Capitolo 16

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I fari di quel vecchio catorcio erano bruciati entrambi, così quando il sole calò, Lincoln si ritrovò costretto a fermare la sua avanzata ed accostare sul ciglio della strada, per lasciar passare le ore di buio e la note. Erano sperduti nel nulla, oltre la striscia d'asfalto su cui erano, attorno a loro solo la radura e qualche sterpaglia. Fortunatamente quella notte non sembrava volersi alzare il vento, ma comunque la mancanza del sole a scaldare l'ambiente, mise dei brividi di freddo ad entrambi. Poco distante da loro, una pianta sradicata, e qualche arbusto ormai secco, gli diedero sostentamento per accendere un piccolo fuoco, appena sufficiente per rischiarare e scaldare l'aria circostante, almeno per il tempo di consumare una veloce cena. Tornarono poi a rinchiudersi nell'abitacolo del pick up, giusto per dormire qualche ora, protetti dalla carrozzeria arrugginita di quel mezzo, per un sonno più sicuro. Per Lincoln lo spazio lì dentro era decisamente stretto, ma almeno il sedile unico gli permetteva di stendere la schiena sul morbido, tenendosi Octavia stretta sopra il suo petto. Indubbiamente non era una delle posizioni più comode del mondo, ma il soldato aveva dormito in posti decisamente peggiori, e inoltre la vicinanza di quella ragazza, gli faceva sembrare le cose meno terribili di quanto potessero essere.

La mattina dopo, si svegliarono ovviamente tutti indolenziti, ed anche in compagnia di un vagante, impigliatosi durante la notte nelle frasche secche di quell'albero caduto poco distante da lì. In un primo momento pensarono di ignorarlo, ma quando Octavia vide che portava a tracolla un arco, ed una faretra con ancora qualche freccia al suo interno, decise che poteva valere la pena di sprecare qualche minuto per recuperarle. Del resto le armi in questo mondo scarseggiavano, e loro erano armati solo di coltelli ed una pistola con pochi colpi, perciò quell'arma silenziosa a lungo raggio, poteva tornargli molto più che utile. Cercò di avvicinarsi in modo cauto e furtivo, ma quel morto pareva aver fiutato l'odore di carne viva già da metri di distanza, iniziando a dimenarsi e grugnire. Alla fine dovette optare per un approccio più rapido del previsto, ed evitando quei tentacoli che muoveva impacciatamente afferrando l'aria, si avvicinò colpendolo con decisione alla testa. Prese l'arma che aveva attirato la sua attenzione, e gli frugò nelle tasche, dove trovò soltanto uno zippo ormai scarico, ed una medaglietta portafortuna, che, a conti fatti, tanta fortuna a quel poveraccio non l'aveva portata. Dopo essere tornata trionfante verso il furgone, ed aver lasciato nel cassone il suo prelibato bottino, la ragazza salì, e partirono per l'ultimo tratto di strada ancora immerso nel verde. Prima del mezzogiorno infatti passarono per la periferia di San Diego, zona in cui le case erano rade, e la popolazione non molto concentrata, infatti anche di vaganti non ce n'erano ancora molti.

Appena oltrepassato il cartello di benvenuto della città di Escondido, avvistarono un negozio di alimentari mezzo distrutto, con poche speranze decisero comunque di farci un giro, e difatti trovarono poco niente di utile. Subito dopo, vista l'ora e la vicinanza con quello che una volta era la civiltà, decisero di tornare sui loro passi, ed entrare in quella fattoria che avevano superato da poco. Solo un paio di morti seguirono il furgone, ed appena scesero si trovarono costretti ad affrontarli. Fortunatamente per loro l'andatura goffa e zoppicante li rendeva lenti e poco pericolosi, ed una volta eliminati, riuscirono ad entrare nell'abitazione ormai deserta. La porta era socchiusa e sbatteva per il leggero vento, e l'interno era un completo disastro. Tavolo e sedie erano stati ribaltati, alcuni schizzi di sangue decoravano il pavimento, la fodera del divano era tagliata in più punti, quasi tutti i mobili erano aperti, e la maggior parte dei cassetti era stata rovesciata a terra. Anche nella zona notte il trattamento per quella casetta era stato simile, e quei pochi vestiti rimasti, giacevano al suolo tutti impolverati ed arruffati. Una volta finita la perlustrazione dell'intero edificio, rimisero in piedi il tavolo e un paio di sedie, raccolsero da terra una candela e recuperarono dal cassone del pick up la loro roba. Anche se erano in periferia, si trovavano pur sempre in un luogo abitato, e rischiare di perdere le poche cose che si erano guadagnati era un vero peccato.

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