III

474 88 19
                                    





i hope you don't mind if i come here to cry

i hope you don't mind if i come here to cry

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝑰𝑰𝑰

Sehun non riusciva a definire il momento in cui lui e Luhan diventarono amici.
Amici? O forse amanti?
Luhan, ogniqualvolta scoppiava in un pianto disperato, correva da Sehun, non trovando altro modo per calmarsi. Per il biondo era diventata come un abitudine, come ossigeno. Stare troppo tempo lontano dal corvino lo faceva stare male, più male di quanto non stesse già.
Ogni volta usciva dal suo appartamento, bussava alla porta di Sehun, e lui lo accoglieva tra le sue braccia, stringendolo forte e sussurrandogli che sarebbe presto passato, tutto quel dolore. Instaurarono un rapporto particolare, che appunto, non si poteva proprio definire come amicizia.
Luhan correva da Sehun solo quando le solite lacrime salate cominciavano a contornare il suo viso, rendendolo umido e arrossato. A Sehun questo non dispiaceva. Amava asciugare le lacrime del biondo, amava accarezzare i suoi capelli per tranquillizzare il suo batticuore, amava come le sue braccia sottili circondavano il suo collo, quando si abbracciavano.
Il problema era che, tutto questo accadeva solo ed unicamente quando Luhan piangeva.
«Vorrei che tu stessi piangendo.»
Disse una sera, Sehun, mentre i due erano seduti nel bel mezzo del salotto del minore. Poteva sembrare un desiderio brutto, egoista —magari lo era,— ma Sehun lo desiderava dal profondo del cuore.
«Cosa?»
Luhan sobbalzò per l'improvvisa frase del corvino, in mezzo a tutto quel silenzio.
«Vorrei che tu stessi piangendo.» Ripeté una seconda volta, guardando un punto indefinito davanti a se.
Il biondo lo guardò con gli occhi leggermente spalancati, non riusciva a capire quel pensiero improvviso; Sehun lo aveva sempre incoraggiato a smettere di piangere, a sorridere, e allora perché in quel pomeriggio desiderava tutto il contrario?
«Hai perso la testa?»
Sì, quella era l'unica spiegazione.
«Se tu stessi piangendo, correresti subito da me. —Luhan lo stava guardando in modo confuso, e Sehun si spiegò meglio.— Se tu stessi piangendo, staresti con me.»
Cosa stava blaterando? Il corvino stava confondendo Luhan ogni secondo di più.
«Sehun, sono già con te. Che intendi?»
«Quando piangi ti rifugi nelle mie braccia, per questo vorrei che tu stessi piangendo.»
Luhan si ritrovò nuovamente sbattere le palpebre, visibilmente basito. Cercava con gli occhi lo sguardo di Sehun, ma esso era puntato a terra, apatico.
«Mostri il vero te, quando piangi.»
Per il biondo, l'altro continuava a dire cose incomprensibili.
O forse non voleva capirle.
«Hai la febbre, Sehun? Fammi controllare.» Trascinandosi a terra con le ginocchia si avvicinò al corpo del minore, poi spostò delicatamente i capelli neri dalla sua fronte, posando le sue labbra morbide su quest'ultima.
Sehun socchiuse gli occhi, afferrando poi i fianchi di Luhan, che sobbalzò per il contatto improvviso.
«Non ho la febbre, Luhan.»
Disse a voce bassa. Il più grande rimase immobile, fin quando le braccia di Sehun non avvolsero il suo corpo magro, stringendolo a se.
Luhan arrossì e si tenne in equilibro aggrappandosi alle spalle di Sehun, che non accennava ad allontanarsi del biondo.
Lui, dal canto suo, si sentiva in imbarazzo: si chiedeva perché mai Sehun lo stesse abbracciando in quel modo, dato che lui non stava piangendo. Ma avrebbe cominciato da un momento all'altro, se Sehun non lo avesse lasciato andare.
«Sehun...»
Mormorò Luhan, incredibilmente vicino al suo viso. Il suo cuore batteva così forte che gli faceva male, il suo viso era così bollente che i suoi occhi si fecero lucidi.
«Vorrei poterti stringere anche quando non stai piangendo. —esordì Sehun, sospirando.— Non devi per forza avere un motivo per venire da me. Puoi abbracciarmi ogni volta che lo desideri, capito?»
Luhan, un po' scosso, annuì, e appena la presa di Sehun si fece più leggera, allacciò le braccia intorno al suo collo e lo strinse, nascondendo il suo viso rosso tra i suoi capelli neri.
«Il problema è che lo desidero sempre, Sehun.»
«Non importa. Io sono qui per te.»
Luhan sorrise e annuì di nuovo, Sehun stringeva forte le braccia intorno ai fianchi del biondo, così sottili che, stringendolo troppo forte, aveva paura di poterlo spezzarlo in due.
«Grazie.»
Sussurrò il maggiore all'orecchio del corvino, facendogli venire i brividi per un secondo.

nessuno mi caga questa ff ma io ci tengo tanto :((( pls cagatemi :((

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


nessuno mi caga questa ff ma io ci tengo tanto :((( pls cagatemi :((

i hope you don't mind if i come here to cry。hunhanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora