Capitolo 8-cosa fare?

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Edward POV'S
Ero molto stupito del cambiamento di Carlisle, ma non persi tempo a farmi domande. Mi aveva perdonato era quello l'importante. Irene aveva ragione a dire che non sarei mai stato solo. L'unico problema ora era cosa avrei fatto con Bella. La sera decisi di andare a caccia per essere pronto a qualsiasi evenienza. Mentre cacciavo presi la mia decisione. L'avrei trattata come facevo con tutti e mi sarei presentato. Magari trattandola come gli altri sarei riuscito a non pensare al suo odore. Di una cosa ero sicuro, non potevo scappare da lei per sempre. Il lunedì presi la mia macchina per andare a scuola, ero tessisimo e avevo paura che non c'è l'avrei fatta.
<<Tranquillo, andrà tutto bene...>> mi disse Alice notando la mia tensione. Appena disse quelle parole mi sentii invadere dalla calma, capii subito chi era l'artefice di questo e gli né fui grato. Quando arrivai a scuola notai il vecchio pick-up parcheggiato nel lato opposto della mia Volvo. Lei mi fissava intensamente anche se non capivo cosa pensasse mi sembrò di scorgere un sorriso sul suo volto. Non riuscivo a capire il perché di quel sorriso. Possibile che fosse contenta di vedermi? No, non era possibile. Non ci eravamo nemmeno parlati. Scacciai quei pensieri e mi diressi verso l'aula della mia prima lezione. Il tempo passò più in fretta del solito e arrivò l'ora di pranzo. Mi incamminai verso la mensa con i miei fratelli, cercando di prendere tempo. Quando entrai ero pronto rispetto a una settimana fa e l'odore non mi fece alcun effetto. La vidi sedersi al tavolo insieme a Jessica e gli altri suoi amici, in quel momento ebbi voglia di conoscerla di sapere che tipo di persona era. Nonostante avessi rivisto Irene mi mancava ancora quello sguardo che l'aveva sempre contraddistinta. Improvvisamente non vedevo l'ora che ci fosse l'ora di biologia. Quando finalmente la campanella suonò mi diressi a tutta velocità verso la classe sotto lo sguardo stupito dei miei fratelli. Arrivato in classe ero il primo e subito dopo di me arrivò l'oggetto di tutto quello che era successo in quella settimana. Bella Swan. Per fortuna quella volta non c'era nessun ventilatore a sbattermi addosso il suo odore invitante. Appena si fù sistemata vicino a me, mi girai e iniziai a parlare.
<<Tu sei Bella Swan, giusto? Mi chiamo Edward Cullen è un piacere conoscerti.>> lei mi guardò stupita e senza sapere cosa dire, alla fine si decise a aprire bocca.
<<C... come fai a saperlo? Intendo... pensò che mio padre quando parla di me utilizzi Isabella.>> che stupido ero talmente abituato a sentire nei pensieri degli altri Bella che mi ero scordato che l'ispettore Swan non utilizzava mai quel nomignolo.
<<Prederisci che ti chiamo Isabella?>> le chiesi cercando di non dargli tanto peso.
<<No, no Bella va benissimo>> e mi sorrise. Solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse bello il suo sorriso. L'ora finì fin troppo presto, avrei voluto stare più tempo in compagnia di Bella. In un batter d'occhio passò anche l'ultima ora e mi diressi verso la mia macchina, quando arrivai vi trovai già i miei fratelli ad aspettare.
<<Scusate, ma il proff. ci a trattenuto più del solito.>> con mia grande sorpresa Rose che di solito si arrabbia sé arrivavamo in ritardo per colpa mia, mi sorrise.
<<Non preoccupati siamo appena arrivati anche noi.>> Ricambiai il sorriso e salii in macchina.
<<Allora, fratellino, come è andata con la tua Bella oggi?>> mi disse Emmett con il suo solito tono scherzoso.
<<Non è la mia Bella e comunque è andata meglio di come pensavo>> gli risposi con un sorriso stampato in faccia. Nel mentre lo sguardo di Alice, che era seduta vicino a me, diventò vaquo. Quando torno normale fece un enorme sorriso.
<<Domani nevicherà, che ne dite di una bella battaglia di neve?>>, ci diede la bella notizia.
<<Certo>> rispondemmo all'unisono mettendoci subito dopo a ridere come matti. In fondo era stato un bene che io me ne fossi andato e ancora di più che avessi incontrato Bella. Eramo ritornati più uniti che mai e in quel momento capii che qualsiasi cosa fosse successa l'avremmo superata insieme come una vera famiglia.

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Come predetto da Alice, nevicò tutta la notte e alle 7:00 di mattina c'era abbastanza neve per fare la nostra battaglia. Uscii di soppiatto così da tenermi pronto per quando sarebbe iniziata, però non fui abbastanza furtivo perché appena mi piede sul terreno innevato mi arrivò una palla di neve alle spalle. Chi poteva essere se non Emmett? Infatti mi girai e lo vidi che se la rideva beatamente. Decisi che era il momento giusto per vendicarsi e gliene lanciai una a mia volta. Poi si aggiunsero anche Rose, Alice e Jasper. Finì che dovettimo rientrare per cambiarci i vestiti prima di arrivare a scuola. Anche lì infuriava un'altra battaglia di neve che ci inzzuppò ulteriormente. Arrivò l'ora di pranzo in cui parlammo principalmente della battaglia appena finita. Quel giorno sembrava quasi perfetto e ci divertimmo un sacco. L'unico problema era che non avevo il corso di biologia e quindi non avrei potuto incontrare Bella. La giornata come tutte quelle belle finì presto, la mia lezione stranamente era finita prima del solito e stavo aspettando i miei fratelli appoggiato alla macchina guardando Bella da lontano. Successe tutto all'improvviso... Bella stava ascoltando la musica con gli auricolari quindi non sentii il forte rumore di frenata subito mentre io lo avvertii prima di tutti. Il furgoncino di un ragazzo di nome Tayler aveva preso in pieno una lastra di ghiaccio e si stava per schiantare su Bella.
No, non lei...fu l'unica cosa che pensai mentre a velocità vampira arrivai al suo fianco e bloccai il furgoncino con una mano. Lei cercò di muoversi, ma io glielo impendii perché avrebbe solo peggiorato le cose. Appena ebbero tolto le macchine lasciai che gli umani si occupassero di Bella, mentre io mi avvicinavo agli altri.
<<Lo so, lo so è stata un'imprudenza mi dispiace>> dissi a voce troppo bassa perché gli umani potessero sentirci.
*Decisamente, ma oramai dovremmo esserci abbituati* pensò Rose.
*Comunque stai bene?* si aggiunse Alice.
<<Sì, però è meglio se avvertiamo Carlisle e andiamo in ospedale a parlarli.>> detto questo Emmett e Jasper se avessero potuto sarebbero sbiancati di più di quanto non fossero già.
<<Tranquilli, non c'è bisogno che veniate anche voi.>> mi affrettai ad aggiungere. Spirarono di sollievo, non erano mai riusciti a entrare all'ospedale per il forte odore di sangue. Decidemmo di andare solo io e Rose a parlare con Carlisle perché eravamo più abituati all'odore che si sentiva lì. Quando raggiungemmo Carlisle mi disse che Bella stava bene e non aveva riportato gravi danni anche se mi aveva visto utilizzare la mia vera velocità. Ci portò nel suo studio per poter parlare senza che altre persone potessero sentire. Quando entrai mi fermai un attimo sulla soglia ricordando l'ultima volta che avevo messo piede lì. Carlisle si appoggiò alla scrivania e cominciò a parlare.
<<Bella si ricorda tutto perfettamente di quello che è successo e del tuo salvataggio. Dobbiamo trovare una soluzione però prima volevo sentire il tuo parere visto che la conosci di più. Pensi che dirà a qualcuno cosa è successo veramente?>> io ci pensai un attimo. Infondo non la conoscevo tanto bene però da quello che avevo potuto apprendere dalle menti di chi gli stava accanto era una persona molto riservata. Inoltre c'era una parte di me che voleva a tutti i costi credere che fosse una persona degna di fiducia. Però potevo mettere a rischio la vita di tutta la mia famiglia per un'umana? No. Certo che no. Se avessi potuto parlare con Irene mi avrebbe consigliato... Ecco cosa dovevo fare. Irene mi aveva dato il suo numero di telefono per ogni evenienza e io l'avrei utilizzato.
<<Secondo me è meglio aspettare, ci parlerò io>> mentii. Odiavo farlo con loro però non c'era altra possibilità.
Uscito dallo studio di Carlisle presi il telefono e composi il numero.

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