19.

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Luce's pov.

Mi sveglio di botto con degli urli. Non riesco ad alzarmi perché c'è Harry sopra di me che si dimenarsi nel sonno.
< Harry! Harry svegliati! > cerco di farlo svegliare scuotendolo.
< Scusa, non volevo urlare, potrei svegliare i tuoi... > si scusa.
< Non devi scusarti per aver fatto un incubo, non ne hai colpa. È tutto ok. > sentiamo Liam chiamarmi dal corridoio, credo abbia sentito gli urli e sta per entrare.
< Harry nasconditi cazzo! > come un idiota, si mette sotto le coperte, come se fosse piccolo e non si vedesse eh.
< Luce, che hai fatto? Perché stavi urlando alle 3 meno un quarto di notte? > cazzo.
< N-niente, mi sembrava di aver visto qualcuno girare per la stanza, ma era solo l'ombra delle foglie. > invento una cazzata che ovviamente non regge.
< Luce, perché la coperta è così piena? > si avvicina ma cerco di fermarlo, perché ho omesso un dettaglio : Harry è in boxer e io ho solo un top con un pantaloncino, avevo caldo ieri sera...
< Ma che dici?! Non c'è niente, saranno i miei peluche e dei vestiti ammassati. Grazie per essere venuto, ma sto bene, puoi tornare a dormire. > e ovviamente lui non mi ascolta e alza il piumone. Sono fritta.
< Emh, ciao Liam... > lo saluta l'amico più scemo che ho.
"L'hai chiamato amico, lo sai?"
Beh, siamo amici credo, no?
< Harry? Che cazzo ci fai in boxer sul letto di mia sorella?! > urla Liam alquanto incazzato.
< Liam non è come penso cazzo. Ieri è successa una cosa a scuola, Harry mi ha aiutata e l'ho invitato a restare. Siccome aveva solo i jeans e la camicia, l'ho fatto DORMIRE in boxer per stare più comodo. >
< Senti Luce, queste cazzate le puoi dire a qualcun altro, a me no. E poi sai che succede se ti vede mamma o persino papà ? > giusto.
< Liam ti vuoi fidare di me? Credi che andrei a letto con Harry o il primo che passa così? Mi fa male che tu pensi questo di me. > e sono offesa seriamente.
< Per questa volta chiudo un occhio, ma Styles, se le fai qualcosa, ti spacco la bella faccia che hai. > se ne esce mio fratello per poi andare a dormire in camera sua.

< Sei un coglione. > affermo al mio amico buttando la testa indietro.
< E tu non sai mentire. > alzo gli occhi al cielo.
< Comunque, stai bene? > gli chiedo leggermente preoccupata.
< Emh, si. > so gratta la testa, come ogni volta quando è nervoso.
< Se vuoi parlare ci sono... > non so bene come comportarmi.
< Grazie, ma non mi va tanto di parlarne in questo momento. Piuttosto ti va di fare qualcosa dato che non so tu, ma io non ho più sonno. > neanche io, poi la vista di quel petto non aiuta.
< Che hai intenzione di fare, Styles? > non dire qualcosa di sconcio, ti prego.
"Fai poco la Santa perché sappiamo tutti che non ti spiacerebbe affatto... E nemmeno a me." Ancora tu? Non ti ascolto più, dici solo cazzate.
< Ti va di fare un gioco? Non so il nome, ma in breve, bisogna scrivere 2 fatti che ti sono accaduti realmente e uno finto che l'altro deve trovare. > spiega lui.
< Va bene, però fammi accendere qualche luce, magari i led che sono appesi sopra al letto, così si vedrà abbastanza da poter scrivere. >
< Aspetta, la parte bella è che, se uno sbaglia, deve fare una penitenza, se invece indovina, ne deve far fare una all'altro. > mh.
< Mi stai sfidando, Styles? > sono un po' spaventata, è così sicuro di vincere.
< Certo, Payne. Accetti? > mi guarda con un sorrisino alzandosi in piedi per prendere carta e penna.
< Ovvio, non mi ritiro. Sopra la scrivania ci sono dei fogli e qualche penna. > devo dire che è proprio bello, non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
< Ti piace ciò che stai guardando, eh? Se vuoi puoi toccare. > sussurra avvicinandosi pericolosamente a me. Mi sposto e faccio finta di nulla.

Inizia lui a scrivere e le sue opzioni sono :
1- Sono astemio
2- una volta, convinto che fossi solo a casa, ho girato per casa completamente nudo e poi mi sono ritrovato avanti mia madre scioccata
3- Ad una festa ero talmente ubriaco e fatto che mi sono svegliato il giorno seguente con un tatuaggio sul culo.

Devo ammettere che sono in difficoltà, non so quale scegliere tra la prima e la seconda. Scelgo la prima, perché credo sia capace di fare la seconda opzione.

< Bene, hai sbagliato, sono realmente astemio, odio quella roba. Quindi la risposta falsa era l'ultima, non sono così scemo. Perciò ti tocca la penitenza.> mi guarda con un ghigno sensuale.
< Styles, se mi chiederai di andare in giro per casa nuda, non lo farò. >
< No, ma devi toglierti i pantaloni. > si morde il labbro, divertito.
< Sei un bastardo, non puoi chiedermi questo. >
< Hey, tu stai godendo della vista da qualche ora, quindi via quei pantaloni. > faccio come dice e li tolgo sotto il suo sguardo attento.

Il prossimo turno è il mio e vince lui, come avevo già previsto data la mia sfortunata.
< Via anche quel top, bella. > alzo gli occhi al cielo e per la seconda volta, devo privarmi di un altro indumento. Sono rimasta in intimo, così come lo è lui.
Abbasso involontariamente gli occhi e vedo crescere il piccolo Harry.
Lui mi si avvicina, mettendosi a cavalcioni sopra di me, facendomi stendere.
Mi bacia il collo, la mascella e poi le labbra. È una sensazione stupenda, mi fa venire le farfalle nello stomaco e il cuore sta per uscirmi dal petto. Non è come con Connor, Harry mi fa stare bene e male allo stesso tempo. È uno stronzo cinico, ma affascinante e misterioso.
Esplora la mia pancia e i fianchi con le sue mani, mentre io affondo le mie tra i suoi ricci e la sua schiena.
Tutto questo però non è giusto, mi sono lasciata con Connor poco fa e sono una puttana a limonare con Harry ora.
Mi stacco e spingo via il suo petto nudo dal mio.
< Scusa, ma ora non... > mi blocca.
< No, scusa tu, non dovevo. > detto questo spegne la luce e torniamo a dormire, ogni uno girato dal lato opposto.

All the love, Fedex.

Slay | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora