Capitolo 6

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La mia favolosa domenica pomeriggio la passai a leggere centinaia di appunti di storia, il mio cervello era in fiamme e dopo una chiamata di Selma per chiedermi di uscire, alla quale risposi che ero sommersa dallo studio, una di Meggie per dirmi della sua sbronza della sera prima e una di Kelly per invitarmi al party di una sua collega, che rifiutai subito, mi rassegnai al mio umile destino di nulla-facente.

La televisione dava solo programmi stupidi alle 7 di domenica pomeriggio e io me ne stavo li, sul divano nella mia tutona larga a fare zapping continuo in cerca di un programma un po' meno stupido, il cellulare vibrò sopra il tavolo per l'avviso di un messaggio e contro voglia mi alzai per andare a recuperarlo, era Catlin.

"Ho mandato un messaggio allo spogliarellista ;)" un senso di gelosia si fece sentire in me, ma lo lasciai perdere, lei sembrava contenta

"Che ti ha detto? :)" digitai velocemte sulla tastiera touch del mio cellulare

"Sembra un po' scocciato, forse ha da fare :\"

"Uhm non so, chiediglielo :D"  speravo che Catlin non fosse andata in quinta con lui, dovevo ancora dirle che dopo la sua famosa festa di compleanno io ero rimasta a piedi e Harry mi aveva ospitata per la notte, detto cosi suonava un po' meno peggio.

Il mio stomaco brontolò, stavo morendo di fame, così in attesa di una risposta al mio messaggio, decisi di recarmi alla pizzeria che avevo la fortuna di avere a due passi dal mio appartamento, nei giorni di noia come quello, chi non avrebbe desiderato una pizzeria sotto casa? lasciai il cellulare sul divano e andai in camera a cercare la giacchetta per ripararmi dal lieve venticello, afferrai le chiavi, il portafoglio, spensi la tv e uscii.

Per fortuna il locale non era molto pieno di gente, punto a favore per me e il mio aspetto, che non era dei migliori, indossavo la tuta sportiva adatta a un pomeriggio domenicale come quello, delle converse male andate e i miei capelli mossi erano raccolti in una coda abbastanza alta e disordinata, per essere domenica sembravo una barbona, ordinai la pizza e mi accomodai al tavolo vicino ad alcune riviste,  messe lì per ammazzare il tempo, intenta a guardarle una per una non mi accorsi che la mia pizza era appena stata sfornata dal pizzaiolo dagli occhi girgi, Dio, mi ci sarei persa quasi sicuramente in quegli occhi se lo avessi guardato ancora un po'

"È tua?" mi chiese in lontananza, probabilmente accortosi che lo guardavo, o meglio, lo mangiavo con gli occhi

"Uhm si, probabilmente è la mia" sorrisi e misi la rivista da parte  avvicinandomi al grande bancone arancione

"Fai freddo fuori?" mi chiese l'angelo con il berretto da pizzaiolo in testa che avevo davanti

"Uhm.. si, cioé non molto" sorrisi e lui ricambiò senza rispondere. Un po' strano come modo di attaccare bottone. Mi recai vicino alla porta per pagare e uscii velocemente dal locale incamminandomi verso casa, arrivai in meno di un secondo poiché mi bastava svoltare l'angolo per trovarmi davanti l'ingresso, bloccai i miei passi in prossimità del portone e cacciai le chiavi dalla tasca della mia giacca in pelle. Finalmente il mio buco allo stomaco stava per essere colmato.

Mi ritrovavo sul mio divano con le gambe incrociate, davanti avevo gli appunti di storia ma ero intenta a messaggiare con Catlin che, preoccupata, non riceveva più alcuna risposta da parte di Harry, di colpo il cellulare mi avvisò per l'arrivo di una chiamata, pensando che fosse Catlin risposi senza verificare il nome

"Allarme perché non ti ha risposto?" dissi a fatica con la bocca piena di pizza, ma chi mi rispose non era affatto la voce sbarazzina di Catlin, bensì quella roca di Harry

"Aspettavi la chiamata di qualcun'altro?" disse Harry divertito. Che figura di merda.

"Oh, Harry sei tu? scusa pensavo.."non potevo dirgli che Catlin mi stava parlando di lui, anche se lui l'aveva chiaramente capito, così rimasi sul vago "pensavo fosse mia madre" dissi ingogiando il pezzo di pizza

Neanche per sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora