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Quindi Michael Clifford è lui, un semplice ragazzo con i capelli colorati e gli occhi perfetti? bene.

"bei capelli"  ho il suo sguardo sui miei capelli azzurri "grazie, anche i tuoi"  mi sorride e credo di non aver mai visto un sorriso più bello del suo "ti piace il grigio?"  lo fisso senza rispondere, che significa se mi piace il grigio? che ne sa lui del grigio? "no"  butta la testa a destra come un bambino, mi gurda come se attendesse altro,ma io non parlo "come mai?"  e ora? non so se lui intende il mio stesso grigio, magari intende il colore e dunque che posso dirgli? non mi piace il grigio perchè è scuro? cupo? non è un colore? " non c'è un perchè, non mi piace e basta"  rialza la test e un sorriso beffardo si allarga sul suo viso, porta una mano vicino al mio viso e la posa sulla guancia facendomi sussultare "eppure tu nel grigio ci sei stata, non è vero Jesy?" .

Il mondo attorno a me si ferma, i suoni non raggiungono più le mie orecchie, il cuore non so nemmeno se batte o no, non riesco a sentirlo, Michael sparisce improvvisamente ed eccolo, ecco il biano che improvvisamente dipinge il mio colore, il colore che ero diventata, lo spazza via come se fosse acqua, come spazzatura, eccomi ancora nel bianco e, in questo momento capisco che lui, Michael Clifford è il mio grigio, anzi il mio nero, è tornato a prendermi. 

Cammino a testa bassa nel corridoio della scuola per arrivare a mensa, attorno a me le persone camminano nel loro colore, sono ignari del colore che li circonda, nessuno se ne preoccupa, nessuno lo prende sul serio, o meglio, nessuno sa di essere attorno a un colore. 

"Jesy giusto?" alzo la testa e mi trovo Calum davanti "Hood" con un cenno del capo lo saluto "già ti hanno parlato di me? oddio nessuno sa tapparsi la bocca qua" annuisco e lo guardo meglio.

Lui non è circondato da colori, lui non sorride come se avesse un colore attorno a se, lui non ha un colore attorno a se "bianco" lo dico quasi imperteccibilmente, ma lui lo sente, sente il mio sussurro e, come se fosse una domanda, annuisce facendomi capire che anche lui è nel bianco, anche lui non è un colore, anche lui deve decidere se cadere o risalire.

"anche tu a quanto pare" annuisco "vieni con me" mi mette il braccio attorno alle spalle e mi guida fino alla mensa "ti sto per presentare i miei amici Michael, Luke e Ashton, ti avviso, non chiedere ad Ashton di che colore è, nessuno lo sa e sincermente nessuno lo vuole sapere" annuisco e cammino con lui verso gli altri sotto la sua stretta. 

La sala mensa si gira verso di noi cessando il chiasso, tutti gli occhi sono puntati su di noi, il vociare si è improvvisamente trasformato in silenzio tombale, tutti ci fissano come se fossimo degli estranei "non farci caso"  annuisco a Calum e ci avviciniamo a una tavolo dove ci sono tre ragazzi, di cui uno è Michael "ciao Jesy" mi siedo vicino a Calum "ciao Michael" gli occhi degli altri tre viaggiano tr noi fino a quando un ragazzo biondo, occhi azzurri e piercing al labbro non parla "vi conoscete?" io e Michael annuiamo sempre guardandoci "si beh, io sono Ashton" mi giro verso la voce e trovo un ragazzo riccio con un sorriso da far unvidia al mondo tendermi la mano "Jesy" ricambio il sorriso e stringo la mano "Luke" mi giro verso l'altro ragazzo "com'è che ti ha portata qua?" in effetti non ci avevo pensato "boh" faccio spallucce e guardo Calum "ve lo spiego più tardi" tutti annuiscono e iniziano a parlare di qualcosa di qui non capisco nulla.

Mi soffermo su Ashton, è impossibile che non abbia un colore, ma è anche impossibile che sia nel grigio, non sorridi cos' se sei nel grigio, non ne hai la forza "perchè mi fissi?" sempre col sorriso si gira verso di me e attende la risposta "mi chiedevo come fai a sorridere così tanto" mi guarda negli occhi, come se volesse cercare qualcosa, qualcosa al di sotto di quello che mostro, qualcosa di nascosto "meglio ridere che piangere  Jesy"  annuisco e guardo Michael, i suoi occhi sono su di me, bruciano come il fuoco, sono li, ti fissano, ti studiano, cercano ciò che sei "hai tatuaggi?" la sua domanda mi spiazza e divento subito rossa, non posso certo dirgli del mio piccolo geko tatuato dove nessuno puo vederlo "si, uno, ma voglio farmene altri"  il suo sorriso strafottente si presenta ancora"dove cel'hai?"  se possibie divento ancora più rossa e gli altri tre si mostrano interessati alla conversazione "nascosto. Tu hai tatuaggi?"  un gigno lascia la sua bocca "si, ma il tuo sembra più interessante" Ashton, Luke e Calum  scoppiano a ridere "dici?" la voce di Calum mi arriva alle orecchie e Michael gli annuisce non lasciando scappare il mio corpo con gli occhi "che fai oggi?"  Ashton mi guarda "nulla, perchè?" mi sorride e poi prende a parlare "potresti venire da me, tranquilla non voglio vedere il tuo tatuaggio, giochiamo un po con l'x-box se sai giocare" un sorriso lascia le mie labbra e annuisco "se non disturbo" lui ride e giuro che ha una risata stupenda "come puoi disturbare se ti ho invitata io?" rido anche io e la campanella ci annuincia che abbiamo ancora due ore"Jesy ci vediamo all'uscita della scuola, ti porto io in moto" annuisco e mi dirigo in classe seguita da Calum "ci andrai veramente?"annuisco "si, perchè?" fa spallucce e torna a fissare davanti a noi "ti sta simpatico vero?"  sorrido e apro la porta della nostra classe"non immagini quanto" e mentre sto per sedermi accanto a mia cugina, che ovviamente mi sta fissando, il mio polso viene bloccato, mi giro e trovo Calum con sguardo implorante "siediti vicino a me" senza dire nulla annuisco e vado con lui al banco dietro mia cugina.

Siamo il bianco che si allarga sempre di più, siamo il bianco, io e Calum. 

White. Grey. Black. // Muke - CashtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora