L'assalto tedesco alla Francia

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La battaglia di Mons e la battaglia della Marna

Dopo aver completato l'occupazione del Belgio il 20 agosto 1914, le forze tedesche si spostarono rapidamente verso la Francia, mobilitando due grandi eserciti. Sebbene sia noto che i primi combattimenti tra le forze francesi e tedesche si sarebbero svolti nella regione dell'Alsazia-Lorena, nel sud-est della Francia, a partire dal 23 agosto 1914 è vero che i primi scontri tra le forze congiunte franco-britanniche dell'esercito tedesco si verificarono vicino alla città di Mons lungo il confine franco-belga. Mentre gli eserciti francesi e britannici cercavano di fermare i tedeschi che avanzavano, si trovarono sotto il fuoco pesante dell'artiglieria nemica a lungo raggio. Con le truppe tedesche ancora ben al di fuori della portata delle loro armi, le potenze alleate furono rapidamente costrette a ritirarsi. La ritirata alleata continuò ininterrottamente per due settimane, permettendo ai tedeschi di avanzare per oltre 120 chilometri fino al fiume Marna, alla periferia di Parigi. Per i tedeschi, l'avanzata non fu comunque facile, mentre si ritiravano, gli eserciti francesi e britannici coglievano ogni opportunità per contrattaccare e tenere ogni pezzo di terra il più a lungo possibile.

Il 4 settembre, la ritirata degli alleati finalmente si arrestò. Le truppe tedesche esauste e senza sonno furono così costrette ad affrontare una difesa alleata rafforzata con nuove truppe provenienti da Parigi. Il 5 settembre ebbe inizio una battaglia decisiva che durò ben cinque giorni e che sarebbe passata alla storia con il nome di "Battaglia della Marna". Più di un milione di soldati combatterono su entrambi i fronti mentre gli alleati si difendevano strenuamente, determinati a impedire la caduta di Parigi. Mentre i tedeschi cercavano di raggiungere Parigi da sud-est, fra le truppe del Kaiser si aprì un varco ed i comandanti britannici e francesi colsero l'opportunità di dividere le forze tedesche avanzando rapidamente. I riservisti francesi furono persino portati al fiume con i taxi e traghettati con ogni mezzo per gettarsi nella breccia. I tedeschi non furono poi più in grado di raggrupparsi e riorganizzarsi. La loro avanzata era stata definitivamente arrestata.

Il fallimento del piano Schlieffen e la formazione del Fronte Occidentale

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Il fallimento del piano Schlieffen e la formazione del Fronte Occidentale

Il 9 settembre, dopo quattro giorni di intensi combattimenti, le truppe tedesche, non riuscendo più a mantenere la loro posizione sulla Marna, iniziarono a ritirarsi. Le forze britanniche e francesi inseguirono i tedeschi ostinatamente e furono in grado di respingerli indietro di oltre quarantacinque chilometri, fino al fiume Aisne. Ben presto, però, lo slancio degli alleati si esaurì ed i tedeschi riuscirono a stabilaizzare la loro posizione. I soldati del kaiser furono i primi a scavare dei camminamenti nel terreno per mantenere la loro posizione, approfittando di una linea di rifornimento più breve: iniziava così la guerra di trincea. Quello che ne conseguì fu uno stallo, con i due eserciti che si fronteggiavano immobili a poche centinaia di metri l'uno dall'altro, senza che nessuna delle due parti fosse in grado di sopraffare l'altra. Si era formato il Il fronte occidentale che sarebbe rimasto molto vicino a questa posizione per il resto della guerra; una guerra di logoramento dove a far la differenza sarebbero state le economie più che i soldati.

L'abortita invasione tedesca della Francia, sebbene solo un mese dopo la guerra, segnò un importante punto di svolta. Anche se la prima guerra mondiale continuò per altri quattro anni, questa prima avanzata fallita è spesso considerata il momento in cui la Germania perse la guerra nella quale era entrata con tanta fiducia. Incapace di conquistare la Francia a titolo definitivo, la Germania si impantanò in una guerra su più fronti. Il piano Schlieffen, secondo il quale la Germania avrebbe rapidamente attaccato e sconfitto la Francia prima che la Russia potesse mobilitarsi e attaccare la Germania, era miseramente fallito. I leader militari tedeschi, non riuscendo ad adeguare la loro strategia per far fronte alla nuova situazione, si ritrovarono ad affrontare improvvisamente una lunga e logorante guerra su un esteso fronte trincerato.

L'invasione tedesca della Francia fallì per diverse ragioni, anche se gli storici non sono d'accordo su quale sia stata la più importante. In primo luogo, l'attacco russo che arrivò inaspettatamente in anticipo ad est costringendo la Germania a distogliere alcune delle sue truppe dal fronte Occidentale per combattere i russi. In secondo luogo, i tedeschi non prevedevano l'ingresso della Gran Bretagna nella guerra e non cambiarono i loro piani quando la Gran Bretagna entrò nel conflitto . La forza di spedizione britannica in Francia rafforzò l'esercito francese e gli diede un vantaggio, dal momento che la Germania stava impiegando meno truppe di quanto inizialmente previsto. In terzo luogo, la Germania avanzando così rapidamente con le forze limitate che aveva a sua disposizione, aveva allungato troppo le sue linee di rifornimento. Alla fine, la rotazione delle truppe divenne impossibile, un fattore cruciale considerando che alla fine della Battaglia della Marna, le armate tedesche marciavano a piedi da più di un mese con pochissimo riposo e quasi nessuna ora di sonno. Infine, la diversione della prima armata a sud-est aveva finito per dividere le forze tedesche in due, aumentando così la loro vulnerabilità agli attacchi nemici. Gli alleati furono in grado di sfruttare questa divisione e costringere l'esercito tedesco a tornare indietro, fermandone lo slancio e trasformando la guerra in una guerra di trincea.

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