X - Crawling

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CRAWLING, LINKIN PARK

"It's haunting how I can't seem
to find myself again"

Superai il nastro giallo e nero con sopra scritto 'scena del crimine' chinandomi di poco al di sotto, lasciando la porta della villetta socchiusa, nel caso May avesse deciso di seguirci.

A quel punto non mi interessavo neanche più riguardo ad una possibile sgridata da parte dei Winchester, mi ero ormai rassegnata al fatto che per ogni azione da noi compiuta ci fosse un enorme margine d'errore, quindi tanto valeva.

Seguii i passi leggeri di Jack, facendo scricchiolare un poco il parquet scuro della casa. Era un ambiente grande, luminoso, non di certo come mi sarei immaginata una scena del crimine.
L'unica nota stonata era la macchia color cremisi sul tappeto beige al centro del salotto, che Jack stava esaminando con enorme attenzione.

Maeve mi raggiunse quasi correndo, appoggiando le mani sulle ginocchia coperte dai pantaloni scuri ed eleganti che era miracolosamente riuscita a reperire.
"Non dirmi poi che non vi avevo avvisati, eh."
Borbottò, probabilmente riferendosi ad una ramanzina da parte dei due fratelli cacciatori.
Feci spallucce. "Non siamo bambini, almeno, non noi due."
Accennai con un cenno del capo a Jack, inginocchiato accanto alla macchia di sangue che, da quella distanza, avrei potuto benissimo scambiare per vino rosso.

May non fece in tempo a ribattere che Sam e Dean varcarono la soglia, il maggiore con un'espressione furiosa.
"Avevo detto di aspettare in macchina. Che state facendo qui?"

May ed io ci avvicinammo a Jack con fare protettivo.
"Stiamo solo cercando di aiutare..." Azzardai, lanciando uno sguardo al Nephilim, con un'espressione dispiaciuta perennemente dipinta sul volto.

"Non potete aiutarci." Tagliò corto Dean, un tono che non ammetteva repliche.
Sam gli appoggiò una mano sulla spalla, come a volerlo calmare, o almeno, tentare di farlo.
"Grazie ragazzi." Esordì, un sorriso dispiaciuto sul volto. "Avete trovato qualcosa di strano?"

Noi tre ci guardammo per un istante, poi Jack si fece avanti, indicando la macchia sul tappeto.
"Soltanto quella." Ammise, chinando leggermente la testa non appena Dean ci fissò con un'espressione ovvia.

"Okay, ascoltate un secondo. Questo è un EMF meter, rileva i campi elettromagnetici, quelli che emettono spiriti e fantasmi. Se qualcuno è qui, questo coso ce lo dirà."
Sam tirò fuori dalla tasca un aggeggio con un'antenna retrattile, che mi ricordò quasi un walkie-talkie artigianale formato unicamente da circuiti e lucine. Il minore dei Winchester tirò una leva, ma quello restò zitto, senza emettere strani rumori come avrei immaginato.

"Che... che sta dicendo?" Chiese Jack a mezza voce, quasi spaventato da quel coso.
"Che è un Revenant." Rispose seccamente Dean, mentre Sam ritirava l'EMF meter con aria sconsolata.
"Dovremo controllare la sua tomba." Concluse il maggiore dei Winchester, dandoci le spalle ed incamminandosi all'esterno.

Sam ci fece cenno con il capo di seguirlo ed io non persi occasione per lanciare un'occhiata a Maeve. Sospirai profondamente non appena i nostri sguardi si incrociarono, dannatamente stanca di quella situazione.

-

"Avete detto che volete aiutare, non è così?"
Dean ci squadrò con aria annoiata, lanciandoci una pala.
"Scavate." Si limitò a dire, allontanandosi di qualche passo mentre Sam lo seguiva.

"Ah, fantastico."
Alzai gli occhi al cielo, afferrando la seconda pala a lato della tomba davanti alla quale ci trovavamo.
La lapide in marmo scuro portava inciso il nome di una certa Erica Bailey, presumibilmente la moglie dell'uomo che era stato ucciso.

Gold (MOMENTANEAMENTE SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora