Capitolo 16

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Ah, la Spagna, niente più di quel viaggio mi aveva aperto gli occhi e mi aveva portata sulla 'giusta strada'. Era rimasto solo un giorno, anzi, una mattinata e poi saremo partite e avremo vissuto la solita vita di sempre, non ero ancora pronta a tornare a casa, quei quattro giorni sembravano passati come mesi, come se qualcuno avesse messo la mia vita al rallentatore, meglio così, pensai. E poi avevo mantenuto la mia 'promessa' quella di essere decisa su Harry e comprensiva con Catlin. O meglio, ci avevo provato a mantenerla. Avevo trovato, in un angolo ignoto del mio carattere, il coraggio di chiedere a Catlin se le andasse di pranzare con me prima della partenza e lei, stupita aveva accettato al volo, non ci eravamo parlate molto dopo la discussione in quel locale la sera del nostro arrivo. Il giorno dopo, con mio stupore, mi aveva regalato una sciarpa rossa e io, ovviamente, l'avevo ringraziata, forse quel gesto l'aveva fatto per dirmi che comunque avrebbe continuato a comportarsi come sempre, o forse era un modo per scusarsi, e in qualche modo, ora dovevo trovare il mio. Selma, Kelly e Meg erano entusiaste della cosa, in Spagna si erano divertite tanto e l'unica cosa che mancava per completare il viaggio in bellezza era proprio la 'pace' tra me e Catlin, ero decisa a dirle tutto quello che pensavo, di nuovo, e se a lei non stava bene lo avrei accettato, ma non mi sarei lasciata convincere a mollare Harry, non potevo farlo. E poi lei non sarebbe stata poi così brava come amica se mi avesse chiesto di farlo sapendo ciò che provavo per lui.

"Spero che servano almeno il dolce alla fine" Catlin si sedette al tavolo rotondo di quel ristorante dove io l'aspettavo già da un paio di minuti, mordicchiandomi le unghie un po' nervosa

"Ciao anche a te" le risposi, prendendo a tamburellare le dita sul tavolo

"Allora di che volevi parlarmi?" disse come se tra noi non fosse mai successo nulla, andò subito al sodo non aspettando nemmeno il tempo di ordinare

"Ehm, io...." presi un respiro e inizai. Avanti che sarà mai, pensai.

"Catlin, io e te ci conosciamo da quando eravamo piccole giusto?" Catlin mi guardava seria in attesa che io arrivassi al punto, il suo sguardo cambiò come se avesse avuto paura di sentirsi dire qualcosa di incredibilmente toccante, o incredibilmente inconveniente. Cat anuii incitandomi a continuare

"Io... scusa sono abbastanza nervosa, io... voglio che tu sia sincera con me Cat, voglio che tu non mi veda come una falsa che ti ha voltato le spalle fregandoti il ragazzo, non lo avrei mai fatto te lo giuro... so quanto sei orogliosa in queste cose, e anche se non ne capisco il senso lo accetto ok? E voglio che tu accetti l'idea di me ed Harry insieme, una volta per tutte"

"Niky io..." mi interruppe ma non la feci continuare, non sarei stata capace di finire il discorso altrimenti

"No aspetta, fammi finire... io e te Cat non dovremmo farci dividere da un ragazzo, io e te Cat non dovremmo farci dividere da nulla!" le mie mani iniziarono a tremare lievemente dal nervosismo, mentre Catlin teneva la testa bassa, fissa sulle gambe

"Io non capisco come fai a prendertela tanto, insomma non dovrei essere io quella arrabbiata? Cos'ho fatto di tanto sbagliato?"

"Scusa" sussurrò interrompendo il mio monologo, io non risposi, stupita

"Mi sono comportata da stupida Niky, la colpa è solo mia, hai chiesto una pausa ad Harry solo perché io c'ero rimasta male, questo avrebbe dovuto farmi capire quanto tu tenessi alla nostra amicizia"

"Catlin io ho cercato..."

"Lo so, e te l'ho detto, sono stata pessima, non riuscivo ad accettare l'idea che Andrew mi aveva tradita e non riuscivo ad accettare l'idea che il ragazzo che volevo frequentare volesse frequentare la mia migliore amica, era come se avessi vissuto un incubo per due sere di fila" Catlin aveva ancora lo sguardo fisso sulle gambe, forse non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi

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