Capitolo 6

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Anya, uscì dalla sala comunicazioni entrando direttamente nella sala affianco, dove, il Sergente Black stava tenendo sotto controllo la situazione con il satellite.

- Eccomi Gustus, che succede? – Chiese subito la ragazza senza indugiare.

- Quei tizzi si sono fermati. – Comunica sbrigativo. – Sembra una vecchia stazione di servizio lungo la strada, c'è un accampamento. – Le indica lui la zona sul monitor.

- Manda le immagini di tutto sullo schermo principale, e dammi tutti i dettagli. – Ordinò lei dirigendosi al tavolo al centro della sala, aprendo un'altra volta la mappa che avevano consultato un paio di giorni prima.

- Due fabbricati, probabilmente c'era un motel, alcuni camion, veicoli di vario genere, e qualche tenda. Sembrerebbe un posto relativamente sicuro, e sicuramente abitato. Farò subito una ricerca ma dal satellite non riusciremo a vedere di più fino a domattina con il sole. – Spiegò chiaro e preciso la situazione.

- Perfetto. – Disse lei risoluta. – Mantieni monitorato anche questo posto, Elyza potrebbe essere anche qui. – Aggiunse con la speranza di aver la possibilità di averla trovata.

- Sì signora. – Rispose spiccio e professionale.

La stanza ricadde immediatamente nel silenzio, almeno per quanto riguarda le loro conversazioni. Gustus stava già cercando informazioni relative a quella precisa zona, picchiettava velocemente sui tasti della console, e sfogliava ciò che restava del database con le informazioni relative alle aree civili. Intanto, Anya stava segnando sulla mappa la posizione degli obbiettivi che stavano tenendo sotto controllo, il nord di Tijuana dove si trovava Raven, il Broke Jaw ranch, e questo nuovo accampamento appena trovato. Si mise dritta davanti alla mappa per osservarla in tutta la sua grandezza, e per un colpo di fortuna vide una piccola nota proprio nel mezzo di quell'area verde, "Riserva del cappello nero".

- Indiani! – Disse come se avesse avuto un'improvvisa illuminazione.

Non lasciò a Gustus il tempo di capire, né tantomeno di controbattere, che partì di corsa verso l'ufficio del comandante, il suo ufficio. Si bloccò di nuovo davanti al vecchio schedario, ed iniziò a sfogliare le cartelle fino che non trovò quella che cercava. La aprì, la poggiò sopra il grande cassettone ancora aperto davanti a lei, ed iniziò a guardare le informazioni al suo interno. Lesse freneticamente qua e la qualche informazione, cercava di capire se ci fosse la remota possibilità si trattasse effettivamente dei nativi americani, e soprattutto trovare qualche collegamento con il ranch.

- Cazzo! – Imprecò davanti al faldone trovandosi per le mani qualcosa di interessante.

Raccolse velocemente tutte le carte, spinse il cassetto con il fianco per chiuderlo, e tornò dal suo sottoposto con informazioni da controllare. L'archivio che aveva orgogliosamente riempito il Comandante Lex, quello vero, ancora una volta si dimostrò utile e migliore di qualsiasi database digitale potesse essere sopravvissuto alla fine del mondo. Corse lungo il corridoio, e tornò nella stanza dove poco prima aveva lasciato solo il povero Gustus, incaricato di tenere sotto controllo tutta la situazione.

- Abbiamo un problema Black. – Disse Anya con preoccupazione entrando nella sala informatica.

- Che succede capo? Non è suonato nessun allarme. – Si affrettò a chiedere l'uomo.

- No non qui Gustus. Lì. – Affermò indicando lo schermo. – Credo che quelli possano essere gli ultimi discendenti della tribù di nativi americani della riserva, sono sempre stati tra quei boschi. – Spiegò lei tutto d'un fiato.

- Oh... - Replicò il ragazzo incapace di realizzare l'informazione.

- E quel ranch, è sul loro terreno. O meglio, su quello che era il loro terreno, prima che arrivassero i coloni nel 1700. – Spiegò Anya con enfasi.

Till The World EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora