21.

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Luce's pov.

Il lunedì è arrivato e devo per forza andare a scuola. Harry durante il weekend non mi ha nemmeno messaggiata e ovviamente io ho fatto lo stesso.
Per quanto riguarda Connor, ha provato a chiamarmi e mandarmi messaggi ma li ho ignorati. Credo che cambierò compagno di banco per la milionesima volta in un semestre.
< Liam muoviti o faremo tardi. > urlo dal piano inferiore.
< Guarda che vado da sola se non ti muovi. > lo minaccio non ricevendo alcuna risposta.
Mentre sto per varcare il portone sento alle mie spalle la presenza del mio amato fratellone.

Arrivo in classe giusto in tempo e Louis si siede accanto a me.
< Hey bella. Tutto bene? > mi chiede gentilmente. Dopo la mia caduta al parco, non sono più uscita con lui e mi dispiace perché è un ragazzo molto dolce.
< Direi di si, credo tu sappia ciò che è successo il fine settimana scorso. > penso che la risposta sia ovvia.
< Già, mi dispiace. Sapevamo tutti quanto stronzo fosse, ma non volevamo farti stare male. > che carino lui, vuole proteggermi.
< Vedi perché ti adoro? > gli getto le braccia al collo ridacchiando.
< Hey, guarda che divento geloso così eh. > una terza voce si intromette nella conversazione.
< Harry Edward Styles geloso? Questa mi è nuova eh. > ci stacchiamo da quel dolce abbraccio.
< E di cosa dovresti essere geloso tu che sabato sei scappato mentre dormivo e mi hai lasciata da sola, proprio quando avevo bisogno di conforto? > ribatto con tono acido.
< È di questo che devo parlarti, vieni fuori, giusto cinque minuti. > mi prende il polso per portarmi da qualche parte con se. Se vuole spiegare, che mi dia le sue motivazioni.

< Allora, perché mi hai portata in giardino? > sbuffo.
< V-volevo chiederti scusa. Non dovevo fuggire a gambe legate, è che non sono bravo con queste cose, ma se me lo permetti, vorrei provare a essere tuo amico. > si passa una mano tra i capelli, come fa solitamente quando è nervoso.
Scoppio in una risata amara e lui in risposta alza le sopracciglia.
< Devo ricordarti cioè che mi hai ripetuto per tutto questo tempo? > chiedo ironicamente. Non posso credere che da un giorno all'altro vuole fare la parte di quello buono.
< Ti ho detto che mi dispiace, so quello che ho detto e sono stato un idiota. >
< Si, sei stato un completo idiota. >
< Di tutto quello che ti ho detto rispondi solo al fatto che sono idiota ?! >
< Ok, senti, voglio darti un'altra possibilità di essere amici, ma non fare cazzate, Styles. > non appena finisco la frase, Harry mi abbraccia, o meglio, mi stritola.

< Dato che siamo già in ritardo, che ne dici di non entrare per niente in classe? > mh, se i miei lo scoprissero sarebbero cazzi amari, ma per una volta ci sta.
< E dove vuoi andare, Styles? >
< Ti va magari di andare a prendere un gelato? >
< Va bene, ma se i miei mi castigano, te la faccio pagare. > lo minaccio con un finto tono accusatorio.
< Emh emh, santarellina... > finge dei colpi di tosse.
< Si si, farò finta di non aver sentito. >
Ci incamminiamo verso la sua moto cercando di non farci notare da qualche bidello.
Quando arriviamo alla moto, mi fa sedere dietro di lui con in testa il casco e sfrecciamo verso quello che dovrebbe essere l'Hellenbeck park. Devo ammettere che non ci sono mai stata, ma sembra un posto molto bello e tranquillo.

Ci sediamo su una panchina vicino al laghetto con i nostri gelati in mano.
< Bene, quindi ti piace il gelato al limone, acido come te. > ridacchia evidentemente divertito.
< Che peccato che io non possa dire lo stesso del tuo gelato. Al contrario di come sei tu, il cioccolato è dolce. > gli faccio la linguaccia sembrando una bimba.
Lui per ribattere prende un cucchiaio di gelato e me lo spalma in faccia.
< Hei, posso assaggiare il tuo? > gli chiedo gentilmente camuffando il mio piano. Come pensavo, mi passa il suo e io non perdo tempo a spalmarglielo sul naso.
< Non ci posso credere! Se ti prendo ti uccido, piccola stronza! > per evitare la sua vendetta, inizio a correre e scivolo sulla riva del lago. Due forti mani tatuate mi prendono al volo, evitando la mia caduta. Per un attimo il mondo attorno a noi scompare e mi perdo nei suoi occhi fottutamente verdi come due gemme.
Vedendolo distratto, lo spingo via ma lui mi prende per il polso e finiamo entrambi in acqua. Ci scambiamo uno sguardo e scoppiamo a ridere, come due psicopatici.
Aspettate, fermi tutti. Sto indossando un top bianco, quindi bagnandosi, diventa trasparente. Oh merda.
"Imbecille, ormai avrà già visto quello che voleva vedere, è inutile che ti copri ora."
< Harry, sono completamente fradicia! Almeno lo zaino si è salvato dato che l'ho lasciato sulla panchina. >
< Se vuoi ti posso dare la mia t-shirt, anche se è bagnata almeno copre qualcosa, beh, più o meno... >
< G-grazie... > balbetto mentre si sfila la maglietta per darla a me.
Devo ammettere che lo spettacolo non mi dispiace, ma è meglio andare.
< Ma come faccio a tornare a casa in questo stato? I miei capirebbero subito che ho saltato scuola. > si mette male per me.
< Se vuoi andiamo a casa mia, ti presto qualcosa e torni a casa tua dicendo che ti sei sporcata e avevi questo cambio nell'armadietto. >
< Si, ottima idea. Quando pensi seriamente sembri quasi intelligente, Mr. Styles. > gli faccio un occhiolino.

Facciamo come deciso precedentemente e una volta in camera sua mi da una felpa nera ed un pantaloncino dell'Adidas.
Mi chiudo in bagno, mi sistemo, indosso i capi di Harry e asciugo velocemente i capelli.
I suoi vestiti mi piacciono, hanno il suo odore e mi sento a casa con questi ultimi addosso.

< Beh, grazie di tutto, ho passato una bella giornata con te. > ammetto in imbarazzo.
< Si, anche io. Ci vediamo domani in carcere. > ci salutiamo ed esco dal portone principale.
Se Liam parla con mamma e papà, lo sgozzo con le mie mani, ma per fortuna quando arrivo a casa i miei abboccano alla bugia e Liam non fiata, o meglio, mi ricatta malamente.

Passo il resto della giornata a studiare per un test in programma e mi addormento senza cenare con ancora su i vestiti di Harry.

All the love, fedex.

Slay | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora