come facciamo?"
"Dormi quì"
"Ma non ho neanche il cambio"
"Ti do una mia felpa, d'accordo?"
"D'accordo" sbuffo.
Va in camera, e prende dall'armadio una sua felpa.
Ritorna in soggiorno e me la dà.
"È norme"
"Provala"
"Ti potresti girare?"
"Ti ho già visto il seno ieri sera" mi provoca.
"Che rompipalle"
Mi tolgo la maglietta e indosso la sua felpa.
D'un tratto inizia a ridere a crepapelle.
"Che c'è?" chiedo.
"Già che sei una nana, poi con quella felpa sembri ancora più piccola" ride.
"Molto spiritoso"
"Allora se dici questo mi tolgo la felpa"
"Così dormi in reggiseno con me, mlmlml"
"Con te dormo?"
"C'è solo una stanza"
"Allora.. dormo sul divano"
"Mi spiace ma non ci entri per dormire"
"Uff, sono costretta a dormire con te?"
"Al quanto pare si"
Se la spassa il caro Jason a farmi incazzare, e soprattutto dice che sono una nana.
In effetti è vero perché sono bassa, molto bassa.
Però ora lo farò incazzare.
Prendo il telefono.
"A chi stai chiamando?" chiede.
"A Brian" mento.
"Cos??"
Faccio finta di digitare il numero e di parlare.
Inizio a dire un sacco di cazzate, come: domani ci dobbiamo vedere quindi?; sei dolcissimo; ti amo di bene, e cose così, almeno avrò la vendetta verso Jason.
Finita la finta telefonata, guardo la faccia di Jason.
E piuttosto un ansia, incazzato e infastidito.
"Perché l'hai chiamato?"
"Bhè, come sai lui è innamorato di me, quin.."
"No no no no no"
"Che?"
"Tu non dovrai azzardarti a fidanzarti con lui"
"E perché?"
"Se non l'avessi capito sono geloso di ogni fottuto ragazzo che ti guarda, che ti parla e che ti vuole bene. Certe amicizie possono diventare anche amori, quindi.. no no no no no, non lo permetterò"
È in ansia e infastidito.
Il mio piano di farlo ingelosire ha funzionato.
"Che c'è?" dico con un sorriso vittorioso in faccia.
"C'è che ti amo cazzo"
Questo sorriso in faccia, viene spezzato da ciò che mi ha appena detto.
Come si fa ad amare qualcuno ma non poter starci, perché si ha paura di ferire qualcun'altro?
"Anch'io ti amo"
Mi avvicino a lui, mentre stiamo sul divano, e gli sfioro le mani.
Mi guarda e si avvicina al mio volto.
"Questo sarà l'ultimo bacio" dico.
"Secondo te questo sarà l'ultimo? Al massimo sarà uno dei primi"
Si avvicina a me e mi sfiora le labbra.
Subito dopo iniziamo a baciarci.
Appena ci stacchiamo ci guardiamo.
Siamo entrambi più tosto imbarazzanti.
"Chi ti aveva detto quella cazzata che io e Jennifer stiamo ancora assieme?"
"Non posso dirtelo"
"Perché"
"Perché so che faresti qualcosa di cuoi potresti pentirtene"
"Oh, io non mi penso di niente"
"E di esserti innamorato di me?
"Non mi pentirò mai di ciò che provo per te, nemmeno se questo è un amore impossibile"

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