Mi tira per mano e mi porta in bagno.
Chiude la porta a chiave.
"Che cazzo stai facendo?"
"Nulla"
Mi guarda dritto negli occhi mentre le sue labbra si avvicinano alle mie.
"Un' altro bacio, per prego" continua.
Non esito nemmeno un secondo a pensarci su.
Si avvicina sempre di più finché le nostre labbra non sono attaccate.
Gli metto le mani attorno al collo e continuiamo a baciarci.
Santissimi figli.
Sto così bene che potrei continuare per tutti i giorni.
È così sexy il modo in cui mi bacia, il mondo in cui si comporta, il suo modo di fare.
"Non riuscivo a starti lontano" dice e si stacca dalle mie labbra.
Rimango con gli occhi chiusi ancora per qualche secondo, dato che è come se fossi ipnotizzata.
"Madison"
Sventola la sua mano di fronte alla mia faccia.
"Si?"
"Ci sei?"
"S-si si"
"Ti è piaciuto?"
Vado verso la porta e la riapro.
"Ti è piaciuto il mio bacio?" insiste.
Vado all'armadio ed inizio a prepararmi.
Fa niente se mi guarda ma non posso farci nulla.
"Non ti è piaciuto, vero?"
Ha una faccia di un cagnolino indifeso.
"Mmm, si, mi è piaciuto" gli sussurro con una voce sensuale.
"Si?"
"Si"
So che dentro di sé sta gioiendo.
---
Appena finisco di cambiarmi e mentre lui si cambia, il mio sguardo si punta su i suoi pettorali.
Quando vorrei accarezzarglieli.
"Che c'è?" e mi guarda.
"Nulla"
"Attratta dai miei pettorali?" e mi mette a ridere.
"Io? Attratta? Hahahahaha no"
"Si vede che sei attratta"
"Non è così"
"Okay okay"
Si morde il labbro inferiore.
Ma che cazzo sta tremando questo quà?
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Appena ha finito scendiamo giù.
Ci mettiamo gli zaini in spalla ed usciamo di casa.
"Ti conviene darmi la mano" dice.
"Perché?"
"Bhè perché se non lo facciamo, le manette saranno in evidenza e la gente potrebbe pensare che siamo stati in prigione"
"Che pensino che cazzo vogliono"
"Io non voglio che pensino male, quindi dammi la mano altrimenti te la do io"
"Non te la do"
Mi ignora, come se non avessi detto niente e mi tiene per mano.
"Lasciami subito la mano!" ordino.
"No"
"Uff"
"Dovrai sopportarmi oggi"
Sbuffo.
Come cazzo farò a sopportarlo?
Che qualcuno mi dia la forza per farlo.
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Okay siamo davanti scuola, e siamo in ritardo.
"Jas, qui potresti evitare di darmi la mano?"
"No"
Entriamo e andiamo in classe nostra.
"Buongiorno prof" dice Jason mentre entriamo.
Il professore di gira.
Punta subito lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
"Potreste lasciarvi la mano?" chiede stupito.
"Ehm, no, non possiamo" risponde Jason.
Stringe ancora più forte la mia mano alla sua e andiamo a sederci.
"Come facciamo a sederci?" dico a bassa voce.
"Semplice: dovremmo condividere lo stesso posto"
Ci sediamo al suo banco mentre io sto sulle sue gambe.
Cazzo.
Tutti ci stanno guardando e il prof ha un'espressione incazzata.
Chi cazzo se ne frega.
Almeno.. sto con Jason.
"Signorina Great e signorino Holt che state facendo?"
"Caro professore, non vede che la mia ragazza sta sulle mie gambe?"
"Jason non sono la tua ragazza" dico a bassa voce.
"Potreste evitare di stare insieme quì in classe? Altrimenti sono costretto a prendere provvedimenti"
"Okay" dice Jason.
Il prof si gratta il lato del collo.
Non penso sia un buon segno.
Sospira.
"Bhè se la mettete così, andatevene pure a casa per qualche giorno"
"Davvero?" gioisco.
"Si con la sospensione"
"Grazie prof. Almeno starò con la mia ragazza" s'intromette Jason.
Lo guardo stupita.
Si alza, tenendomi la mano, ed usciamo dalla classe.
Brian era incazzato alla vista di me e Jason insieme.
Meghan invece stava gioiendo, anche se era confusa.
"Perché hai detto che ero la tua ragazza?"
"C-così"
"E ora per colpa tua ho preso la sospensione"
"Non dirmi che è la prima volta"
"No, ne ho già prese tante" ridacchio.
Appena usciamo da scuola continua a tenermi ancora per mano.
Sinceramente non mi da fastidio.
Anzi, mi piace.
Mi piace tantissimo.
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You and Me
RomanceMadison è una ragazza di 18 anni che a causa di sua sorella Jennifer si è dovuta trasferire a Seattle. Cosa succederà in questa nuova città? Scopritelo leggendo questa storia. Spero che vi piaccia e buona lettera.