Capitolo 11

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Qualche notte prima, quando grazie al piccolo involontario diversivo, dato dalla squadra che era andata a liberare Alicia dalle sgrinfie di Qaletaqa, ed Elyza era fuggita dalla stanza dove gli indiani la tenevano prigioniera, Lincoln ebbe più fortuna di quanto non immaginasse. Quell'attacco non programmato, aveva fatto sì che i sospetti su di lui fossero praticamente nulli, e che le convinzioni di Taqa relative a quella bionda impertinente che teneva prigioniera, si radicarono sempre di più nella sua mente. Ormai era certo che quella bionda fosse un abitante del ranch di Otto, e che non avrebbe dovuto essere tanto gentile con lei. Il capo della tribù indiana, era stato preso in giro non da una donna, ma bensì da due. E questo era inaccettabile. Avrebbe riconquistato i diritti sulle sue terre, avrebbe distrutto gli Otto e gli altri fondatori rimasti in vita, e avrebbe avuto la sua vendetta su quelle due ragazze che l'avevano fregato.

In quei tre giorni all'accampamento non si parlò di altro se non di come attaccare il ranch, e la preoccupazione di Lincoln, relativa all'imminente scoppio di una guerra tra le due fazioni, era più che giustificata. Qaletaqa, non aveva alcuna intenzione di perdere, e passata la rabbia iniziale, studiò un piano per ridurre le perdite della loro comunità.

Ofelia, si trovava al ranch la notte della fuga delle due ragazze, ed il giorno dopo, venne rimandata da loro. Taqa si fidava di quella ragazza, infondo lei gli doveva la vita, quindi decise di mettere tutto nelle sue mani. Poche ore più tardi, incaricò Lincoln di riportarla al Broke Jaw ranch, scaricarla davanti al loro cancello, e fuggire via senza farsi prendere. Non andava fiero di quello che avrebbe dovuto fare, sapeva che molti innocenti sarebbero morti, ma non poté evitarlo. Al suo ritorno cercò immediatamente Octavia, la portò in un luogo tranquillo dove poter parlare indisturbati, ed insieme iniziarono a pianificare il piano per la loro fuga. Non gli restava molto tempo per organizzare il tutto, ed il trambusto della battaglia sarebbe stato il momento perfetto per non dare nell'occhio. Octavia era una combattente, non era stata addestrata come lui, ma aveva molta grinta, e grande coraggio, tutte qualità importanti per sopravvivere. Si fidava di lei, e sapeva che una volta messo a punto il piano, il suo aiuto sarebbe stato fondamentale, come si era dimostrato qualche notte prima per la fuga di Lex.

Era finalmente giunto il grande giorno, Taqa aveva già fatto preparare tutti i mezzi, gli uomini erano adunati ed armati nel piazzale della vecchia stazione di servizio, tutti pronti a combattere, e Lincoln era uno di loro. Stavano partendo alla conquista di un posto migliore dove vivere, almeno quello era quel che diceva Taqa, avrebbero attaccato il ranch quella mattina stessa. Ofelia, se tutto era filato liscio secondo i piani, avrebbe dovuto avvelenare il caffè della milizia la sera precedente, così da distruggere le difese del ranch, e consegnare a loro una vittoria schiacciante senza troppe perdite.

Octavia rimase in disparte durante tutto il periodo di preparazione delle truppe, cercò di rendersi invisibile, non voleva dare nell'occhio ed attirare l'attenzione su di sé. Anche lei però si stava preparando a qualcosa, aveva ancora pochissimo tempo e pochi dettagli da sistemare prima della grande fuga. Lei e Lincoln avevano pattuito che sarebbero partiti dal campo separati. Lui con i soldati, e lei un'oretta più tardi da sola, poi si sarebbero trovati poco distante dal ranch, su una piccola altura più a nord poco dopo l'attacco. Da li, si sarebbero dileguati una volta per tutte da quelle montagne, dirigendosi ad ovest alla ricerca della costa occidentale, e alla ricerca di un posto sicuro, e di un modo per tornare a quella che lui definiva casa. Così, dopo la partenza del convoglio armato, Octavia prese lo zaino con le provviste, saltò su una delle moto ferme sul fondo dell'accampamento, ed armata di tutto punto sfrecciò via verso la libertà.

*****

Il Cadetto Jasper Jordan, si era illuso che dopo aver riagganciato i contatti con il Tenente Reyes, e il Comandante Lex, il Vicecomandante Forest si sarebbe finalmente tranquillizzata. Niente di più differente dalla realtà. Anya girava per i corridoi della base tenendo sempre tutti allerta, ora che aveva ritrovato la sua migliore amica e la sua ragazza, aveva disposto controlli serrati su ogni loro spostamento, o meglio ogni possibile loro spostamento, perché sapeva esattamente dove fosse Raven, ma l'esatta posizione di Elyza su quella dannata Route 94 del sud della California, non l'avevano ancora individuata. La strada era lunga parecchi chilometri, e vi erano fattorie disseminate qua e là per tutta la sua percorrenza nelle campagne.

Till The World EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora