"E tu ci vuoi andare?"
"Sì, altrimenti dice che sono fifona"
"Vabbè io preferisco non venire"
"Vieni dai"
"Meglio di no. Non mi imbatto in queste faccende"
"Ah okay, come vuoi"
Mi giro.
"Bry, vengo solo io. A che ora?"
"Alle 19:00 circa"
"C'è qualcuno che conosco?"
"Si poi vedrai"
Fanculo.
Non ci voglio andare, ma sono costretta altrimenti dice che sono fifona.
Devo fare la dura, quella che non ha paura di nulla.
-La sera seguente: h 18:50-
Sto già in strada, e sto andando verso casa di Brian.
Mi sono messa la tuta adidas, e scarpe sportive.
---
Suono il campanello.
"Ciao" dico.
Brian cerca di darmi un bacio sulla guancia ma lo fermo.
"Non ci provare" lo rimprovero.
Si sta fermo e appena entro mi guardo attorno.
Ci sono già un sacco di persone.
"Sei venuta giusto in tempo" dice Brian.
"Vieni" continua.
Mi tira dal braccio e andiamo a sederci sul divano.
Guardo accanto a me e vedo..
"Mark?" chiedo.
Il ragazzo si gira e mi guarda.
"Madison?"
"Allora sei tu" continuo.
"Sì e quindi?"
"Non sei cambiato dall'ultima volta. Sei sempre arrogante e freddo"
"Come te bellezza"
Sbuffo.
Mark è stato un mio compagno di classe dalle medie.
È davvero arrogante e crede di essere chissà chi, mentre non è nessuno.
Ci siamo sempre odiati. SEMPRE.
"Se dovete baciarvi non quì per favore" urla un tizio.
Giro lo sguardo e vedo Jason.
Cosa? Lui sta quì?
"Sorpresa? È ovvio che sto quì" continua.
"Fanculo" borbotto.
"Bhè dobbiamo iniziare" chiede un tizio che non conosco.
"Sì" diciamo tutti.
"Allora, cominciamo da.. Madison"
"Perché da me?"
"Perché sì"
"Obbligo o verità?" continua.
"Verità"
Prende un bicchiere ed inizia a mescolando tutti i foglietti per giocare ad obbligo e verità.
"Allora.." e prende in mano un foglietto.
"Chi ti piace?" continua.
"Cosa?"
"Chi ti piace?"
"Che cazzo di domande sono?"
"Rispondi"
"Nessuno"
"Non è vero"
"E va bene. Mi piace.. Brian" mento.
"Okay"
Brian sta sorridendo, mentre gli altri sono zitti.
Guardo la faccia di Jason.
È infastidito e ha uno sguardo penetrante.
-dopo un po'-
Okay, stiamo ancora giocando a stà cazzata.
Fino ad ora quasi tutti hanno scelto verità, mentre gli altri hanno scelto obbligo.
Cioè sono capitati degli obblighi assurdi.
E questa cosa mi spaventa.
Ad esempio a Mark hanno detto di andare dalla prima tipa che gli capita davanti agli occhi, e baciarla.
Ma che cazzo di obblighi sono?
"E ora, ripartiamo da Madison. Obbligo o verità?" chiede il tizio.
"Ver.."
"Ma tutti fifoni sono? Tutti verità scelgono?" si lamenta.
"Problemi?"
"Risolviteli"
"Dai scegli obbligo"
"Perché?"
"E dai"
"E va bene, obbligo"
Sorride.
ODIO quando sorride.
Più che altro mi sta sulle palle e odio il suo modo di fare, ma lasciamo stare.
"Allora.." prede il foglietto nelle mani.
Zittisce per qualche secondo.
"Che succede?"
"Vuoi fare proprio questa cosa?"
"Di cosa si tratta?"
"Non posso dirtelo"
"Se non lo faccio?"
"Allora significa che hai paura signorina" mi provoca.
"Io non ho paura proprio di un cazzo"
"Leggo?"
"Si"
"Allora, devi convivere per circa un mese con.. Jason nella stessa casa"
Tossisco.
"Cooosa?" urlo.
"Si è questo"
"Perché proprio con Jason?"
"Perché è la persona che conosci meglio"
"No, io con lui non convivrò mai. Avete capito proprio male" mi sdraio sul divano.
Mark, d'un tratto si avvicina al mio orecchio.
"Se non lo fai, sono costretto a dire a tutti il tuo segreto"
"Segreto?"
"Cosa faceva tuo padre quando era vivo?"
Zittisco.
Ho un nodo in gola.
"Non puoi farci nulla. Devi fare tutto ciò che ti chiedono, perché quando ho scelto obbligo e mi avevano detto di baciare la prima tipa che mi passava davanti agli occhi, tu eri d'accordo con loro, quindi non ti puoi ritirare proprio ora"
"Un conto e baciare una tipa, l'altro conto e conviene con una persona che odi"
"Sarà pure una tipa, ma io sono fidanzato e non tradirei mai la mia piccola"
"Okay buon per te"
"O accetti l'obbligo, oppure dirò a tutti ciò che faceva tuo padre, e non penso sarebbe bello"
"Troione di merda. Muori. Vai all'inferno"
Mi alzo dal divano.
"E va bene, accetto l'obbligo" sbuffo.
"Chi ha detto che io voglia?" interviene Jason.
"Devi farlo cazzo" dicono tutti gli altri, tranne Brian.
È piuttosto incazzato.
"Ma io ho la mia ragazza e non posso convivere con questa"
"Caro Jason, vedi che questa ha un nome"
"Si ma non posso convivere con te"
Un ragazzo si avvicina al suo orecchio e gli bisbiglia qualcosa.
Subito dopo, Jason si gratta il sopracciglio destro.
"E va bene, accetto"
Tutti iniziano ad applaudire, mentre lui tiene lo sguardo fisso su di me.
Merda.
Dovremmo convivere per un mese?
Ma che cazzo di obblighi sono?
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You and Me
RomanceMadison è una ragazza di 18 anni che a causa di sua sorella Jennifer si è dovuta trasferire a Seattle. Cosa succederà in questa nuova città? Scopritelo leggendo questa storia. Spero che vi piaccia e buona lettera.