Poggiò Eleonore, ancora priva di sensi, su un soffice letto d'erba poco prima delle scalinate che precedevano lo spiazzale dell'edificio, dopodiché Alan si guardò nuovamente il braccio e la mano ustionata
<<Non ho nemmeno la borsa...lì c'era dell'acqua.>>
Vide del sangue che gocciolava dal proprio fodero, ne estrasse il gladio, era ancora intriso di sangue, ripensò a quanto aveva fatto nei sotterranei, preso dalla foga aveva agito d'istinto, ora si rese conto di che sensazione disgustosa aveva provato, aveva sentito le ossa rompersi e il sangue caldo colare lungo il gladio fino ad arrivare alla propria mano.
<<Ho ucciso qualcuno! Ero venuto qui per salvare Jessica e ho finito per ammazzare qualcuno senza neanche pensarci troppo?! Ho sentito la lama che affondava nella sua carne e...non...>>
Ma i suoi pensieri furono interrotti quando, proprio in quel momento, una freccia avvolta da particelle luminose color oro si conficcò nel suolo poco lontano dai due. Alan guardò nella direzione dalla quale sembrava provenire la freccia ma non vide nessuno, così si alzò e prese la borraccia e il biglietto attaccati al dardo
<<Non so come ne siete usciti ma questo mi convince a puntare su di voi. Buona fortuna.>>
Alan alzò un sopracciglio ed aprì la borraccia, versò un goccio d'acqua sulla mano e subito si sentì meglio, l'aria fresca che soffiava in quel momento non fece altro che aumentare la sensazione di sollievo; stava per versarne altra ma sentì del movimento alla sua sinistra, voltò lo sguardo e vide Eleonore che si sedeva mugolando e strofinandosi un occhio. Alan richiuse la borraccia e la posò lentamente al suolo poi impugnò il gladio con la mano sinistra, poiché la destra era ustionata, e si preparò al peggio
<<...Ho la gola secca...ho sete...>>
Si lamentò Eleonore, il suo timbro di voce era diverso, più calmo, non sembrava la stessa persona che l'aveva attaccato nei sotterranei del Santuario. Alan abbassò lentamente l'arma con un sospiro di sollievo, la visione di quella ragazzina, assieme alla sua vocina lo avevano intenerito
Sono stato decisamente troppo duro con lei...l'ho trattata malissimo...
Pensò Alan dispiaciuto. Prese la borraccia e le si avvicinò, poi gliela porse dicendo brevemente
<<Bevi.>>
La ragazzina lo guardò sospettosa, ma poi, presa dalla sete, afferrò con uno scatto felino il contenitore d'acqua, bevve velocemente come se fosse stata per giorni in un deserto torrido. Alan in un primo momento fu colto da un leggero fastidio per il fatto che la ragazzina stesse evidentemente bevendo tutta l'acqua ma poi sorrise scacciando via quel pensiero egoista e disse
<<Bevi piano, nessuno te la porta via.>>
La ragazzina finì di prosciugare l'acqua nella borraccia, esclamò soddisfatta e, dopo aver rimesso il tappo a posto, la porse nuovamente al ragazzo ma poi vide la sua mano destra: si impietrì, un brutto presentimento si fece strada in lei, aveva il timore di sapere come Alan si era procurato una scottatura tanto estesa. Lasciò cadere la borraccia e chiese abbassando lo sguardo
<<S-sono...stata io?>>
Alan pensò per un attimo alla risposta da dare
Sembra non ricordarsi di ciò che è avvenuto lì dentro...come è possibile? Se davvero non si ricorda di quello che è successo, dirle che è stata lei potrebbe solo farla sentire in colpa...ma voglio vederci chiaro sulla questione.
<<Eleonore - Iniziò Alan - Io ti ho vista pregare e sostenere la tua fede in Dio nonostante tutti ti considerassero una strega, ma quando siamo entrati nei sotterranei del Santuario tu...sei diventata un'altra persona. Sai spiegarmi questo?>>

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Viaggio nel mondo intermedio
FantasyQuando un comune adolescente viene a contatto con un misterioso quanto affascinante potere pensa di poterlo sfruttare quanto e come vuole, ma cosa succederebbe se di colpo questo fantastico potere lo conducesse in una dimensione alternativa dove il...