Capitolo 7

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Il mio cellulare squillava senza tregua, si fermava per qualche secondo e poi ricominciava incessante. Aprì gli occhi e assonnata mi guardai intorno per cercare la causa al mio brusco risveglio sul divano, la suoneria sembrava soffocata da un qualche oggetto, proveniva dal divano in cui ero sdraiata, cosi alzai leggermente i cuscini e finalmente lo trovai

"Si?" risposi strofinandomi gli occhi

"Non hai lezione stamattina?"

"Catlin che vuoi?" feci nervosa per essere stata svegliata da una stupida suoneria

"Le altre hanno tutte da fare, cosi mi domandavo se volessi venire con me al centro commerciale"

"A fare?"

"Il bagno!" urlò sarcastica

"Kiki cosa vuoi farci in un centro commerciale?" continuò

"Ok, ehm dammi..." guardai l'orologio del cellulare che segnava le 10:20

"Dammi un po' di tempo per prepararmi ok?"

"Ok gioia, non morirci dentro quell'armadio, devo dirti di Harry lo spogliarellista tutto fare" a quella frase i miei occhi si spalancarono per la sorpresa, spogliarellista tutto fare? cosa doveva dirmi su di lui? e perché tutto fare? evidentemente alla fine ieri le aveva risposto, se doveva parlarmi di lui aveva deciso di rispondere alla mia migliore amica che non sapeva quello che la sera precedente era successo tra me e lui, o meglio, non ancora...

"Ti va di parlare di Harry? che ne pensi? insomma, Kelly dice che per ingagiarlo e venire alla mia festa lo hai chiamato tu.." Catlin e io camminavamo vicine mentre la gente intorno ogni tanto ci spintonava per la troppa folla, il centro commerciale il lunedì mattina era stranamente pieno, Catlin portava con se due buste dell' H&M contenenti due vestitini estivi, io portavo solo una bustina con lo smalto rosa brillante che finalmente avevo trovato e comprato subito

"Non lo conosco poi cosi bene.." risposi vaga alla sua domanda sperando che non mi chiedesse altro, mi stavo rivelando una pessima amica, ma se volevo che lei dimenticasse quello scemo del suo ex non potevo dirle che Harry mi aveva baciata sul divano di casa mia la sera prima, quello che era successo non significava assolutmente nulla, Harry è un ragazzo, e come tutti i ragazzi, aveva colto l'occasione che però era finita con un buco nell'acqua

"Te l'ho detto, ieri sera abbiamo messaggiato, sembra molto intelligente, e forse, cosa più importante, mi farà dimenticare Andrew" Catlin si confidò con me, e se voleva un 'chiodo scaccia chiodo' Harry era pefetto, se questo sarebbe riuscito a farla stare meglio sarei stata io stessa a dirle di chiamare Harry e uscire insieme, mettendo da parte quella mia piccola gelosia che mi faceva un po' male al petto

"Credo che Harry, nonostante il suo lavoro un po' ambiguo, sia un bravo ragazzo, non lo conosco bene ma magari tra di voi funziona" forse stavo mentendo, Harry mi aveva detto che non voleva nulla da Catlin, ma magari avrebbe imparato a conoscerla meglio, magari poteva aiutarla a distrarsi, Catlin era cosi, semplice, sbarazzina, molto sexy e sopratutto, non aveva problemi con i ragazzi, aggettivi strani da mettere insieme, ma perfetti per descriverla

"Oltre a fare lo spogliarellista frequenta anche l'università, fa il barista, e ogni tanto bada al suo cuginetto..." ecco perché lo aveva chiamato tutto fare, vederla felice, dopo aver sofferto così tanto per Andrew che l'aveva tradita poche settimane prima, mi faceva piacere, anche se infondo, qualcosa in me avrebbe voluto metter fine a quella conversazione su Harry. A me non aveva raccontato tutte quelle cose, apparte l'università mi aveva tentuto 'nascoste' le sue doti da barista e 'baby sitter', l'idea di Harry seduto a terra a giocare con dei Lego insieme ad un bambino riccioluto come lui, o magari biondo, e poi immaginarlo spogliarsi come aveva fatto per Catlin, mi faceva sorridere, non aveva una doppia personalità, la sua era sicuramente una multipla personalità, e io con la mia solita monotona personalità, ancora una volta, non raccontai a Catlin la storia tra me e Harry

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