2.

125 7 1
                                    

Luce's pov.

Atterriamo a Los Angeles verso le sette di sera, ritiriamo le valige al check out e appena usciamo c'è un taxi ad aspettarci.
Durante il viaggio aeroporto-casa noto che ci sono un sacco di bei posti che potrei visitare nei prossimi giorni, sempre se trovo del tempo.

Arriviamo e prendo le mie uniche due valige, che però sono abbastanza grandi da contenere i miei vestiti preferiti.
La casa che mi trovo davanti è una tipica villetta di Los Angeles, per niente brutta devo ammettere. Apro il cancello seguita dagli altri ed entro.
Salgo le scale e mi getto di peso sul letto enorme che c'è, per staccare qualche minuto la testa dalla realtà.

Quando finalmente decido di alzarmi, noto che una delle mie finestre si affaccia sulla strada. Da qui riesco a vedere alcune case dei vicini, un parco poco distante e soprattutto la spiaggia. Questa casa ha la fortuna di essere molto vicina al mare, ma comunque poco distante dal centro città. Mi siedo per osservare ancora un po' fuori. È tutto così nuovo e strano. Prima dalla mia finestra vedevo solo palazzi, non che mi dispiacesse, però preferisco questo paesaggio.
Mi accorgo tra i miei pensieri, che sta uscendo dalla casa difronte alla mia un ragazzo. Devo dire che non è per niente brutto.
"Ma se è bellissimo!" Sta zitto inconscio, non ho chiesto il tuo parere.
"Lo so, però io parlo lo stesso, anche se mi puoi sentire solo tu". Bene, quindi ora parlo da sola.
Ritornando al discorso di qualche istante fa, devo ammettere che è veramente carino, indossa un jeans nero strappato sulle ginocchia e una t-shirt bianca abbastanza aderente che mette in risalto il suo fisico e lascia scoperte le braccia, facendo vedere alcuni dei suoi tatuaggi. Ha un'aria da cattivo, quella di uno alla quale devi tenerti lontana, eppure è così bello da non farmi staccare gli occhi da quell'immagine.
Sta uscendo con la moto, un Motard credo, anzi sicuramente. Per l'esattezza un husqvarna 125. Ne capisco un po' perché ne voglio una anche io tra qualche mese, quando avrò finalmente 16 anni.

Mi alzo dalla mia postazione di stalking dopo quelli che mi sembrano minuti, ma prendo il cellulare e capisco che è passata un'ora ed è meglio andare a mangiare qualcosa.
In cucina non c'è nulla e i miei hanno detto che sono andati a cena al sushi. Le chiavi sono appese all'entrata quindi le prendo insieme alla mia borsa, i soldi che mi hanno lasciato per cena ed esco.

Mi dirigo verso quello che sembra essere il centro città. C'è un sacco di gente e quasi mi pento di essere venuta il sabato sera in centro da sola a mangiare. Vedo un fast food abbastanza carino, non troppo in centro, e decido di entrare. Ordino un chicken burger piccolo insieme ad una coca cola.

Aspettando che il mio ordine sia pronto, vado a sendermi ad un tavolo non troppo isolato, vicino all'entrata.

Mentre mangio vedo entrare un gruppo di ragazzi, 5 per l'esattezza, accompagnati da alcune ragazze non troppo eleganti e fini. Tra tutti risalta un ragazzo riccioluto, è il mio vicino di casa. Tra tutti i posti proprio qui doveva venire?!
"Come se ti dispiacesse eh" ancora? Ho già detto che è carino, però non vorrei incontrarlo ovunque. E comunque è già in compagnia...

Finito di mangiare svuoto il vassoio ed esco. Non so dove sto andando, ma continuo ad andare sempre avanti. Mi sono velocizzata nel finire la mia cena, perché il gruppo di ragazzi si è seduto vicino al mio tavolo e una 'brava ragazza' si è seduta sul mio vicino di casa e la cosa mi stava dando fastidio, cioè piuttosto che vadano in una camera, non in un luogo pubblico. A momenti si facevano li sul tavolo.
"Che ne sai che poi non vanno veramente in camera?" Beh, buon per loro. Io non sono nessuno per giudicare.

Camminando mi ritrovo in una spiaggia libera. Senza pensarci due volte mi stendo sulla sabbia con la borsa sopra di me per evitare di sporcare anche quella. Il mare è un po' mosso stasera, come me in questo periodo. Questi cambiamenti mi stanno stressando e non capisco più nulla. Ma stare qui mi rilassa, mi tranquillizza, mi distrae e non mi fa pensare alle cose brutte.

Resto così per un tempo molto lungo, finché decido che è ora di tornare a casa per non far preoccupare i miei genitori. Credo che questo sarà il mio posto preferito e tornerò presto.

All the love, Fedex.

Slay | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora