IV

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i hope you don't mind if i come here to cry

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𝑰𝑽

Sehun un pomeriggio si presentò da Luhan con un pacco in mano. Inutile dire che il biondo rimase confuso, "non è il mio compleanno" aveva detto, ma l'altro lo incitò ad aprirlo comunque.
Era un maglione di lana, di un azzurro pastello che, secondo il parare di Sehun, sarebbe stato d'incanto sulla pelle limpida di Luhan.
«Ti lamenti sempre del fatto che senti freddo, questo ti terrà al caldo.»
Gli disse con in leggero sorriso. Il maggiore lo guardò, un tepore meraviglioso gli si creò all'altezza del petto, facendolo sorridere con sincerità. Era raro che ricevesse regali, soprattutto in quegli ultimi anni, e si era scordato com'era bello scartare un pacco.
Sehun stava facendo così tanto per lui, e nonostante questo, aveva anche speso dei soldi. Il corvino però li avrebbe spesi altri mille volte, se questo significava vedere Luhan con un sorriso sul viso.
«Avanti, provatelo!»
Lo incitò Sehun, vedendo come l'altro era rimasto immobile con quel regalo tra le mani.
«Mh. —annuì, stringendoselo al petto— Torno subito.»
Abbandonò Sehun, lasciandolo in quel salotto spoglio —perché si, Luhan non lo aveva ammobiliato. Nonostante abitasse lì da anni, non aveva ancora avuto l'opportunità di compare un divano, oppure di aprire dei pacchi ancora sparsi per casa. Le uniche cose in quel salotto a parte, appunto, gli scatoloni, erano un tappeto, un tavolo —sulla quale erano posati diversi libri— e qualche foto appesa alle pareti.
Sehun si avvicinò a quest'ultime, non aveva avuto mai l'opportunità di guardarle da vicino, ed era curioso.
Quella che risaltava di più raffigurava un bambino ed una donna, mentre giocavano insieme nella neve —molto probabilmente sono Luhan e sua madre— pensò Sehun.
Il sorriso di Luhan era puro, quasi come i suoi occhi, nonostante fossero pieni di tristezza. Il corvino sorrise automaticamente, trovandolo adorabile.
«Che fai?»
La voce del biondo fece voltare Sehun, che perse un battito appena vide la sua figura.
Sembra un angelo, e no, non stava esagerando.
«Sei un incanto.»
Pensò ad alta voce, facendo arrossire Luhan, e nascose il viso nel collo alto e largo del maglione.
«Mi piace tanto.»
Ammise in imbarazzo, guardandosi le mani che erano in buona parte dalle maniche lunghe e larghe.
Sussurrò un grazie prima di allacciare le braccia intorno alla vita di Sehun e posare la testa sul suo petto, sorridendo appena. Il corvino mise una mano sulla sua testa e gli accarezzò i capelli soffici, e Luhan giurò che si sarebbe potuto benissimo addormentare in piedi.
«Ti farò regali più spesso se questo è il tuo modo di ringraziare.»
Sehun disse sentendo come lo stava stringendo forte Luhan, e come era bello con quel sorrisetto sul viso.
«Stupido.»
I due passarono, come ogni giorno ormai, il pomeriggio insieme: Luhan si era seduto tra le gambe di Sehun, la sua testa era posata sul suo petto e in mano aveva uno dei suoi libri, alla quale mancavano poche pagine prima della sua fine.
Guardandoli, chiunque direbbe che i due erano un qualcosa. Qualcosa di davvero speciale, di nuovo, di mai esistito prima.
Sembravano uniti in una maniera inseparabile, ed era successo tutto così di colpo, inaspettatamente. Ma né a Luhan né tantomeno a Sehun dispiaceva, anzi. Entrambi di sentivano come se avessero trovato la loro anima gemella, sentivano che il loro rapporto diventava sempre più forte, sempre più indissolubile.
Luhan aveva in grande bisogno di Sehun, ora che il corvino era finalmente nella sua vita, non avrebbe potuto permettere che andasse via, che lo lasciasse solo come per anni lo è stato.
Il loro poteva essere la vera e propria definizione di amore platonico, un amore puro e casto, un amore che era talmente prezioso che non aveva bisogno di alcun aspetto sessuale per poter crescere ancora di più.
Quando Luhan finì il suo libro, lo posò accanto ai loro corpi e si sistemò in modo più comodo; poi afferrò le mani di Sehun e intrecciò le loro dita.
«Ti è piaciuto?»
Chiese quest'ultimo, riferendosi al libro accanto a lui. Luhan annuì.
«Seppur semplice mi ha preso, mi dispiace di averlo finito in due ore.»
Luhan amava leggere. Forse era la cosa che amava di più, dopo Sehun, ovviamente. Lo aiutava a sfuggire dal suo mondo orribile ed entrare in uno meraviglioso, pieno di parole e di cultura.
Il minore, quasi sentendo i suoi pensieri, posò in tenero bacio nei capelli profumati di Luhan, stringendolo di più a se. Non sapeva bene cosa stava accadendo tra loro due, ma fin quando poteva stare con lui, niente gli importava.
«Sehunnie.»
«Mh?»
«Puoi restare con me, stanotte?»

»«Mh?»«Puoi restare con me, stanotte?»

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