*ascoltate Photograph di Ed.
Le lacrime scendono incessamtememte sul viso di Ashton, il viso mezzo schiacciato sul cuscino, i caplli scompigliati, il sorriso che tanto lo rappresenta in quel momento morto, la stretta forte attorno al cuscino, ormai zuppo, una forte stretta allo stomaco, un peso al cuore "Michael torna ti prego, dimmi che era tutto un fottuto incubo, che in realtà tu ancora ci sei, che eri solo sparito per un po" la voce si smorza da un singhiozzo "ti scongiuro.. torna" la stanza buia permette al ragazzo di visualizzare i suoi ricordi come se fossero proiettati sulla parete.
Lui e Michael, insieme, al supermercato, lui nel carrello con una cassettina in testa e Michael che spinge il carrello tra le corsie facendo sorridere tutti, perché si, la visione della loro amicizia faceva sorridere chiunque; o quella volta che hanno deciso di andare in una pasticceria e mangiare tutti i dolci, alla fine si sono sentiti male entrambi; oppure quando Michael, dopo aver preso la chitarra, si era messo a suonare, quanto bella era la sua voce.
Tutti quei ricordi raffiorano dalla mente come piccoli film, la musica, in precedenza accesa da lui, fa da sottofondo facendolo piangere il doppio, Ashton si alza, accende la luce e fa qualche passo verso lo stereo, cadendo poi a terra in ginocchia e raggomitolandosi su se stesso per le foto appese al muro.
Una ritraeva lui e Michael con una bottiglia di birra, entrambi visibilmente ubriachi, ma felici, un altra invece era di loro due abbracciati, Ashton ricordava quel giorno, erano usciti in giardino a casa di Calum, stavano guardando le stelle quando, dal nulla, Michael è scoppiato a piangere, così Ashton lo aveva abbracciato, si ricordava ogni momento di quelle foto.
Il dolore al petto era aumentato dal momento in cui I wanna be yours degli arctic monkeys ha iniziato a riempire la stanza, gliel aveva fatta sentire Michael, lui amava quella canzone, diceva che era stupenda e aveva ragione.
Le lacrime, ormai incontrollate, cadono sul pavimento bagnandolo "ti raggiungerò Michael, lo giuro, lo farò nel tuo stesso modo, è una promessa" detto questo si raggomitola ancora di più e resta li, a terra, a piangere ed ascoltare camzoni, le loro canzoni.
"Jesy cosa vuoi fare?" Calum guarda la ragazza davanti a se cercando di capire il suo intento, ovviamento invano "voglio cercare di cavalcare un unicorno invisibile, sai com'è" il ragazzo alza un sopracciglio facendo ridere Jesy "ma va scemo, voglio solo raggiungere il mio negozio preferito prima che chiuda" lui annuisce e segue la ragazza che, poco dopo, si ferma davanti ad un negozio punk, il
preferito di Michael "andiamo?" Calum annuisce e, prendendo un bel respiro, segue la ragazza all'interno.
Quel negozio è davvero bellissimo, le pareti rosse scure, piene di poster di band rock, metal, indie, il bancone nero decorato con le foto di bottiglie o altri oggetti in stile grunge, gli scaffali con i vestiti rockettari e metallari, una vetrina con collane, piercing, orecchini e bracciali, la parte dedicata alle varie scarpe, anzi, agli anfibi e alle creepers di ogni tipo, in pratica quel negozio è il paradiso e lui lo sapeva bene, ci passava le ore con Michael "che devi comprare?" la ragazza si è diretta verso le maglie delle varie band "una maglia degli arctic, dei leggins, una canottiera, o ciò che mi piace, dato che ero all'ospedale mamma mi ha dato soldi credo più per compassione che per altro" il ragazzo annuisce e guarda Jesy che fruga fai vari vestiti.
Dopo due ore contate, entrambi escono dal negozio con tre buste, stracolme, ciascuno per poi dirigersi a casa di Luke.
"scusa ma hai svaligiato il negozio?" Luke guarda le buste meravigliato "più o meno, vuoi vedere?" il ragazzo annuisce andando in sala seguito da Jesy e Calum "bene" dalla prima busta Jesy tira fuori una pila di maglie, tutte a maniche corte, una degli arctic, una dei Metallica, una dei bullet fof my valentine, e via così; dalla seconda invece tutte conottiere, dalla terza leggins di ogni tipo, dalla quarta giacche, troppe forse, tutte nere di pelle, solo di modello e taglio diverso, dalla quinta tre paia di creepers nuove e dalla sesta due paia di anfibi, un paio alto fino al ginocchio e l'altro normale.
"tu si che svaligi i negozi" la ragazza scoppia a ridere e poi si guarda attorno "ma Ashton" ora che ci pensa, Luke era tutto il giorno che non vedeva o sentiva Ashton e, sinceramente, iniziava a preoccuparsi "non ne ho idea, non lo sento da tutto il giorno" Jesy prende il telefono per chiamarlo quando Calum la blocca "state qua, so dov'è. .. o almeno lo spero" senza sentire la risposta dei due esce di casa e corre verso quel posto, il posto dove tutto ha avuto inizio.
La puzza di alcool, erba e fumo è una cosa insopportabile e, questo, Calum lo percepisce subito.
La gente balla accalcata, sono un unica grande massa di strafatti che si strusciano addosso per poi finire in qualche lurido bagno a scopare o per strada, Calum torce il naso e si dirige al piano di sopra, dove era sicuro ci avrebbe trovato Ashton.
Il riccio è li, inerme dopo il buco appena fattosi, la dose di eroina iniza a fare effetto, gli occhi iniziano a guardarsi intorno semichiusi finché non notano una figura "Calum" il ragazzo non dice nulla, semplicemente si avvicina vicino all'amico e gli estrae l'ago dal braccio per poi appoggiare la siringa sul tavolino difronte a loro "come stai?" Ashton si lascia fuggire una piccola risata, quasi impercettibole, ma che si nota dalla strana smorfia della bocca e dal sussulto del ragazzo "una merda".
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White. Grey. Black. // Muke - Cashton
Teen FictionEccolo il nero che tornava, ecco il nero che si avvicinava pian piano. Lui, lui era quel nero. °storia ripresa