Capitolo 9 ; Discovery

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Ero senza parole.

I suoi occhi erano su di me, la lancetta dell'orologio ticchettava. 

Non sapevo che cosa rispondergli. 

Il mio viso diventò di un colorito roseo, probabilmente stavo anche sudando dal nervosismo. Nel frattempo Harry non mi aveva mai tolto gli occhi di dosso. 

"Mia?" disse Harry, cercando di ottenere una risposta. 

Mi sentivo bloccata. Che cosa avrei fatto ora?

"Si" mormorai, appena udibile perfino alle mie stesse orecchie. Ricevetti solamente un cenno del capo da parte sua e lentamente aprì la portella della sua macchina. Ecco, quello era il segnale che mi diceva di andarmene.

Saltai fuori dall'auto e corsi verso la porta d'ingresso, catapultandomici dentro. Continuai a correre su per le scale fino ad arrivare alla mia stanza. 

"Mia?" sentii la voce di mia mamma mentre salivo le scale, ma non mi fermai per sapere che cosa voleva. 

"Mia," disse di nuovo, bussando alla porta prima di aprirla. Mi ero appena seduta sul mio letto. "Cosa c'è?" 

Ero sicura che me l'avrebbe chiesto perché era riuscita ad intravvedere la preoccupazione sul mio viso. Giuro, ero sull'orlo delle lacrime. Che cosa sarebbe successo tra me e Harry? Non riusciva nemmeno a sostenere il mio sguardo mentre aspettava la mia risposta. Non volevo perderlo, anche se sapevo che le cose non sarebbe mai più tornate come prima. 

"Solo un po' di cose..." dissi, cercando di rimanere forte. "Non è niente".

"Ha qualcosa a che fare con la rottura, sappi che me ne puoi parlare" mi rassicurò.

"Non è nulla, lo giuro. Te lo direi se qualcosa andasse storto" dissi. "Sto bene."

"Okay cara" dissi accarezzandomi la gamba. "Ti chiamerò quando la cena sarà pronta"

Bene, perché non avevo nessuna intenzione di uscire dalla mia stanza fino ad allora. Non ce l'avrei fatta a vederlo oppure a creare un contatto visivo con lui. Sapevo esattamente che cosa gli passava per la testa. Probabilmente era distrutto, insomma, la sua sorellastra era innamorata di lui. Alquanto strano, no? Cercai di fermarmi, però non immaginate quanto difficile sia fermarsi quando il tuo cervello ti dice ferma e il cuore dice vai

Non pensavo che l'avrebbe scoperto. 

Non pensavo l'avrebbe scoperto in questo modo...chi avrebbe mai detto "Oh, piaci alla tua sorellastra?"

"La cena è pronta!!" mi chiamò mia madre dopo essere rimasta da sola con i miei pensieri per circa un'ora. 

"Dove sono Des e Harry?" chiesi, vedendo solo mia mamma in cucina.

"Harry ha portato suo padre fuori a cena. Ha detto che non passavano un po' di tempo solo padre-figlio da parecchio" rispose. Certo, come no. Percepiva la stessa tensione che provavo io.

Mi sedetti a tavola, ringraziai mia mamma per il cibo e cominciai a mangiare. Cercai di mangiare il più veloce possibile in modo da poter tornare su il sopra nella mia stanza il prima possibile.

"Allora, siamo solo noi. Che cosa sta succedendo ultimamente?" domandò. Sapevo che avrebbe puntato a tutte le informazioni che non conosceva. Ora eravamo da sole. 

"Che cosa intendi?" domandai attentamente.

"Sai, il tuo umore è cambiato molto nelle ultime settimane, ad esempio oggi" disse. Sapevo cosa intendeva. "E non mi hai mai spiegato che cosa è successo tra te e Adam" 

"I-io non te l'ho mai detto perché sapevo che ti saresti arrabbiata" ammisi.

"Non mi arrabbierò tesoro, lo prometto. Vorrei che ti aprissi con me. Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa"

"è stato uno sbaglio" sputai.

"Che cosa è stato uno sbaglio?" chiese freneticamente.

Lasciai un sospiro. Potrei dire semplicemente la verità, non voglio mentirle "Abbiamo dormito insieme" dissi sottovoce.

"Cosa?!" disse shoccata. Abbassai il capo e giocherellai ad ispezionare il cibo con la forchetta. "E-era la tua prima volta?" 

"Si mamma, non ho mai frequentato nessuno prima. Non dormo con il primo che capita" risposi, cercando di difendermi. "Mi ha costretta"

"Perché vi siete lasciati? Non è stato abbastanza bravo?" 

"Oh dio mamma!" Non era stato bravo? Di certo non volevo parlare con lei della mia vita sessuale. "Ci siamo lasciati perché mi ha usata" ammisi.

"Ti ha usata per...il sesso?" domandò. Annuì, allontanai il piatto da me. "Tesoro è orribile! Mi dispiace così tanto!" 

"Ora è il passato" mormorai. Sentii il suono della porta che si apriva, così guardai indietro e vidi Harry con suo padre che stavano entrando.

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Rimasi seduta nella mia camera per ore. Distesa in silenzio a pensare

Ci furono due colpi alla porta. Nessuno mi era venuto a cercare, immaginavo fosse mia mamma. 

"Entra" dissi con voce dolce.

La porta si aprì e la prima cosa che vidi furono dei ricci scuri. Harry.

"Pensavo che mi stavi evitando"mormorai. Era rimasto in piedi nel corridoio.

"No, niente del genere" mormorò. "Posso sedermi?" feci un cenno con la testa e chiuse la porta dietro di sé. Si avvicinò al mio letto e si sedette alla mia sinistra.

"Cosa c'è?" dissi con tono sarcastico. 

"Dai Mia" dissi "Hai un aspetto orribile, come il giorno della rottura" 

Alzai le spalle. Non capivo che cosa intendesse davvero.

"Quindi ti piaccio veramente? Come ha detto Adam?" domandò.

"Non voglio parlarne"

"Io si" rispose, guardando dritto nei miei occhi. Aveva una specie di potere su di me.

"Da quanto...ti piaccio?" chiese cautamente. 

"Un paio d'anni" mormorai.

"Un paio di anni?!  Perché non me l'hai mai detto? " disse sorpreso.

"Harry, non parlavamo molto" 

"Non importa, mi avrebbe sempre fatto piacere saperlo" 

"Perché ti importa tanto?" domandai.

"Le cose sarebbero potute andare in modo diverso" rispose.

"Diverso? " chiesi. Di che cosa stava parlando? Mi fissò dritto negli occhi ma non gli detti nessuna risposta. Poi portò le sue labbra sulle mie. 

Aspettavo questo momento da anni, mi sentivo benissimo. Sembrava la cosa giusta, anche se non sarebbe dovuto succedere.

Perché doveva essere così complicato? 

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You're My New Step Brother?||H.S.(Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora