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Luce's pov.

Sono passate alcune settimane dal mio arrivo (in realtà solo due e qualche giorno) e oggi è il mio primo giorno di scuola.
Mi hanno detto i miei genitori che la scuola, che in realtà è anche quella di mio fratello, si trova a circa 7 minuti da casa mia a piedi, quindi posso raggiungerla facilmente.

Ho già preparato il mio zaino nero e l'outfit. Vado nel mio bagno e inizio a prepararmi e a truccarmi. Non sono proprio una ragazza acqua e sapone. Mi piace sperimentare colori sulla faccia anche se a scuola vado un po' più leggera.

Scendo sotto per fare colazione e opto per una tazza di latte e cereali integrali, sono un po' fissata con il fisicamente, infatti devo ricordarmi in questi giorni di trovare una palestra per iscrivermi.
Mio fratello scende, mangia in fretta e ci dirigiamo a scuola senza parlare troppo. Siamo molto legati, però non lo diamo a vedere nessuno dei due. Appena arriviamo al cancello della scuola lui mi lascia da sola. Bene ora sta a me cercare le classi senza perdermi o fare tardi.

Mi fermo poco più avanti rispetto al cancello, su un muretto, per riflettere un paio di minuti. Solo ora mi accorgo di quanti ragazzi ci sono e di quanto è grande la scuola, credo sia la principale e la più importante.

Io mi sono iscritta ovviamente ai corsi obbligatori che sono matematica, inglese e letteratura inglese/americana. In più ho scelto di seguire spagnolo e cultura spagnola che era già inclusa in quel corso, francese e anche qui la sua cultura, poi geografia, filosofia e psicologia. So di avere molti corsi, ma almeno ho più punti extra per il collage al quale vorrei iscrivermi una volta finite le superiori.

Dopo un po' che sto con gli auricolari alle orecchie, vedo entrare un gruppo di ragazzi con le moto. Li riconosco subito appena si tolgono il casco. E poi arrivano le oche ad abbracciarli per non dire altro. Ovviamente chi ha l'onore di vedere lo spettacolo da vicino? Io. Perché si sono fermati a pochi metri da me e dal muretto.

Senza farmi notare troppo entro a scuola e mi dirigo in segreteria per ritirare l'orario dei miei corsi. Non faccio molta fatica a trovarla perché si trova vicino all'entrata principale.
Alla prime due ore ho letteratura inglese che si trova al primo piano e faccio appena in tempo a sedermi che entra il professore.

Dopo dieci minuti che la lezione è iniziata entrano i ragazzi. Uno di loro con i capelli castani, abbastanza carino, si siede affianco a mio fratello, uno con il ciuffo scuro e uno con il ciuffo biondo si siedono vicini e stranamente quello riccio ossia il mio vicino di casa, si siede affianco a me.

Alla prima ora di lezione, il professore ha deciso di fare un po' di conoscenza fra di noi dato che a quanto pare è nuovo.
Ascolto le presentazioni di tutti e ammetto che sono dei ragazzi interessanti.

La prima presentazione è proprio quella di mio fratello : < Io sono Liam Payne, vengo da New York, mi sono trasferito da poco qui e ho 17 anni. Amo il mare, mi piace il cibo, il mio colore preferito è il blu. >

Per seconda la presentazione del compagno di banco di mio fratello : < Io sono Louis Tomlisom, ho 17 anni, sono di queste parti. Mi piace la pizza, il mio colore preferito è il rosso. >

Per terzo il biondino : <Hey, io sono Niall Horan, ho 17 anni. Vengo dall'irlanda ma vivo qui da anni. Potrei mangiare kebab tutto il giorno, mi piace andare con lo skate e il mio colore preferito è il verde. >

Per quarto il ragazzo con il ciuffo scuro : < Emh, io sono Zayn Malik, sono della zona e ho 17 anni. Amo la mia moto e il mio colore preferito è il giallo. >

Per quinto il riccio, che però non mi è sembrato molto garbato e gentile : < Io sono Harry Styles. Tutti sanno che ho 17 anni e che sono nato in Inghilterra. L'unica cosa che non mi si deve toccare è la moto e il mio colore preferito è il nero. >

Alla seconda ora invece si inizia con la lezione e stavolta mi tocca prendere appunti. Harry non lo fa e gioca con il cellulare senza badare al professore, che lo nota ma fa finta di non vederlo.

< Ti sei divertita qualche sera fa a spiarmi dalla finestra? > mi dice lui guardandomi con aria di sfida, credo. E come fa ad avermi visto quel giorno? Aveva il casco ed era concentrato ad andare in moto.

< Di cosa stai parlando? Forse mi confondi con qualcun'altra. > cerco di parlarmi il culo ma credo sia inutile.

< Guarda che so che abiti difronte a casa mia e posso vederti anche io. > bene, ho fatto una figuraccia. Ora è meglio che sto zitta e faccio finta di nulla o si mette peggio.

La giornata continua in tranquillità, più o meno, anche se dovrò stare per tutto l'anno in classe con quei cinque perché i miei genitori vogliono che io e mio fratello seguiamo i loro passi e che siamo sullo stesso piano. Perciò ho dovuto dare un esame quest'estate per avanzare di una classe. Le uniche ore in cui non sarò con loro saranno quelle di psicologia e filosofia dato che sono l'unica a frequentarle tra di noi.

Torno a casa da sola e passo la giornata a studiare e ripassare dato che domani iniziano ad interrogare e voglio togliermi già qualche ansia e avere dei voti.

D'un tratto vibra il cellulare e vedo un numero sconosciuto.
Sconosciuto : « Sei carina con gli occhiali e con quei pantaloncini corti. »
Non ci credo. Riesce a vedermi e soprattutto come fa ad avere il mio numero?
Luce : « Come fai ad avere il mio numero? »
Harry : « Tuo fratello. Abbiamo un gruppo con lui e me l'ha dato. » fanculo. Domani mattina glie ne dico quattro.

All the love, Fedex.

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