WELCOME TO THE JUNGLE, GUNS 'N ROSES
"Welcome to the Jungle it gets worse here everyday
You learn to live like an animal in the jungle where we play"L'impatto che seguì non fu affatto piacevole, o almeno per May.
Le ruzzolai addosso con non troppa gentilezza, sentendo ancora le gocce di pioggia gelida sferzarmi il volto assieme all'aria frizzante della sera.Mi alzai in piedi barcollante, scrollandomi l'impermeabile e guardandomi intorno dubbiosa. Non sembrava essere successo nulla, ci trovavamo sempre nel parco giochi, con l'unica differenza che era notte inoltrata.
La mia amica si rialzò qualche istante più tardi, mugolando e massaggiandosi gli arti doloranti."La prossima volta vai prima tu."
Mi voltai verso la mia amica guardandola in cagnesco.
"Veramente... se tu non avessi attraversato quel maledettissimo... coso, ora non ci troveremmo in questa situazione!" Sbuffai rumorosamente incrociando le braccia al petto.
Non ci volle molto prima che May continuasse.
"Era un portale. Si chiama portale."
Roteai gli occhi avanzando di qualche passo sul terreno fangoso.
Non l'avessi mai fatto.Davanti a noi, tre persone si stagliavano nella penombra, in parte rassicurandomi sul fatto che io e May non fossimo esattamente e completamente sole.
La cosa strana, però, era che una delle tre, una donna non troppo alta dai capelli bruni e mossi, stava letteralmente bruciando viva.Scappa.
Quella fu la prima cosa che mi venne in mente mentre osservavo la scena con occhi pieni d'orrore. May al mio fianco non disse una parola, molto probabilmente anche lei pietrificata dalla paura.Gettai lo sguardo dietro di me per assicurarmi che la via fosse libera, dopodiché lo riportai sulle fiamme che continuavano a crepitare, rosse e roventi, attorno al corpo della malcapitata, illuminando le figure di altre due persone. Un uomo alto con un trench beige ed una giovane donna incinta, a giudicare dal rigonfiamento del ventre che intravedevo dai vestiti che stava indossando.
Indietreggiai velocemente, quasi rischiando di cadere all'indietro, pregando con tutta me stessa che quello squarcio si riaprisse immediatamente alle mie spalle e ci risucchiasse di nuovo.
La mia mente non riusciva a rimuovere l'immagine della donna bruciante, bloccando momentaneamente la mia capacità di correre via il più lontano possibile da quel dannato parco. May, evidentemente, non aveva avuto la mia stessa idea, dato che non si era mossa di un millimetro.
"SCAPPA!" Urlai, attirando inevitabilmente anche l'attenzione dei due pazzi piromani.
La mia amica si voltò con un'espressione terrorizzata come avevo visto poche volte prima d'ora e mi raggiunse in poche falcate, afferrandomi la mano ed iniziando a correre con più prontezza rispetto alla sottoscritta.
Purtroppo, il nostro tragitto fu breve.Non ebbi il tempo materiale di sbattere le palpebre, che mi ritrovai davanti l'uomo con il trench.
Rimasi interdetta: era fisicamente impossibile che, dal punto in cui si trovava qualche nanosecondo prima, fosse arrivato davanti a noi.May si bloccò sul posto, gli occhi castani sgranati e il fiato corto. Aprii la bocca per implorarlo di non ucciderci, ma lui fu più veloce: poggiò due dita sulle nostre fronti e l'ultima cosa che avvertii fu il terreno gelido sotto di me.
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Gold (MOMENTANEAMENTE SOSPESA)
Paranormal| IN REVISIONE: i capitoli con l'asterisco sono stati revisionati | Cosa sei disposto a rinunciare pur di tornare a casa? Questa è la domanda costante nella mente di Eileen e Maeve, catapultate in un giorno di pioggia in un universo parallelo popola...