Capitolo 39

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Alicia si pietrificò dietro l'angolo della casetta, sbirciò appena la situazione, quel tanto che bastava per capire se avesse potuto intervenire o meno. Elyza era ancora in ginocchio davanti alla porta ora spalancata, dalla quale si vedeva sbucare solo la mano di un uomo di colore, con l'acciaio luccicante di quell'arma carica serrata tra le dita.

- Non fare sciocchezze. – Disse l'uomo tenendola sotto tiro, appena la bionda fece un piccolissimo movimento. – Mani dietro la testa e faccia al muro. – Ordinò poi freddo e autoritario. Indubbiamente non sapeva con chi aveva a che fare, e stava sottovalutando la situazione. Elyza con calma alzò le mani portandole dietro al capo, e con altrettanta calma tentò di alzarsi per mettersi contro il muro. – Non scherzare biondina. Tieni quelle ginocchia sul pavimento. – Il Comandante non ribatté, poggiò nuovamente il ginocchio a terra, e camminandoci sopra si trascinò contro la parete esterna della casa.

Lex sembrava la persona più tranquilla di questo mondo, avere un arma puntata addosso, non sembrava turbarla affatto. Alicia osservava silenziosa senza far notare la sua presenza, doveva aspettare il momento giusto per intervenire, oppure sarebbero potute finire in una situazione ben peggiore di quella in cui già si trovavano. L'uomo uscì mettendosi dietro al Comandante, infilò la pistola nella cintura, e si abbassò a perquisire il corpo della bionda, sfilando le sue due Browning dalle fondine ancorate al suo torace, ed il pugnale nel fodero alla cinta. Alicia avanzò lentamente, silenziosa come aveva imparato a fare in quegli anni per non attirare i morti, e quando fu solo ad un passo da lui, avendo già capito che era solo, gli puntò il suo fucile alla schiena caricando in canna il proiettile con un movimento veloce e deciso.

- Toglile le mani di dosso! – Affermò la piccola Clark in modo talmente minaccioso che quasi fece venire i brividi anche ad Elyza. L'uomo alzò le mani e si lasciò sfilare la pistola dal retro dei pantaloni. – Tutto bene Lex? – Chiese poi alla bionda premendo la bocca del fucile sulla schiena di quell'uomo.

- A meraviglia piccola. – Il tono beffardo del Comandante mostrava sicurezza e quasi anche divertimento, mentre con disinvoltura raccoglieva le sue armi da terra, e si alzava per spingere il suo assalitore con la faccia contro il muro.

- Voltati. – Lo intimò la più giovane in modo glaciale.

- Lentamente amico. – Aggiunse Elyza tenendolo sotto tiro, invertendo così i loro ruoli di poco prima.

- Victor? – Domandò Alicia con un certo stupore. La ragazza non lo vedeva dai tempi dell'hotel, e di certo non avrebbe mai immaginato di ritrovarselo davanti durante quella missione a Mexicali.

- Alicia! – Esclamò lui ugualmente sorpreso, ed anche un pelo sollevato. – Madison è... - Cominciò quella frase in modo tentennante, per paura di scoprire che la sua amica non ce l'avesse fatta. A Strand sembrava strano che Alicia fosse lì con un estranea, e che sua madre non fosse nei paraggi a controllarla.

- Lei sta bene – Disse la giovane Clark interrompendolo.

- Nick? – Chiese quindi trovando il coraggio di abbassare le mani, sempre sotto lo sguardo severo ed attento della bionda che sembrava continuare a giudicarlo un pericolo.

- Anche, sono entrambi al sicuro. – Rispose Alicia con un sorriso lasciando la presa sul fucile, che le rimase attaccato alla spalla grazie alla tracolla.

- Noto con piacere che vi conoscete... - La voce di Lex spezzò quel piccolo scambio di battute amichevoli dei due.

- Elyza metti via la pistola, Victor è un amico. – Sentenziò la giovane Clark spingendo verso il basso il suo braccio armato, ma la bionda non sembrava poi così convinta della cosa. Il suo sguardo continuava a guizzare in quello di quell'uomo 'avanti a lei, alla ricerca di qualsiasi segno di pericolo.

Till The World EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora