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Luce's pov.
Se il buongiorno si vede dal mattino, io non so se ritenermi fortunata o meno. Non ho chiuso occhio tutta la notte, ero impegnata a rivivere ogni istante del nostro bacio.
Però oggi è un nuovo giorno e devo tirarmi a lucido, non posso uscire in queste condizioni. Mi trucco, mi vesto e vado a mangiare. Più che fare colazione gioco con il mio piatto. I miei genitori sono ripartiti per lavoro e ci hanno lasciato da soli fino a settimana prossima.

< Hey sorellina. >
< Buongiorno vecchio. > lo prendo sempre in giro per quell'anno di differenza che abbiamo.
< Ti sei divertita ieri con Styles? > eh? Non capisco se scherza o è serio...
< In che senso scusa? > provo a capire dove sta andando a parare.
< Si vede che ti piace. Volevo sapere se ti ha trattata bene. > meno male che non sa nulla.
< S-si, certo. > taglio corto.

Andiamo a scuola tra qualche chiacchiera e quando arriviamo le nostre strade si dividono.
Oggi Harry entra in ritardo in classe, chissà come mai solo lui, e si siede vicino a Zayn dato che Niall è vicino a me.
Durante la lezione scopro che non è affatto male, è simpatico, intelligente e anche carino. "Molto carino." Ah, sempre tu.
"Guarda che io sono te eh". Si, lo so.
Le lezioni trascorrono normalmente, a ricreazione prendo Harry per un braccio e lo trascino in bagno, chiudendo a chiave la porta, accompagnata dai suoi insulti.

< Mi spieghi che cazzo stai facendo? > abbastanza calmo direi.
< Tu mi devi delle spiegazioni. > credo che sia il minimo. Nemmeno mi ha salutata prima.
< Su cosa, scusa? > lo dice come se non sapesse ciò che ha fatto.
< Su ieri e sul perché non mi hai neanche salutata. > mi sto arrabbiando.
< È stato solo un bacio, chiaro? Che pensavi che oggi saremmo stati la coppia perfetta? Scordatelo. Io non ho ragazze fisse, mi diverto e basta. > ha un tono duro ed è talmente vicino da farmi paura. Penso che se ne accorge e se ne va col solito ghigno.

Resto in quel bagno, sconvolta per un tempo indefinibile, fino a che un biondo, ossia Niall, mi sente singhiozzare e mi constringe ad aprire la porta. Entra e mi abbraccia, senza aggiungere altro.

< Luce, ti va se ti accompagno a casa e magari resto un po' con te così parliamo? > che carino, almeno potrò parlare con qualcuno, perché credo che se ne parlassi con Liam, beh andrebbe ad uccidere Harry.
< Si, mi farebbe piacere. Ce l'hai un casco anche per me? > spero di si.
< Dovrebbe averlo Harry, chiedo a lui e poi andiamo. Se vuoi aspettami nel parcheggio, vicino alla mia moto. > annuisco e mi dirigo lì. Quando lo vedo tornare ha in mano i caschi e andiamo a casa mia.

< Ti va se ci mettiamo sul divano con qualche snack a vedere un film? > mi chiede molto gentilmente.
< Emh, si. Prendo qualcosa da mangiare, tu scegli un film su netfilx. > ci dividiamo e quando torno in sala, lo trovo già pronto con il film scelto. Mi siedo e lui non accende il film, ma inizia a parlarmi.
< Ti va di parlare di ciò che è successo? Tuo fratello voleva già chiamare non so la polizia?! > che esagerato, ero solo nascosta in un fottuto bagno, perché ero rimasta male per il comportamento di Harry.
< Non so se mi va più di tanto... Però dato che ti sei impegnato per farmi stare meglio te ne parlo. > ovviamente non nei dettagli. Faccio un bel respiro ed inizio a parlare.
< Ieri il professore ci ha assegnato un progetto da fare con il proprio compagno di banco e a me è capitato Harry ... > mi fermo un attimo.
< Si, lo so, c'ero anche io in classe. Cosa c'entra questo però? > che testa, non ci arriva da solo?
< Beh, una volta a finita la lezione mi ha detto di andare a casa sua alle 16:30, non me l'ha neanche chiesto. Allora io mi sono arrabbiata e gli ho detto che non sarei andata. Appena pranzo, quando mi sono alzata dal tavolo, sono andata in bagno. Mentre stavo chiudendo la porta mi ha presa e mi ha obbligata ad andare a casa sua dopo le lezioni extra. Fa davvero paura con quei suoi occhi verdi, così spenti e sempre arrabbiati... > mi sto seriamente domandando come mai sia sempre arrabbiato quel ragazzo. Ha uno sguardo così cupo.
< Finita qui? Perché se è così mi spiace dirti che lui è fatto così e che non cambierà. Se vuoi essere sua amica devi accettarlo. > magari fosse finita lì.
< No, non è finita qui. A casa sua poi mi ha baciata, pure per abbastanza tempo e poi quando oggi gli ho chiesto delle spiegazioni lui ha detto semplicemente che non ha ragazze fisse, che quel bacio era solo uno svago diciamo. > inizio a singhiozzare, per non farmi vedere così metto la testa tra le gambe e mi copro con le mani. Odio farmi vedere debole, non piango mai in pubblico.
< Shh, non preoccuparti. > dice togliendomi le mani e abbracciandomi.
< Non devi vergognarti di me e non ti devi nascondere. Sapevo già come sarebbe finita la storia quando hai detto che ti ha baciata. Da quando sei arrivata non ha fatto che tenere gli occhi puntati su di te e significa che gli piaci, ma non credo nel modo che pensi tu. Lui è così, gioca con le ragazze e ci si diverte. So che non è bello da dire, ma credo che dovresti solo evitarlo se vuoi stare bene, anche se è difficile. >
< Grazie. > gli sussurro. Anche se semplice, quel gesto, quell'abbraccio per me vale moltissimo.

Restiamo abbracciati, lui steso e io accanto a lui con la testa sul suo petto e dopo un po' mi addormento.

All the love, Fedex.

Slay | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora