Capitolo 30 ; Secrets, Secrets, Secrets.

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Mia's POV

"La ferirà tantisssimo" dissi, appoggiando la testa contro l'appoggiatesta della macchina di Harry. 

"Sai che non dobbiamo dirle niente ora come ora. Può aspettare" disse, stringendo le dita intorno al manubrio. 

"No" protestai. "Se dovesse scoprire che lo sapevo e non glielo ho detto, ci rimarrebbe ancora più male. Preferirei dirglielo io piuttosto che tenerglielo nascosto"

Harry annuì semplicemenete. Aprii lo sportello della macchina e uscii, dirigendomi verso la porta d'ingresso di casa e vi entrai. 

Sapevamo entrambi che andando in cucina, l'avremmo trovata là. Perché era sempre in cucina. 

Il suo sogno era quello di diventare uno chef, ma sfortunatamente non ce l'aveva mai fatta. 

"Siete già tornati da scuola?" disse, gettando l'occhio sull'orologio. "Wow mi sono davvero persa in cucina"

Le sorrisi e già mi sentii male. Ero felice del fatto che sarebbe stato Harry a comunicarlelo perché non ce l'avrei fatta. Mi sarei tirata indietro, non ne avevo il coraggio.

Osservai Harry nella speranza che i nostri sguardi si incrociassero. Gli mandai un'occhitina e sospirai. "Ascolta, ho scoperto una cosa un paio di giorni fa e non è qualcosa che posso tenere per me stesso" disse Harry, appoggiandosi al bancone della cucina.

Mia mamma si asciugò le mani su un ascigamano per i piatti, poi si girò verso di noi. "Che cos'è?" domandò nervosamente. Aveva intutito che non erano delle belle notizie.

"Beh, em, sai che mio padre è in viaggio di lavoro" disse e lei annuì. "Aveva detto che sarebbe andato a Londra, anche se ho scoperto che non è affatto a Londra, bensì in Chesire"

"E dov'è?" domandò. "Come l'hai scoperto?"

"E' il posto in cui sono nato" rispose Harry. Prese un respiro profondo e incrociò le braccia prima di continuare. "Lo so che sarà dura per te e mi dispiace veram-"

"Harry di che cosa stai parlando?" chiese freneticamente.

"Penso che mio padre ti stia tradendo" disse. Mia madre spostò lo sguardo da Harry al pavimento. Si morse il labrro. Stava pensando troppo velocemente.

"Se è uno scherzo, non è affatto divertente"

"Mamma, perché dovremmo scherzare su qualcosa del genere?" le chiesi. Harry non era quel tipo. Era il ragazzo più premuroso, sincero e genuino. Il ragazzo perfetto...

"Se hai voglia di ascoltare, posso spiegare" mormorò Harry. "Come ho già detto, sono molto dispiaciuto. Non ho mai pensato che mio padre fosse quel genere di uomo" continuò il discorso, scuotendo il capo. "Mia mamma mi ha chiamato e ho sentito una voce familiare in sottofondo. Le ho chiesto se era mio padre e mi ha riattaccato, facendomi capire che era lui"

"Forse sta solamente visitando la tua famiglia" suggerì.

"Potrebbe essere, però perchè mi direbbe che non posso venire con lui?" dissi. "Sa quanto mi mancano..."

"Avete probabilmente frainteso"

"Mamma, ha un piano. Un piano per smascherarlo"

"E cosa vi aspettate che faccia?!" domandò. Sembrava arrabbiata e sinceramente non la biasimavo. Tutto ciò le stava spezzando il cuore. 

"Chiamerò mia mamma e metterò la chiamata in vivavoce. Mentre sono al telefono con lei, chiami mio padre al telefono. Se senti una suoneria, allora è vero"

"Non vuol dire che per forza mi stia tradendo. Significa solo che è lì..."

"Hai ragione" disse, mangiucchiando la pelle del suo pollice. Lo faceva solo quando stava pensando tanto. Mia mamma aveva ragione, non sarebbe servito a niente.

"E tua sorella Harry?" dissi. Sua sorella avrebbe potuto scattare una foto, confermare o addirittura smentire. 

"La chiamerò" disse, entraendo il suo cellulare. Mise la chiamata in vivavoce e cominciò a suonare. Mia mamma non spostava lo sguardo dal pavimento e riuscivo a vedere le lacrime che si stavano formando nei suoi occhi. Alzò il viso e i nostri occhi si incontrarono. 

"Stai bene?" le sussurrai. Alzò le spalle e quando stette per dire qualcosa, qualcuno dall'altra linea rispose: 'Pronto'.

Harry's POV

"Ciao Gemma" dissi.

"Non ci sentiamo da parecchio" disse. "Come stai?" 

"Sto bene Gemma. Ascolta ho bisogno che mi fai un favore" dissi, andando dritto al punto. 

"Certo" disse. "Dimmi tutto"

"I-il papà è lì?" domandai, balbettando un poco. Mi sentivo male per la mamma di Mia...Non volevo farle questo, ma volevo che sapesse la verità.

"Perché  me lo chiedi?" disse. La mamma di Mia serrò la mano più forte. Mi sentivo male. 

"Gemma" dissi fermamente. Lo sapeva che non riusciva a mentirmi.

"Mi hanno detto di non dirti niente" disse, abbassando il tono. 

"Perché?"

"Perché sei con...lei. La sua fidanzata"

"Mamma e papà sono tornati insieme?" domandai. 

"Direi che non fanno altro che limonarsi da quando è arrivato" ammise Gemma e la mamma di Mia scoppiò in lacrime. Tolsi il vivavoce, portai il telefono all'orecchio ed uscii il più velocemente possibile dalla cucina. "Che cos'era quello Harry?"

"Niente Gem" le dissi. "Che cosa ha intenzione di fare con Jennifer?"

"Penso che resterà qui per un po' " disse Gemma. "Vuole stare con la mamma"

"Ed io?" chiesi. Avrebbe potuto portarmi a vedere la mia famiglia. 

"Gli ho sentiti dire qualcosa al riguardo. Non ha intenzione di dirlelo fino al diploma...in quel modo, mamma ed io saremo lì e potremo tutti tornare a casa insieme"

"In Inghilterra?" domandai. "Non posso andarmene"

"E perché no Harry? Non vuoi stare con la tua famiglia?" chiese. Ora mi sentivo incolpa.

"Non farmi sentire incolpa Gemma. Certo che voglio, ma ci sono delle cose che non posso abbandonare"

"Come cosa? Il college? Puoi andare all'università qui"

"Non è quello..." mormorai.

"Allora cosa?" 

"Una ragazza" ammisi, abbassando la voce. 

"Una ragazza Harry? Davvero?" 

"Si Gemma. La conosco da quando sono arrivato e non posso lasciarla. Andiamo alla stessa scuola da otto anni"

"Dovrai parlare con mamma e papà, non me"

"Ho 18 anni. Mamma e papà non posso forzarmi"

"Forza Harry, non fare così" disse. Ruotai gli occhi. "Devo andare, ci sentiamo"

"Okay" mormorai e chiuse la telefonata. Wow niente 'ti voglio bene'? Bloccai il cellulare e quasi saltai quando vidi Mia alle mie spalle. 

"Te ne andrai?" chiese. Sembrava che stesse per piangere. Certo che no, non stavo mentendo quando ho detto a Gemma che lei era troppo importante. Era tutto per me. Scossi il capo e strinsi le braccia intorno a lei. 

"Non vado da nessuna parte"

"Ma Harry, quella è la tua famiglia. Non dovresti restare solo per me"

"Resterò qui finché voglio" affermai. "Posso sempre visitarli. Non ti lascerò. Sei troppo importante per me Mia. Non sono mai stato così felice con qualcuno" 

"Harry, di che cosa stai parlando?" domandò Jennifer, alle nostre spalle. Chiusi gli occhi e mi detti una schiaffa mentalmente. Come potevo essere stato così stupido?

You're My New Step Brother?||H.S.(Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora