Capitolo 5

1.2K 46 0
                                    

Sentivo qualcosa cingermi la gamba destra, come un peso difficile da sollevare, stavo sognando?

aprì lentamente gli occhi cercando di farli abituare alla luce calda del sole che trapassava dalla finestra mezza aperta, misi a fuoco quella stanza di cui sapevo poco e nulla e strofinai gli occhi assonnata, mi guardai intorno e vidi che la gamba sinistra di Harry era completamente avvinghiata alla mia gamba destra, eravamo entrambi al centro del letto e lui aveva il viso rivolto verso il mio con qualche riccio che gli ricadeva sugli occhi chiusi, quando mi resi conto che non portavo più il reggiseno e le mutandine cacciai un urlo che lo fece sobbalzare di scatto formando una smorfia confusa sul suo volto

"Ma che diavolo..." disse tappandosi le orecchie staccandosi da me e rotolando verso il suo lato del letto

"Sono senza mutandine e reggiseno!" feci palpandomi la parte superiore del corpo

"Oh cielo perché sono senza mutandine e reggiseno?" domandai in preda al panico

"Non sei mica nuda!" mi fece notare lui indicando il vestitino verde che grazie a Dio avevo ancora addosso

"Ma non ho le mutande!!" urlai io coprendomi con il lenzuolo bianco

"Non dirmelo ti prego, ti prego non dirmi che stanotte abbiamo fatto qualcosa.. non ero ubriaca me lo sarei ricordata vero? insomma ero solo assonnata ma quando si ha sonno queste cose si ricordano! Ti prego rispondi!" dire che farfugliavo parole appena comprensibili era tanto, ero nel panico totale, eppure ricordavo di essermi accovacciata sul letto completamente vestita, mentre ora il reggiseno e la mutandina in pizzo giacevano ai piedi del letto

"Stanotte.." iniziò, e io lo incoraggiai impaziente "stanotte hai detto di sentire caldo cosi ti sei alzata, pensavo andassi in bagno invece hai tolto il reggiseno e ti sei sfilata le mutandine e poi sei rivenuta al letto" confessò più dormiente che sveglio

"Perché non mi hai fermata? sono sonnambula a volte!" brontolai

"Perché avrei dovuto fermarti, mica ti stavi buttando dalla finestra!" d'un tratto sembrò più sveglio, mi rassegnai, aveva ragione. Ripoggiai la testa sul cuscino e respirai a fondo, il dolore alla testa era sicuramente dovuto alla sera prima. Dopo qualche minuto Harry si riavvicinò a me

"Posso baciarti il collo?" mi sentì sussurrare all'orecchio, avvampai, si era avvicinato a me fino a sfiorare ogni centimetro di me e non me ne ero neppure accorta, che cretina.

"Cosa?" era impazzito?

"È tutta la notte che sogno di farlo" aveva il capo poggiato sulla mano e il lenzuolo gli copriva il corpo fino alla vita, mi guardava il collo scoperto come se lo desiderasse ardamente e io mi alzai poggiando la schiena sulla spalliera del letto, ma dalla mia bocca non uscì una parola, vedendomi in silenzio pensò di avvicinarsi per poi lasciarmi un lungo e caldo bacio sotto l'orecchio, o mio Dio, avrei perso il controllo da li a molto poco, continuò a posare le sue labbra calde sempre più giù mentre la mano libera sinistra faceva il percorso inverso alzandomi leggermente il velo del vestito, fece risvegliare ormoni che mi ero completamente dimenticata di avere, ero talmente calda che sul mio corpo si sarebbe fritto un uovo. Non sopportavo quella situazione e nonostante la sensazione fosse più che piacevole, scivolai dal suo tocco e mi cacciai il lenzuolo di dosso, mi diressi verso i piedi del letto e mi chinai leggermente a raccogliere reggiseno e mutandina, ma sapevo che lui era li, immobile ad osservare ogni mio movimento, e metteva quasi in soggezione

"Hai finito di guardare?" gli chiesi

"Avrei preferito finire di fare un altra cosa prima.." mi sentì rispondere

"Beh, caro non è possibile" mi alzai scalza, camminando in punta di piedi sul pavimento gelido e cercai di indovinare la porta del bagno ma le sbagliai tutte

Neanche per sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora