Capitolo 22

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Da quando la Forest li aveva accompagnati nella casetta accanto a quella del McIntyre, la famiglia Clark aveva improvvisamente ritrovato un atmosfera di inaspettata tranquillità. Madison seppur restia si era lasciata rabbonire dalla coppia che viveva lì da anni. Sembrava tutto così normale li, come se l'apocalisse non fosse mai arrivata... la fattoria era abbastanza grande, c'erano varie bestie, un piccolo appezzamento di terreno con qualche coltivazione, ed i campi cintati dove far pascolare il bestiame, insomma era il perfetto quadretto della tipica vita di campagna, che quella donna, vedeva da bambina quando i suoi genitori la portavano in vacanza. Incredibilmente sapere di essere in un posto sicuro, e vedere la gente normale continuare a vivere come niente fosse, la rilassò almeno un po', e l'essere a qualche chilometro dalla base le faceva ringraziare il cielo, di non avere più tra i piedi tutti quei militari e soprattutto quella bionda arrogante che li aveva portati li. Non c'era niente da fare, a Madison proprio non piaceva Lex, soprattutto da quando i suoi figli avevano preso le sue parti mettendosi contro di lei. Ed ora che si erano sistemati all'esterno della base vera e propria, era sollevata e felice di non doverla più vedere tutti i giorni, perché nonostante tutti sull'isola parevano avere tutt'altra considerazione di lei, continuava a rifiutarsi di chiamarla Comandante, e soprattutto riconoscerla come la persona all'effettivo comando.

Nick si era finalmente ripreso per bene da quel brutto avvelenamento, ed arrivato alla fattoria non perse un secondo di tempo per iniziare a fare amicizia con i proprietari, e trovare qualcosa da fare per rendersi utile in quel posto. Infondo la vita di campagna non gli era mai dispiaciuta, e stare in mezzo ai pascoli e agli animali, non lo disturbava affatto.

Il componente della famiglia Clark più in agitazione di tutti, era decisamente Alicia, che da quando aveva scoperto da suo fratello di aver trattato a quel modo Elyza senza motivo, si sentiva terribilmente in colpa per ogni singola parola pronunciata contro di lei, e per di più da quando l'aveva cacciata in malo modo dalla stanza, la bionda sembrava essere sparita nel nulla, persino il Vicecomandante non le aveva detto niente di ché, anzi era rimasta piuttosto sul vago quando aveva chiesto dove fosse finita Lex, e perché non era lei ad accompagnarli. Ancora non sapeva come avrebbe fatto, e quando ci sarebbe riuscita, ma sentiva di doverle chiedere scusa, doveva assolutamente farlo per distruggere il senso di colpa che non l'aveva fatta dormire la notte intera, doveva farlo perché sicuramente l'aveva offesa e non era sua intenzione, doveva farlo perché ormai le era abbastanza chiaro che a quella bionda scorbutica ci teneva, e forse anche più di quanto non volesse ammettere a sé stessa.

La prima notte era passata lenta ed inesorabile, i pensieri di Alicia continuavano a finire sempre alla sera prima, cercava di ricordare tutto l'accaduto. Cercava di mettere assieme i flash dei ricordi che aveva, con ciò che le aveva riferito Nick. Aveva ancora qualche buco, si ricordava Jasper, Monty, il liquore che bruciava lungo la gola. Elyza... ricordava di aver incrociato il suo sguardo preoccupato, era solo un frammento di ricordo della sua ubriachezza, ma anche solo ricordare quegli occhi azzurrissimi puntati nei suoi, le faceva mancare il fiato e perdere il sonno. Ma la cosa che più di tutto la teneva sveglia, era la mancanza di quella sensazione di calore e sicurezza che aveva provato al risveglio tra le braccia di Lex. Aveva avuto paura quando aveva capito fosse proprio lei alle sue spalle a stringerla dolcemente, ma ora iniziava a capire il vero motivo di quella paura. Non era paura di Elyza, o di ciò che le avesse fatto mentre era ubriaca, no, sapeva benissimo che quella ragazza non le avrebbe mai fatto nulla di male, e non le sarebbe mai mancata di rispetto a quel modo. La sua era paura per ciò che stava sentendo, per ciò che stava realizzando. Era paura di non poter più fare a meno di quel contatto, perché da quando si erano baciate tutto era cambiato, ed Alicia ancora stava cercando di comprendere a pieno in che modo.

Dopo una notte a rimuginare guardando il soffitto, Alicia si alzò presto ed uscì sul portico per prendere un po' d'aria ancora fresca del mattino. Harper, la figlia dei McIntyre, si trovava già lì fuori a spazzolare il corto pelo di un cavallo della fattoria, e quando la vide la salutò con un gigantesco sorriso. Fino a quel momento la piccola Clark si era tenuta un po' sulle sue, ma forse doveva iniziare a fare conoscenza con i nuovi vicini, probabilmente avrebbe dovuto almeno provarci, e poi parlare con qualcuno forse l'avrebbe distratta dai suoi continui e confusi pensieri su Elyza.

Till The World EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora