Motivazioni diverse per un'unica guerra

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Alcuni dei primi resoconti della "Grande Guerra" trattano il suo inizio come una catena di eventi quasi coincidenti: un misto di sfortunati errori di giudizio da parte di leader politici e militari, combinati con una rete intrecciata di alleanze e trattati di difesa che innescò dichiarazioni di guerra tra paesi che avevano davvero poche ragioni per essere in guerra l'uno con l'altro. Sebbene questi fattori fossero cruciali, ci furono altri numerosi elementi importanti. La maggior parte dei paesi che vennero coinvolti nella 1a guerra mondiale avevano avuto, tra loro, rapporti relativamente amichevoli fino allo scoppio del conflitto. Per la maggior parte condividevano forti interdipendenze economiche, e il commercio tra loro era vivace, il che rendeva la prospettiva di una guerra su larga scala molto poco attraente. Inoltre, sebbene i diversi trattati in vigore all'epoca costrinsero alcuni paesi a partecipare alla guerra, è un errore presumere che qualcuno di questi sia entrato in guerra "automaticamente". I leader di ogni paese discussero animatamente sull'entrare in guerra e generalmente presero le loro decisioni solo dopo aver valutato i propri interessi ed i rischi. Certo, molti di questi paesi avevano motivazioni nascoste e, allo stesso tempo, presumevano erroneamente che altri paesi sarebbero rimasti fuori dal conflitto. Errore che ognuno pagherà pur in modo diverso, a caro prezzo.

La Germania, sebbene avesse scarso interesse per i problemi dell'Austria con la  Serbia, aveva ambizioni significative riguardo agli altri stati vicini

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La Germania, sebbene avesse scarso interesse per i problemi dell'Austria con la Serbia, aveva ambizioni significative riguardo agli altri stati vicini. Negli anni precedenti il kaiser aveva sempre tenuto d'occhio la Russia, sempre più coinvolta negli affari europei e che contemporaneamente stava modernizzando ed ampliando le proprie forze armate. I generali tedeschi ritenevano che la guerra con la Russia ad un certo punto sarebbe divenuta inevitabile. Pertanto, secondo il loro parere, sarebbe molto meglio combattere la Russia ora, mentre il suo esercito era ancora mal equipaggiato e non addestrato, piuttosto che aspettare che potesse rappresentare una minaccia più grande. Alcuni storici sostengono che la Germania abbia deliberatamente incoraggiato l'Austria ad entrare in guerra con la Serbia per poter scatenare una guerra con la Russia, ma è una tesi che non trova la totalità dei consensi. Inoltre, i generali tedeschi credevano che ci fosse buona probabilità che la Gran Bretagna rimanesse neutrale e che anche la Francia potesse rimanere al di fuori del conflitto, nonostante il trattato di alleanza con la Russia.

La Francia però nel 1871, aveva perso i territori dell'Alsazia e della Lorena nella guerra contro la Germania, una sconfitta amaramente umiliante che aveva lasciato il paese nella disperazione, fomentando immediatamente lo spirito di rivincita, nella convinzione di dover riconquistare queste terre. Pur temendo una totale invasione tedesca, alcuni politici francesi sentivano che se la Germania fosse stata distratta da una guerra con la Russia, la Francia avrebbe avuto la possibilità di riconquistare l'Alsazia e la Lorena. I generali tedeschi però ignorarono il "revanscismo" francese, cullandosi nell'illusione che la Francia non fosse pronta per una nuova guerra con la Germania. Questo pio desiderio aiutò i generali tedeschi a convincersi che la guerra avrebbe potuto essere vinta, ma li aiutò anche a "vendere" il loro piano al kaiser.

La Gran Bretagna era stata, per secoli, la più grande potenza navale del mondo ed aveva anche il più esteso impero coloniale. Nei primi anni del ventesimo secolo, tuttavia, la Germania aveva compiuto uno sforzo massiccio, investendo cospicui capitali per costruire una flotta navale che potesse reggere il confronto con quella britannica. L'obiettivo specifico era quello di togliere alla Gran Bretagna il dominio dei mari. Inoltre già dalla fine dell'800, anche la Germania aveva cominicato a mostrare un interesse sempre più forte  per l'acquisizione di nuove colonie. La Gran Bretagna, aveva immediatamente considerato questi sviluppi come una pericolosa minaccia per l'equilibrio del potere in Europa, sostenendo (attraverso i canali diplomatici) che la Germania non aveva bisogno di una grande flotta o di un gran numero di colonie. Naturalmente la Germania ignorò le obiezioni della Gran Bretagna e continuò a sviluppare i propri piani e la propria politica estera e commerciale esattamente come faceva prima. Proprio come alcuni generali avevano caldeggiato una guerra "preventiva" contro la Russia, alcuni politici britannici espressero una posizione simile riguardo alla Germania.

Forse sono le motivazioni che spinsero la Russia ad entrare in guerra quelle che risultano meno chiare. Il periodo immediatamente precedente alla guerra fu un periodo di grande instabilità in Russia: mai prima nella storia della nazione il potere dello zar era stato così fragile. D'altra parte, c'era il sostegno della Russia alla causa serba, e una vittoria militare avrebbe probabilmente aiutato lo zar politicamente. Tuttavia, la guerra era una soluzione rischiosa dato lo stato in cui versavano le forze armate russe in quel momento. Lo zar Nicola II, personalmente titubante sebbene fosse inizialmente contrario ad entrare in guerra, cambiò rapidamente idea dopo l'ordine di mobilitazione per l'esercito tedesco. Probabilmente è corretto affermare che, alla fine, egli cedette alla pressione dei consulenti militari russi che avevano forti motivazioni nazionalistiche e che alla fine, sfortunatamente per lo zar, sarebbero risultati eccessivamente ottimisti.

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