Capitolo 8 ; Rumor Has It

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Le cose tornarono alla normalità fra me e Harry. Più nessuna discussione, mi portava ogni giorno a scuola e sembrava che ci fossimo avvicinati ancora di più. Mi dimenticai perfino di Adam, per la maggior parte... tranne quelle volte in cui ci incontravamo per i corridoi. A volte pensavo che fosse il destino a farci incontrare, per farmi ricordare quello che mi aveva fatto, anche se almeno non mi rivolgeva mai la parola. 

"Buongiorno" disse Harry punzecchiandomi il fianco. Mi spaventò a morte mentre ero in cucina.

"Dio Harry" dissi tirandogli un pugno nello stomaco. "Mi hai spaventato!"

"Scusa" disse, poi scoppiò a ridere.

Gli mandai un'occhiataccia, eppure non riuscivo a smettere di sorridere. Ricambiò il sorriso mostrandomi le fossette, le quali tanto amavo. 

A causa di tutto ciò che era successo con Adam, avevo messo da parte i miei sentimenti per Harry ed ora tutto era tornato come prima, se non ancora più forte. Lo sapevo che non mi era concesso avere sentimenti per lui poiché sarebbe diventato il mio fratellastro, però cercare di nasconderli avrebbe peggiorato solamente le cose. Forse doveva essere un processo naturale. A volte mi chiedevo se anche i sentimenti di Harry andassero oltre il nostro rapporto di fratellanza. O forse ero io che pensavo troppo. 

"Hai bisogno di un passaggio?" domandò, facendomi uscire dai miei pensieri. 

"Perché me lo chiedi ogni giorni?" chiesi, cercando di nascondere un sorriso. 

"Beh mi piace provocare" disse semplicemente. Prese il succo di frutta dal frigo e lo versò in un bicchiere. Mi ero svegliata da appena un'ora e mezza e aveva già fatto in modo che fosse impossibile togliermi il sorriso dal viso. Un'altra ragione per cui lo amavo...


Come ogni giorno, io e Harry camminavamo insieme. Era come se fosse il mio fratello maggiore protettivo e non voleva che mi succedesse nulla di male. Ad essere onesta, non mi dava fastidio. Se qualcosa fosse andato storto, avevo Harry al mio fianco. Mi salutò con la mano, poi si diresse verso il suo armadietto ed io andai verso il mio. 

Durante il tragitto, qualcuno mi venne addosso. Non riuscii a vedere chi era. Tutto quello che vidi fu il mio zaino che scivolò dalle mie mani e i miei libri che cadettero a terra finendo dappertutto. Atterrai sulle ginocchia cercando di rimettere le cose all'interno dello zaino. La persona che causò tutto ciò, si accucciò a fianco a me e raccolse il mio cellulare per ridarmelo. Lo afferrai e lo vidi in viso: Adam. Senza dubbio...

Tenni gli occhi bassi, concentrandomi sulle cose da raccogliere mentre mi osservava rimettere ogni cosa nello zaino. 

I suoi occhi bruciavano su di me. Rimisi lo zaino sulle spalle e mi alzai, ora eravamo faccia a faccia. Lo fissai senza dire nulla, lo stesso fece lui.

"Ciao" disse dopo che passarono un'infinità di secondi. Spostai lo sguardo da lui e continuai a camminare per raggiungere il mio armadietto. Adam mi inseguì e prima che potessi riuscire a svanire dalla sua vista, mi afferrò per il polso incastrandomi fra lui e il muro. 

"Lasciami andare!" pretesi. Continuò a muovere le braccia sempre più vicino e mi mise a disagio. "Che cosa vuoi?" 

"Sono a conoscenza del tuo segreto" disse. Era talmente vicino che riuscivo a sentire l'odore della gomma da masticare che stava mangiando. 

"Che segreto?" domanda confusa. 

"So che cosa succede fra te e Harry" sussurrò. Era così vicino, che mi veniva voglia di spingerlo via ma sapevo che era molto più forte di me. Le persone che passavano per il corridoio staranno sicuramente pensando che abbiamo ripreso a frequentarci...niente di anomalo. 

"Io e Harry?" domandai, anche se sapevo già la risposta. La mia cotta. Non l'avevo detto a molte persone, avevo cercato di nasconderlo però come faceva Adam a saperlo?

"La tua enorme cotta per lui" disse Adam. Cercai di nascondere la frustrazione, era un momento complicato. 

"Harry ne è a conoscenza?" 

Aprii la bocca ma non uscì nessuna parola, allora scossi la testa per rispondere di no.

"Forse qualcuno dovrebbe dirglielo" disse, poi tolse le braccia dal mio corpo per lasciarmi andare. 

"Non sono affari tuoi" dissi duramente.

"Penso che gli piacerebbe che qualcuno glielo dicesse" disse Adam e se ne andò prima ancora che avessi l'opportunità di rispondere. 

Nooo!!! Che cosa avrei fatto se glielo avesse detto a Harry? Era meglio mentirgli? Perché doveva essere il mio fratellastro.

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Avevo un presentimento che qualcuno glielo avrebbe detto comunque. Avevo sempre pensato che sarei stata io. Magari tra un paio di anni, quando ci avrei messo una pietra sopra. Chi lo sa? Ero sicura che Adam glielo avrebbe detto prima o poi, perché ogni volta che passava per il corridoio mi mandava un ghigno. Ero sicura che il mistero si sarebbe risolto presto.

All'ultima ora avevo geometria. Per la prima volta dopo mesi ero nervosa di entrare in classe. Non potevo sapere se Harry ne era già venuto a conoscenza ma mi sentivo malissimo. Anche se non lo sapeva ancora, sapevo che l'avrebbe scoperto. 

"Ciao" dissi, infilandomi nel banco vicino al suo. Mi salutò muovendo la mano, però non disse nulla. Già, lo sapeva. Chiacchieravamo sempre un sacco prima che la lezione di geometria cominciasse, invece ora era rimasto solamente un silenzio imbarazzante tra di noi. Grande! "Guarda-"

 "Okay ragazzi, andate a pagina 34" disse il Signor Craig, interrompendomi e dando inizio alla lezione. Che fortuna! 

Lo guardai e appena si rese conto che lo stavo osservando, distolse lo sguardo. Era ovvio, sapeva. E sapeva che era vero.

Sembrava che l'ora di geometria non finisse mai...

Finalmente, la campanella suonò ed io e Harry ci alzammo dai nostri posti. 

"Ci vediamo di fuori" mormorò prima di dirigersi verso il suo armadietto. Ero la persona più stressante quando succedevano cose del genere. Riuscivo solo a preoccuparmi delle cose cattive...

Presi lo zaino che si trovava nell'armadietto e mi affettai a raggiungere Harry alla macchina. 

Adam corse verso di me, però questa volta il contenuto del mio zaino rimase all'interno. 

"Il tuo amante ha sentito le notizie" ringhiai e mi allontanai da lui. 

Saltai nel posto del passeggero mentre Harry si trovava già nel posto del guidatore. Ci guardammo, poi inserì le chiavi e mise in moto l'auto. Accese la radio abbastanza forte e durante il viaggio verso casa non parlammo mai.

"Harry aspetta" dissi afferrandolo per il braccio. Si voltò e mi guardò negli occhi per la prima volta oggi. "Ti ha parlato veramente Adam?" 

"È vero?" chiese fissandomi dritta negli occhi con i suoi verdi.

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Buon Natale e buone feste a tutti! <3 


You're My New Step Brother?||H.S.(Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora