Alan li salutò in un misto di entusiasmo e imbarazzo, specialmente mentre salutava le due ragazze, ma ci pensò Luca a smorzare la tensione, cingendo amichevolmente con un braccio il collo del ragazzo e dicendo
<<Vi va una passeggiata prima di andare in pizzeria?>>
<<Umh, si, ci sta.>>
rispose Elena
<<si dai.>>
La seguì a ruota Jessica che aveva esitato come se stesse aspettando solo la risposta dell'amica, Alan, dopo aver notato di essere osservato da Luca che stava aspettando una risposta, si affrettò a rispondere
<<Ah, sisi. Per me va bene>>.
Percorsero il marciapiede che seguiva il lungo corso che, partendo da ancor prima del monumento ai caduti, si dilungava anche oltre lo stadio della squadra di calcio locale; non avevano una vera e propria meta, camminavano parlando durante il tragitto. Alan si limitava ad ascoltare facendo qualche sporadico intervento, spesso sollecitato da Luca; gli piaceva ascoltare passivamente. Spesso, gli altri si limitavano a pensare che fosse taciturno, che non aveva cose da dire o altre sciocchezze simili, ma lui aveva mille cose per la testa, mille idee, mille risposte da dare, risposte che voleva dare e argomenti, concetti, che lui voleva esprimere, ma quando stava per farlo si bloccava, le parole restavano ferme nella sua testa e dalla sua bocca non usciva nessun suono, come se trattenute da mille preoccupazioni inutili su ciò che le sue parole avrebbero potuto scatenare, come incatenate a terra dalla paura del giudizio degli altri. Così Alan si ritrovava spesso bloccato, schiavo delle sue paure, prigioniero di una gabbia rappresentata dalla sua stessa mente. Alan vide Jessica che, tenendo il capo chino sul proprio smartphone, mostrava qualcosa ad Elena che, dopo aver preso in mano il cellulare dell'amica per vedere meglio, disse con un sorriso ed uno sguardo quasi malizioso
<<Alan, ma che immagine di profilo hai su Facebook?!>>
Alan ci mise qualche secondo a capire davvero la domanda e a ricordarsi quale immagine di profilo aveva impostato su quel social network che non usava più da anni, il ragazzo stava per "giustificarsi", ma le due ragazze, continuando a scrollare e a ridacchiare iniziarono a deridere lievemente il ragazzo per alcuni post o alcune immagini postate anni addietro, finché Luca, ridendo e scherzando, disse ad Elena
<<Come se io andassi a vedere le foto che postavi quando avevi 11 anni, a quell'età chi è che non postava scemenze?>>
Alan era molto riconoscente a Luca per averlo difeso, come spesso faceva, ma non disse nulla, sapeva che l'amico avrebbe capito la sua muta graditudine. Mentre continuavano a passeggiare, Alan tentò più e più volte di parlare, intromettersi nel discorso e partecipare ad esso, ma veniva spesso schernito da Jessica che, dopo aver detto qualche stupidata, tanto per lanciare qualche frecciatine ad Alan, ritornava a guardare lo schermo attraverso i suoi occhiali dalla montatura nera mentre arricciava intorno all'indice le punte dei suoi lunghi capelli mossi e neri. La cosa parve funzionare, a breve Alan finì per essere davvero indispettito da quel comportamento, ma per educazione e per non sembrare antipatico e scontroso agli occhi di Elena cercò di far finta di niente.
<<...per questo ho chiuso ogni rapporto con lui.>>
Concluse un discorso Luca, Elena lo guardava e lo ascoltava con aria interessata e Alan disse
<<Anche con me si comporta in modo tanto antipatico, credo lo faccia con tutti.>>
E Jessica disse sorridendo fastidiosamente
<<Stai dicendo che conosci altre persone oltre i tuoi genitori? Non mi aspettavo avessi una vita sociale.>>
Elena rise, mentre Luca, evidentemente anche lui infastidito dalla ragazza, si limitò ad un sorriso forzato. Alan non disse niente per il già citato motivo, ma non sapeva per quanto avrebbe sopportato di essere messo in ridicolo dinanzi alla ragazza che gli piaceva. Finalmente si decisero ad andare in una pizzeria non molto distante se paragonata alla distanza percorsa durante quella passeggiata e che aveva la fama di essere la migliore pizzeria della città, Alan ne sentiva un gran bisogno perché quasi non sentiva più le gambe, ma vedendo che gli altri non sembravano per niente stanchi non disse nulla. Arrivarono in pizzeria e presero posto due da un lato e due dall'altro dopo che ebbero ordinato una pizza ciascuno, Alan si mise in piedi e disse
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Viaggio nel mondo intermedio
FantasyQuando un comune adolescente viene a contatto con un misterioso quanto affascinante potere pensa di poterlo sfruttare quanto e come vuole, ma cosa succederebbe se di colpo questo fantastico potere lo conducesse in una dimensione alternativa dove il...