Capitolo 7; Same Mistakes

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Mia's P.O.V

"Le ha spezzato il cuore"disse Harry a mia madre. Il mio respiro si fermò, non avevo pianificato di dirlo a mia madre. Pensavo che l'avrebbe scoperto da sola. Perché Harry mi metteva sempre in mezzo a queste situazioni? Primo, quando ero andata al primo appuntamento con Adam, secondo, quando avevo dovuto interrompere la rissa ed ora lo stava dicendo a mia madre. La rabbia cominciò a prevalere, così guardai Harry, il quale non riusciva mai a tenere la sua bocca inglese chiusa. Stetti per parlare quando mia mamma mi fece una domanda.

"Ch-che cosa è successo?" chiede scioccata.

"È una lunga storia" mormorai.

"Dai Mia, abbiamo tutto il tempo"

"È imbarazzante" dissi, mormorando anche questa volta.

"Tesoro, sono tua madre"disse con un tono di voce tenero.

"Non sono pronta per dirtelo" dissi severamente, controllando la voce, "non ora. Lo scoprirai comunque, ma non in questo modo. Non quando Harry tira fuori l'argomento e sono obbligata a parlarne" lasciai la stanza e corsi in camera mia, chiudendo la porta alle mie spalle. Sapevo che se avessi parlato, avrei messo Harry in una brutta posizione. Non penso che avrei mai potuto arrabbiarmi con lui.

"Mia" disse Harry bussando una volta e poi la spinse finché non fu aperta, prima che potessi dire 'entra'.

"Cosa?" chiesi maleducatamente. Mi sentii infuriata quando entrò.

"Perché sei incazzata con me? Mi è scappato"

"È esattamente ciò che hai detto l'ultima volta. Hai commesso lo stesso errore"



"Mi dispiace i-"

"Si lo so già che ti dispiace" lo interrompetti.

"Non vuoi nemmeno che ti spieghi?" chiede debolmente. Feci un cenno con il capo e spostai lo sguardo lontano da lui. La sua espressione da ferita divenne comprensiva. "Va bene allora" disse, con un tono più forte. Uscì fuori dalla stanza e chiuse la porta dietro di lui.

Perché ero così arrabbiata comunque? Pensieri correvano nella mente ma l'unica cosa che provavo, era lo stesso sentimento che provavo da giorni ormai. La rottura. Harry aveva ragione quando disse che mi aveva rotto il cuore. Però dopo aver visto Adam che tirava un pugno a Harry, mi ero arrabbiata, non con Adam per averlo colpito, bensì con Harry per essersi messo in mezzo. In cucina credetti di aver perso il sentimento che mi portavo dentro da giorni, ma mentre Harry era in camera mia, era riapparso. Speravo non fosse arrabbiato con me, non intendevo urlargli contro. Saltai giù dal letto, andai in corridoio, bussai alla porta della sua camera.

"Harry" dissi dolcemente, aspettando che apra la porta. Dopo un po' bussai di nuovo...mi resi conto che l'acqua scorreva. Doveva essere nella doccia, perciò tornai nella mia stanza e mi addormentai.

Invece di svegliarmi con il suono della sveglia, mi ritrovai mia madre che mi scuoteva il braccio, cercando di svegliarmi dal mondo dei sogni.

"Dai Mia, non hai sentito l'allarme. Sono le 7:30" disse.

Di solito mi alzavo alle 7:15, quindi non pensavo fosse uno scandalo, finché non sentii cosa aveva da dire mia madre.

"Harry deve partire prima, quindi dovrai alzarti per prendere il bus" spiegò.

"Perché non mi può aspettare?" domandai.

"Ha detto che deve fare qualcosa a scuola" disse. "Sbrigati o perderai il bus" poi uscì dalla stanza.

"Sti cazzi qualcosa a scuola" mormorai uscendo dal letto.

Mentre finivo di fare colazione, una volta vestita e pettinati i capelli, sentii il motore del veicolo di Harry che si allontanava. Ruotai gli occhi e finii di mangiare velocemente dato che dovevo prendere il bus.

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Quando arrivai a scuola, cercai Harry. Mi sentivo ancora male per avergli urlato, dovevo scusarmi. Dopo aver cercato su e giù per tutti i corridoi per 5 minuti, finalmente lo trovai e andai nella sua direzione.

"Harry" dissi, così si girò per vedere chi lo chiamava. Quando vide che ero io, se ne andò. Mentre lo seguivo, Sally mi venne incontro e mi fermai con lei. Decisi che poteva aspettare perché di certo non avrei preso il bus per tornare a casa.

"C'è qualcosa che non va fra voi due? Vi ho visti..." disse Sammy. Il suo dito indicava Harry, il quale era ormai sparito.

"Più o meno" mormorai "mi ha preso in un brutto momento, mi sono scagliata contro di lui e si è arrabbiato"

"In che momento ti ha preso?" disse attentamente.

Lasciai un sospiro prima di spiegarle che cosa era successo in cucina e perché tutti i miei sentimenti erano risultati un motivo per scagliarsi contro.

"Digli semplicemente che ti dispiace, è una ragazzo facile, capirà" disse Sammy.

La campanella suonò e ci affrettammo verso la classe.

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Cercai Harry ogni volta che ero in corridoio. Sembrava svanire ogni volta che lo cercavo. Finalmente era arrivata l'ora di geometria, ora non poteva più evitarmi...

Entrai in classe e Harry era già al suo posto. Quando entrai nella stanza, il suo sguardo mi evitò. Mi sedetti giù e lo fissai finché mi guardò di sfuggita.

"Harry, mi dispiace" disse, cercando di farlo parlare.

"Non hai accettato le mie scuse, perché dovrei accettare le tue?" disse, ancora senza guardarmi direttamente negli occhi.

"Accetto le tue scuse Harry. Lo so che non intendevi ferirmi, non lo faresti mai. Sei un bravo ragazzo e lo so. Conosco il vero Harry" dissi, cercando di vincerlo. "Mi dispiace sono stata dura la scorsa notte. I miei sentimenti dei giorni scorsi si erano ampliati. Non ho nessuno con cui parlarne"

"Perché non puoi parlarne con me?" chiese. Alzai le spalle. Non ci avevo mai veramente pensato al fatto di potergli parlare di qualcosa del genere. "Se hai bisogno qualcuno con cui parlare, io ci sono"

"Grazie" dissi sorridendogli. "E la prossima volta, non farmi prendere il bus come vendetta"

Lascia una risata "Okay, non o farò" disse sorridendo.

You're My New Step Brother?||H.S.(Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora