VIII

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i hope you don't mind if i come here to cry

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𝑽𝑰𝑰𝑰

Sehun guardava Luhan con un'espressione divertita, vedendo come divorava il cibo con una velocità sovrumana.
Il minore aveva invitato Luhan ad andare nel suo appartamento, così da cenare insieme; e Luhan, visto che non mangiava da giorni, non poteva rifiutare.
Dopo il loro abbraccio il biondo si era sentito come all'inizio: protetto, al sicuro. Sembravano essere tornati alla normalità, alla loro normalità.
«Sei sazio?»
«Mh-Mh.»
Annuì Luhan, con l'ultimo boccone di riso in bocca. Si pulì gli angoli delle labbra e bevve un sorso d'acqua, mettendosi poi le mani sulla pancia. Era davvero pieno.
«Grazie per il cibo.»
Sehun sorrise di risposta. Poi, guardò l'orario sul suo cellulare: 23:10, così chiese a Luhan se volesse rimanere a dormire da lui.
Il maggiore era incerto, non sapeva bene cosa rispondergli. E se Sehun provasse di nuovo a baciarlo? Non poteva permetterselo, non poteva innamorarsi di lui ancora di più.
«Posso farmi un bagno?»
Domandò prima di rispondere alla sua domanda, così da poterci pensare un po' di più.
Sehun gli disse di sì—un po' confuso, in realtà.
Così Luhan riempì la vasca, si svestì ed entrò nell'acqua, socchiudendo gli occhi. Amava immergersi nell'acqua calda e rilassarsi, lasciando che il profumo del sapone invadesse le sue narici.
«Luhan, se vuoi posso andarti a prendere il ricambio.»
Luhan sentì dire da dietro la porta, che Sehun aveva aperto di qualche centimetro, giusto per farsi sentire.
«Va bene, grazie.»
Il corvino sembrò esitare prima di chiudere la porta, ma Luhan non sembrò neanche notarlo.
Non sembrò neanche notare quanto tempo rimase immerso in quell'acqua, almeno fin quando essa non diventò fredda.
«Posso entrare?»
«Si.»
Sehun era tornato con i vestiti del maggiore. Entrato nel bagno, cercò di non guardare verso Luhan, posando solo i suoi panni sopra un ripiano.
Il biondo si era stretto le ginocchia al petto, lasciando queste ultime uscire dall'acqua, e le ciocche dei suoi capelli bagnati cadevano sopra i suoi occhi da cerbiatto.
Sehun non riuscì a non guardarlo.
Sembrava un angelo—forse lo era.
«Uhm, ti aspetto di là.»
Balbettò il più piccolo, dopo essersi torturato il labbro inferiore. Uscito dal bagno emise un forte sospiro, come se per quell'arco di tempo, avesse trattenuto il fiato.
Luhan uscì da lì qualche minuto più tardi, camminando nel corridoio di fronte a lui. Vide Sehun nella sua stanza, si stava cambiando.
Il biondo distolse immediatamente lo sguardo, ma un secondo dopo lo riposò sul minore, o meglio, sulla schiena del minore.
Era incredibilmente scolpita e magnifica.
Luhan si ritrovò a dover deglutire e scappò in cucina, prima che venisse beccato a fare il guardone.
Il temporale era meno violento rispetto a qualche ora prima, ma comunque c'era. I lampi si vedevano ogni circa dieci minuti, così come i tuoni. Ed uno di questi arrivò proprio quando il cuore di Luhan si era calmato.
Wow, grazie davvero.
«Hyung —Sehun lo richiamò— hai bisogno di qualcosa?»
«No io... Stavo aspettando che finissi di cambiarti.»
Così entrambi si misero a letto. Sehun spense la luce sopra il suo comodino e Luhan aveva il viso parzialmente sotto le coperte, nervoso.
Però, il profumo del corvino imprigionato nelle lenzuola, lo fecero rilassare un pochino.
Era desideroso di girarsi e abbracciare Sehun, di essere stretto tra le sue braccia e desiderava che il suo sonno venisse cullato dai suoi respiri.
«Sehun.»
«Mh?»
«Puoi abbracciarmi?»
Non se lo fece ripetere due volte. Andò vicino al piccolo corpo del biondino e circondò con le braccia i suoi fianchi, stringendolo a se.
Luhan si morse il labbro inferiore tra i denti a sentire il fiato di Sehun sul collo, che sembrava farsi sempre più caldo.
Una scarica di brividi attraversò Luhan quando le labbra dell'altro si posarono delicatamente sulla sua pelle. Prima un bacio, poi due, poi tre, fino ad arrivare al suo orecchio. Luhan, però, non lo fermò.
Non lo fermò neanche quando prese tra i denti il suo lobo, neanche quando strinse la presa sopra i suoi fianchi, neanche quando le sue mani si infilarono sotto il suo maglione.
Sei impazzito, Luhan?
«Hyung, ti voglio così tanto...»
Mormorò Sehun, facendo sospirare il maggiore, che sentì un calore mai provato prima.
«No.. —Scosse la testa il biondo, deglutendo per l'ennesima volta— Non dirlo, per favore.»
«Cosa? Che ti voglio? È soltanto la pura verità, Luhannie. Non riesco a controllarmi.»
Le mani tiepide di Sehun continuavano a vagare sulla pelle dell'altro, facendolo andare in estasi in un batter d'occhio. Luhan bloccò quel movimento e strizzò le palpebre, come se stesse soffrendo.
«Per favore...»
La sua voce tremava, il suo corpo tremava. Sembrava sul punto di piangere.
«Scusami.»
Il minore si allontanò da Luhan, dispiaciuto. Forse aveva davvero esagerato.
Il biondo rimase in silenzio e si strinse la coperta addosso, così tanti pensieri stavano vagando nella sua testa, che neanche riusciva a capirli.
Passarono un paio di minuti —che a Sehun sembrarono infiniti— prima che Luhan si rigirò nel letto per affondare nelle braccia di Sehun.
«Sta per fare un tuono, stringimi per favore.»

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