XVI - Run Boy Run

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RUN BOY RUN, WOODKID

"Run Boy Run!
This world is not made for you"

Spalancai gli occhi e lanciai un gridolino spaventato, non appena mi vidi comparire davanti Jack e Dean circondati dalla luce ultraterrena emanata dal Nephilim.
Jack ricambiò il mio sguardo esterrefatto con l'aria di chi doveva (tante) spiegazioni, mentre il maggiore dei Winchester lasciava andare un sospiro frastornato.

"Tutto bene?"
Mi ritrovai a chiedere, ignorando momentaneamente il resto della situazione e Sam, intento a cercare di ammazzare l'auto assassina.
Non aspettai che mi rispondessero, avendo notato l'assenza di Maeve.
"No, aspettate. Dov'è May?"
Jack si voltò verso Dean, che ricambiò per un istante il mio sguardo accusatore.
"Al sicuro. Liberiamoci di quella macchina, ora."
Si limitò a rispondere, senza permettermi di chiedere altro.

Lasciai andare un sospiro frustrato, mentre Jack mi affiancava.
"È davvero in un luogo sicuro." Tentò di rassicurarmi, riuscendoci soltanto in parte.
"Grazie, Jay."
Abbozzai un sorriso teso, correndo per raggiungere i due fratelli.
I fari dell'auto, però, mi sbarrarono la strada.
Cazzo.

"Ellie! Levati di lì!"
Urlò Sam, la pistola fra le mani e puntata verso la macchina. Come se dei proiettili potessero sconfiggerla, poi.
Mi spostai alla velocità della luce, infilandomi in un corridoio laterale, solo per vedere Jack avanzare di fronte all'auto.
"Jack!"
Urlai istintivamente, uscendo dal mio nascondiglio momentaneo per fermarlo.
I Winchester, però, furono più veloci di me e si lanciarono in avanti per impedire che qualsiasi cosa potesse succedere.

Passò un secondo.
Il boato che seguì fu assordante. La luce rischiò di bruciarmi gli occhi e dovetti accasciarmi a terra per impedire che tutto ciò accadesse.
Non appena tutto smise di tremare, mi alzai in piedi di scatto, solo per vedere l'auto in fiamme, completamente distrutta, Jack con le iridi ancora dorate per l'utilizzo del suo potere e i Winchester di fronte alla macchina.
L'impatto con il terreno non doveva essere stato affatto piacevole ed entrambi sembravano feriti.

Sam si mise a sedere, portandosi una mano al naso sanguinante, mentre Dean si rialzava con un grugnito.
Mi avvicinai per controllare che stessero tutti bene, mentre Jack indietreggiava, tremando terrorizzato.
"Che è successo?" Chiesi, spostando il mio sguardo verso l'auto ardente.
"Jack... lui ha..." iniziò Dean, ma il Nephilim lo bloccò con un gesto della mano.

"Siete feriti." Constatò gravemente, il volto contratto in un'espressione spaventata.
"È tutto a posto Jack, tranquillo."
Tentò Sam, mentre un altro fiotto di sangue gli usciva dal naso.
"Vi ho fatto del male."
Il ragazzo si guardò le mani, le lacrime agli occhi.
"Avete paura di me." Mormorò, mentre mi ritrovavo a scuotere violentemente la testa.
"Non è così, noi..."

"NO!" Urlò lui, facendo fare a tutti un passo indietro.
"Avete ragione." Sollevò lo sguardo. "Ogni volta che cerco di fare qualcosa di buono, le persone... le persone si fanno male. Sono soltanto un altro mostro."
La sua voce si spezzò su quell'ultima frase, riempiendomi di dispiacere.
"Pensavo che lo fossi, ma no, non lo sei." Dean fece un passo verso di lui. "Se è per questo, tutti abbiamo fatto qualcosa di cui ci siamo pentiti e anche le nostre mani si sono sporcate di sangue. Siamo mostri anche noi."
Sam annuì, ma il Nephilim non si smosse.

"Non so nemmeno che cosa sono. Voglio rendere il mondo un posto migliore, ma non così. Avrei potuto uccidervi, io... non posso fare qualcosa di buono."
Strinse violentemente i pugni mentre diceva tutto ciò.
"So, però, che se resto finirò con il farvi di nuovo del male. A tutti voi." Spostò lo sguardo su di me, facendomi sentire ancora peggio.
Scossi la testa, aprendo la bocca per rassicurarlo, ma non feci in tempo.
"Siete tutto ciò che ho, non posso."
Sam si avvicinò a lui, cercando di farlo ragionare.
"Jack, senti-" Iniziò, ma fu inutile.
"Devo andare. Mi dispiace." Sollevò una mano ed aprì il palmo.
E fu tutto troppo rapido.

Gold (MOMENTANEAMENTE SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora