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Derek aprì piano gli occhi e si ritrovò di nuovo nella stanza da cui poco prima Stiles era scappato.

-Stiles! Dov'è Stiles?-

Deaton apparse immediatamente bella visuale del maggiore.

-È nella stanza accanto con Steve.-

-Cosa è successo?-

-Siete svenuti, l'effetto della sostanza che vi avevo iniettato è finito prima del previsto.-

-Okay, ora che si fa?-

-Mentre eravate svenuti, Steve ha portato a termine gli esperimenti ed è arrivato alla conclusione che la maledizione che vi è stata lanciata è molto particolare, serve per allontanarvi, con il tempo indebolirà il vostro legame fino a consumarlo.-

-Ma...ma non è possibile.-intervenne Derek, Deaton lo fissò e poi continuò la spiegazione.

-Quando il legame sarà completamente esaurito, sia tu che Stiles proverete un enorme dolore sia fisico che emotivo che vi porterà quasi ad impazzire.-

-Dio, si può evitare in qualche modo tutto questo?-

-Si, solo che sarà molto doloroso e il vostro legame dovrà essere molto forte per poter superare quello che subirete.-

-Ce la faremo, dovremo solo parlare per risolvere alcune questioni prima.-

-Si, certo, avrete tutto il tempo che vi serve per parlare e chiarirvi.-

-Se caso mai non ci riuscissimo cosa succederebbe?-

-Non potreste stare mai più l'uno vicino all'altro.-

Derek dopo quella frase sbiancò, non sarebbe riuscito a stare lontano da Stiles nemmeno per una settimana intera figuriamoci per sempre. Dovevano riuscirci, per il loro bene. È vero che litigavano spesso ma il loro era amore: puro, forte e infinito. Derek ne era convinto avrebbero tentato e ci sarebbero riusciti perché si amavano, tanto nonostante le molte incongruenze.

Il loro era un legame forte ma difficile da gestire, instabile per via dei particolari ma stabile quando necessario. Era forte ma al contempo debole, era impossibile da dissolvere dagli altri ma molto facile per Derek e Stiles, il punto debole del rapporto erano solo e unicamente loro due.

-Bene, dov'è Stiles?-

-Vieni ti accompagno.-

Derek seguì Deaton per lo stretto corridoio che collegava il salone con le altre stanze, quando arrivarono nella camera dov'era Stiles il corpo inerme del ragazzino attirò l'attenzione del maggiore che si precipitò subito al fianco del figlio dello sceriffo.

Stiles si svegliò urlando e Derek lo strinse forte tra le sue braccia.

-Shh, ci sono io con te. Oh piccolo, cosa ti hanno fatto?- sussurrava piano quelle parole all'orecchio del minore tentando di consolarlo. Quando smise di urlare, il minore, si lasciò andare ad un pianto liberatorio.

-No, non piangere, ti prego Stiles, non piangere.-

Il figlio dello sceriffo non smise di piangere ma si accoccolò al petto di Derek facendolo sorridere leggermente.

-Shh, basta piangere.-

Deaton, nel frattempo, li osservava dalla porta, li scrutava da lontano ma il loro amore si notavano anche da lì, il modo in cui il maggiore stringeva Stiles e il modo in cui questo si accoccolava al suo petto, il modo in cui Derek asciugava le lacrime al ragazzino, il modo in cui gli sussurrava parole dolci all'orecchio, il potere che il maggiore con cui riusciva ad influenzare Stiles. Deaton ne era convinto: ce l'avrebbero fatta, avrebbero superato l'ostacolo che gli era stato posto davanti.

Stay with me. || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora