16.

38 5 0
                                    

Luce's pov.

Sono passati un paio di mesi da quando sto con Connor e domani è l'ultimo giorno dell'anno.
In questi mesi è sempre stato carino con me e mi ha sempre trattata bene, alcune volte mi ha chiesto di farlo con lui, ma non me la sono sentita.

A Natale l'ho presentato ai miei, cosa che non ha fatto Connor poiché sostiene che i suoi avrebbero potuto giudicare male la nostra relazione e ci sarei rimasta male.

I miei genitori lo hanno accolto abbastanza calorosamente in famiglia... Più che altro mio fratello non sostiene sia il ragazzo adatto a me.
Il gruppo la pensa come Liam, ma non hanno mai giudicato.

Ora siamo in camera mia, è passato a trovarmi stamattina e l'ho invitato a pranzo.
Stiamo guardando un film di cui non ricordo il titolo ed è noioso.

Ho la testa appoggiata al suo petto e la alzo leggermente lasciando piccoli baci sul collo, salendo alla mascella per arrivare alle labbra.

Lui smette di guardare l'orribile film e si mette sopra di me. Per evitare di farmi diventare una schiacciatina si tiene sui gomiti.
Ci baciamo, porto le mani sul suo collo e sui sui capelli perfettamente pettinati, mentre lui mi solletica i fianchi.

In quel preciso istante chi deve entrare? Quel rompi palle di Liam.
Tossisce per far notare la sua indesiderata presenza e Connor si sposta di fianco a me.

< Che vuoi? > rispondo stranita.
< Ho interrotto qualcosa? > evita la mia domanda.
< Si cristo. > rispondo io. So che pensa lo stesso il mio fidanzato, ma non lo avrebbe detto ad alta voce avanti a qualche mio familiare.
< Scusate, mamma ha detto di avvisarvi che è pronto il pranzo. > ci dice nascondendo un ghigno divertito.

Ci ricomponiamo e scendiamo al piano inferiore dove la mia famiglia ci attende.

Il pranzo si svolge in tranquillità escluse le occhiate che mi lancia Liam e che deve ancora capire che non ho 3 anni.

< Amore io devo andare, i miei mi aspettano, ci vediamo domani, ti passo a prendere per le sette di sera, ok? >
Rispondo con un bacio e lo accompagno al portone.

Si sono fatte le tre e solo ora mi viene in mente un problema. Non ho niente da mettere domani.
Non faremo niente di che, andremo in un pub e poi ad una festa di qualcuno.

Chiamo il mio più fidato amico e chiedo aiuto a lui.

« Hey Luce, sentivi la mia mancanza? » che modesto eh.
« Si, ovvio... Hai programmi per oggi pomeriggio? »
« No, sono tutto per te. » oggi è particolarmente simpatico il ragazzo.
« Bene, ti passo a prendere e poi andiamo in un posto. » casa sua è sulla strada del centro commerciale.
« Ok, guida con prudenza, ci tengo al mio culo. »
« Si, certo, a dopo Biondino. »

Mi vesto ed indosso una giacca dato che nonostante siamo a Los Angeles, in moto è comunque freddino a Dicembre.

Dopo aver preso Niall, arriviamo al centro commerciale e sono pronta a prendermi vari insulti da parte sua. So che non ama questi posti e se glie lo avessi detto, avrebbe rifiutato.

< Tu! Brutta stronza, non mi avevi detto che saremmo venuti qui! > alzo gli occhi al cielo.
< Lo so, ma mi serviva il tuo aiuto. >

Entriamo in vari negozi e mi aiuta a scegliere un abito, precisamente un tubino rosso, una giacca di pelle nera, un paio di stivaletti sempre dello stesso colore e una pochette.

< Luce, ora che mi hai obbligato ad aiutarti, mi devi qualcosa. >
< Infatti ti ho portato qui. > lo blocco avanti ad una zona piena di ristoranti, fast food e bar.
< Voglio una pizza. >
< Come ti pare. > lo accompagno a prendere questa pizza e torniamo a casa.

Lo ringrazio per la millesima volta avanti casa sua e me ne torno a casa mia, dove provo i vestiti con calma e sono soddisfatta.

All the love, Fedex.

Slay | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora