Era passata una settimana dalla partenza di Alan, i genitori, disperati, avevano denunciato la sua scomparsa e subito erano iniziate le ricerche. Luca era stato già ascoltato una volta dagli inquirenti
<<Io quel giorno non l'ho visto, ho marinato la scuola e solo dopo ho saputo di quello che era successo a scuola.>>
Era questa la risposta che Luca aveva dato alle insistenti domande che gli venivano poste. Ma lui ricordava quel giorno, lo sognava la notte, ed era una costante nei suoi pensieri quando era sveglio. Chiunque lo avrebbe preso per pazzo, anche lui iniziava a pensare di esserlo, ma sapeva ciò che aveva visto: aveva visto Alan che entrava in un varco, aveva visto quelle luci che colpivano la gente ed evidentemente gli cancellavano la memoria, si era abbassato giusto in tempo prima di essere colpito anch'egli. Ma quel ragazzo albino, era lui la causa della scomparsa di Alan, non sapeva ancora come, ma lui aveva portato via il suo amico.
Quel mattino, il cielo era limpido, Luca camminava lungo il marciapiede e si fermò proprio davanti al monumento dei caduti in guerra come aveva fatto ogni giorno da quando Alan era scomparso. Sperava che un varco si sarebbe aperto e lo avrebbe portato dall'amico, o ancora meglio, che lo avrebbe riportato indietro. Sospirò deluso e si diresse a scuola. All'Angolo si fermò a salutare i suoi amici ed Elena. Le diede un bacio, poi la abbracciò
<<Hai notizie di Alan?>>
Chiese Elena che, da quando il ragazzo era scomparso, aveva cambiato atteggiamento, si sentiva in colpa e temeva il peggio. Luca scosse la testa, poi rispose con lo sguardo basso
<<No...e invece, Jessica come sta?>>
<<Nessun miglioramento... - rispose Elena - dopo quell'incidente, Alan non era più lo stesso, vero?>>
<<Si era assentato per parecchi giorni e quando lui ha ricominciato a frequentare la scuola io avevo fatto filone. Quindi non saprei cosa risponderti, ma presumo lo abbia scosso profondamente...>>
Elena, vedendo gli occhi lucidi di Luca, lo abbracciò offrendogli conforto, poi gli disse
<<Non preoccuparti. Vedrai che lo ritroveranno tra poco! Sta sicuramente bene!>>
Luca annuì, ma in cuor suo non credeva per niente a quelle affermazioni
Nessuno lo ritroverà mai...ed è anche colpa mia...
<<Facciamo assieme la strada per la scuola?>>
Luca ci pensò un attimo e, rivolgendo lo sguardo al lato opposto della strada, rispose
<<No, voglio farmi una passeggiata da solo. Ci rivediamo all'uscita.>>
Poteva ancora vedere Alan che li osservava atterrito stando di fronte a loro. Diede un altro bacio alla ragazza e si rimise in cammino. Arrivò in classe, non c'era ancora il professore e i compagni di classe facevano molto casino, Luca gettò lo zaino sul banco con fare scazzato e si gettò sulla sedia, appoggiando la schiena al muro. Un suo compagno di classe si avvicinò e lo punzecchiò
<<Elena ti ha lasciato?>>
Luca, senza nemmeno muoversi, gli intimò
<<Vedi di finirla! Mi hai gia rotto il cazzo!>>
<<Come sei permaloso oggi!>>
Disse il ragazzo mettendosi un cappello di lana, Luca scattò in piedi e, dopo aver afferrato il ragazzo per la maglia, lo spinse contro il muro alzandolo contro di esso.
<<E lasciami!>>
Esclamò l'amico scostandolo e guardandolo in cagnesco
<<Che succede qui?!>>
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Viaggio nel mondo intermedio
FantasyQuando un comune adolescente viene a contatto con un misterioso quanto affascinante potere pensa di poterlo sfruttare quanto e come vuole, ma cosa succederebbe se di colpo questo fantastico potere lo conducesse in una dimensione alternativa dove il...