Il mondo attorno a me non aveva più veramente significato, i colori sono troppo accesi per poter comprendere la forma di ogni oggetto o persona che guardo, le risate intorno a me non sembrano appartenere veramente a delle persone, sembravano innaturali, così non umane, quasi demoniache.
La musica mi arriva come una dolce melodia che mi accompagnia ad ogni passo che faccio, le mani che mi toccano, tocchi rudi, sporchi, dati con violenza e voglia di possedere, labbra che non conosco si scontrano col mio collo, col mento, le labbra il lobo, mi sento in balia di un uragano, troppo stanca e spaventata per scappare.
"quanto sei bella Jesy" un sussurro detto al mio orecchio, un sussurro che molto probalimente domani non ricorderò nemmeno, una frase così piccola e così piena di significato per me.
Non sono in grado di rispondere, ho la bocca impastata, troppa saliva mischiata ad alcool e altre schifezze che continuano a passarmi, prendo e butto giù ogni cosa, così, come se fosse un gesto meccanico, un obbligo dettato da nessuno.
la testa inizia a girare pesantemente, le gambe sembrano non riuscire più a reggere il mio peso, le braccia si sono addormentato, gli occhi sono pesanti, sento che posso svenire da un momento all'altro "Michael" cerco di urlare quello che in realtà esce come un grido che a malapena sento io "Michael" questa volta la mia voce sovvrasta la musica, ma solo nel punto in cui siamo noi, ancora non sento la sua voce "michael, ti prego" nulla, ma sono troppo stanca anche solo per pensare.
Le gambe mi cedono, gli occhi si chiudono e io cado a terra in un tonfo sordo, poi nulla, solo buio.
"Ash, noi uscciamo a cercare Michael, chiama se si sveglia" sento una porta chiudersi e una mano appoggiarsi sulla mia fronte per poi accarezzarmi i capelli, sussulto di poco "so che sei sveglia Jes, apri gli occhi, le tende sono chiuse" apro gli occhi per ritrovarmi gli occhi di Ash illuminati dalla lucina sul comodino, l'ombra proiettata sul suo viso è la cosa più bella che si possa vedere al mondo "ciao Ash" lo sento sospirare e fermare la mano, i suoi occhi sono su di me, mi guardano, mi studiano, ardono come brace, riprende ad accarezzarmi i capelli e chiudo gli occhi "che hai fatto ieri?" la sua voce sembra rassegnata, probabilmente la risposta la sa "io nulla Ash, credimi" annuisce "lo so Jesy, lo so" mi concentro sull'armadio, è aperto e sull'anta interna ci sono vari graffiti in nero, ma solo uno in particolare attira la mia attenzione HELL scritto in nero, caratteri grandi per dare l'impressione della vernice colata "è la parte di michael" annuisco "come mai ci sono i suoi vestiti da te?" smette di accarezzarmi i capelli e si raddrizza sul letto "Michael non è quasi mai a casa, i suoi genitori si rifiutano di vederlo come figlio, sanno della droga e del resto, la cosa ovviamente non gli va bene, hanno provato a chiuderlo in una clinica, ma non è servito a nulla, anzi, è peggio ora di prima" si passa una mano nei capelli "che intendi dire?" scuote la tresta e mi sorride, il sorriso più falso che avesse mai potuto farmi "lo capirai, spero di no, ma lo capirai" una lacrima gli riga la guancia, solo quella, un unica lacrima, una sola, come se solo quella piccolissima goccia d'acqua trattenesse anni di dolore, un dolore che solo in pochi comprendono.
Di istinto lo abbraccio, lo stringo più forte che posso, le lacrime iniziano a cadere ad entrambi, singhiozzi trattenuti da parte di entrambi riempono l'aria, suoni strozzati, suoni che non vogliono usccire, parole silenzione che urlano tra quelle pareti senza averle dette, lacrime salate che riempono le lenzuola sotto di noi.
E' un silenzio compreso solo da noi stessi, solo dalle nostre lacrime e daio nostri singhiozzi e, senza saperlo, abbiamo appena stretto un patto io e Ashton, un patto che tiene legati uno all'altro.
La porta d'ingresso sbatte all'improvviso "hanno trovato Michael" ci alziamo dal letto e, una volta raggiunte le scale, quella scena avrei voluto che non fosse vera.
OCCHI A ME!
ok, so che il capitolo è cortissimo e sinceramente non mi piace nemmeno molto, spero che vi piaccia come storia, vi prego ditemi che ne pensate, vivo nell'ansia lol.
Comunque non aggiorno tutti i giorni per via degli esami, ma appena li finisco cerco di pubblicare più capitoli possibili.
Adios <3
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White. Grey. Black. // Muke - Cashton
Novela JuvenilEccolo il nero che tornava, ecco il nero che si avvicinava pian piano. Lui, lui era quel nero. °storia ripresa