Capitolo 28 ; Dad?

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Harry's POV

Salii le scale e mi imbattei in una scala che portava in soffitta. Non sapevo neppure ci fosse una soffitta in questa casa...

"C'è qualcuno?" dissi, restando sul pertugio. 

"Harry?" urlò in risposta mio padre. 

Salii su per la scala in modo che riuscissi a vedere cosa stava succedendo.

"Che cosa ci fai quassù?" gli domandai.

"Stavo solamente cercando una valigia" disse, spostando delle sccatole. "Jennifer ha detto che ce ne dovrebbe essere una qua sopra"

"A che cosa ti serve una valigia?"

"Per un viaggio di lavoro"

"Oh" risposi. Non ne faceva uno da molto tempo. "Dove?"

"A Londra" disse.

"Torni in inghilterra?" domandai speranzoso. Era passato tanto tempo dall'ultima volta che ci ero stato e mi sarebbe piaciuto ritornarci. "Posso venire?"

"Scusa Harry, ma è un viaggio di lavoro" disse.

"Oh okay..." risposi e scesi dalla scala. Pensavo che mi avrebbe detto di si visto che avevo la possibilità di vedere mia madre solo durante le vacanze...anche se mi sarei diplomato a breve e di sicuro mia mamma ci sarebbe stata.

Una volta sceso dalla scala, sbattei contro qualcosa.

"Oh merda, mi dispiace" dissi, afferrando Mia per il braccio, in modo da non farla cadere all'indiero. 

"Non ti preoccupare" disse, una volta ritrovato l'quilibrio. Poi esaminò la scala alle mie spalle. "Chi c'è di sopra?"

"Mio padre. Sta cercando una valigia"

"Una valigia? Per cosa?"

"Per un viaggio di lavoro credo. Andrà a Londra" risposi. 

"Perché non vai con lui? Tua mamma non vive lì vicino?" domandò.

"In relatà vive in Chesire e ha detto che non posso andare con lui perché è un viaggio di lavoro" 

"Oh mi dispiace" disse e mi accarezzò lievemente la guancia. Sorrisi al tocco della sua pelle contro la mia e mi avvicinai ad essa. 

"Dovrebbe venire per il diploma" informai Mia. "Finalmente potrai incontrarla"

Mia mi sorrise ed io feci lo stesso. Il suo sorriso cominciò a sparire lentamente dalle sue labbra, di conseguenza tolse la mano dalla mia guancia.

"Cosa c'è che non va?" domandai a bassa voce.

"E se non dovessi piacerle?" mormorò.

Scoppiai in una risata. Sarebbe potuto risultare immaturo da parte mia, però non mi importava. Non riuscivo a farne a meno. Sentii quasi le ginocchia cedere da quanto stavo ridendo. Probabilmente ora sembravo un mostro. Mia assunse un'espressione confusa e probabilmente si stava chiedendo perchè stessi ridendo così tanto. Perché non dovrebbe piacere a mia madre? Era così stupidoda parte sua pensare una cosa del genere. Mia mamma era una persona molto amichevole e sicuramente avrebbe amato Mia. Era divertente il fatto che fosse così insicura. 

"Mi sono persa qualcosa?" domandò, dopo che riuscii finalmente a respirare di nuovo. 

"Solo la tua insicurezza"

"Pensi che sia diventente? Cosa succederà se non dovessi piacerle per davvero!" strillò.

Ridacchiai di nuovo. "Il fatto che lo pensi è divertente. Mia mamma adora tutti. Di sicurò amerà anche te"

Mia incrociò le braccia al petto. Cercai di rimanere calmo e non ridere.

Sia Mia che io ci dirigemmo di sotto e come sempre, trovammo la mamma di Mia in cucina. Adorava cucinare. Le piaceva qualasiasi cosa che aveva a che fare con la cucina. Ad essere onesto, era anche molto brava. 

"Che cosa stai cucinando oggi Jen?" domandai.

"Vi piacerà da morire" mormorò. Alzai un sopracciglio mentre apriva il forno e tirò fuori una teglia ricoperta di biscotti. Un sorriso mi ricorpì il volto al solo profumo. "Ho fatto dei biscotti"

Ne prese uno dalla carta da forno e me lo passò "Stai attento, questi potrebbero essere ancora un po' caldi. Non toccare quelli nuovi o ti brucerai" mi avvertì.

Annuii con il capo e prima di poterlo gustare, ci soffiai sopra.

Sentii il rumore di passi che scendevano le scale, così mi voltai e mi ritrovai di fronte mio padre che trascinava due valige.

"Va bene, ho già preparato tutto" disse, lasciandole alla fine della rampa di scale. Jennifer si diresse da lui e avvolse le braccia intorno al suo collo e gli dette un tenero bacio sulle labbra. Lo strinse forte. Dopo poco si straccarono.

"Quando tornerai?" domandò.

"Fra più o meno una settimana" la rassicurò.

"Mi mancherai" mormorò.

"Anche tu mi mancherai" le rispose. "Ci vediamo prossima settimana Harry. Ciao Mia" disse, prendendo le sue valigie per poi uscire dalla porta. Lo salutai con la mano prima che se ne andasse.


*****LA MATTINA SEGUENTE*****

Il cellulare vicino al mio letto cominciò a suonare. Mi strofinai gli occhi e lo afferrai per leggere il nome della persona che mi stava chiamando: 'Mamma'.  Lo portai all'orecchio e risposi.

"Pronto?" dissi, con un tono di voce un po' più profondo del solito, visto che stavo dormendo.

"Ciao Harry" disse allegramente. "Sei già sveglio?"

"Adesso si" dissi e mi sedetti sul setto. 

"Oh..." mormorò. "Come stai?"

"Sto bene mamma, tu?"

"Anche! Hai ancora i voti alti? Sai che ti diplomerai a breve"

"Si mamma, sto facendo del mio meglio. Verrai a vedermi vero?" chiesi. Speravo che sarebbe venuta e spero di aver ragione.

"Non me lo perderei per nulla al mondo" rispose. 

"Bene" mormorai.

"Anne, che cosa vuoi per pranzo?" sentii una voce profonda mormorare in sottofondo. Aspetta un secondo, riconosco quella voce!

"Mamma, chi è?" domandai.

"Nessuno..." rispose velocemente.

"Con chi stai parlando?" domandò l'uomo.

"Papà?"

...

You're My New Step Brother?||H.S.(Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora