i hope you don't mind if i come here to cry𝑿𝑽𝑰
Il giorno del matrimonio era ormai arrivato, Sehun si stava preparando ed era super nervoso, mentre Luhan, nella sua stanza, fissava il completo che aveva tirato fuori dall'armadio.
Sarebbe davvero dovuto andare? Era così indeciso.
Non voleva abbandonare Sehun in un momento simile, ma allo stesso tempo non voleva assistere a quell'evento che avrebbe soltanto portato tristezza nel suo cuore.
Afferrò la giacca nera e fece scivolare il tessuto tra le mani, sospirando piano; se la infilò sopra la camicia bianca, sistemandosi il colletto di essa prima di allacciarsi la cravatta. Guardò la sua figura allo specchio, mordendosi il labbro nervosamente.
Non era più abituato ad andare a feste, matrimoni o quello che era. Tutte quelle persone, tutto quel rumore, quelle risate.
Per Sehun, continuava a ripetersi nella testa, dopo essersi guardato un'ultima volta.
Prese la scatola dove aveva riposto il regalo per i promessi sposi, mettendola in una busta. Aveva scritto anche una piccola lettera, ma quella sarebbe rimasto un segreto tra lui e Sehun.
Uscì dal suo appartamento e bussò alla porta del corvino, che la aprì dopo pochi secondi.
«Wow.»
Aveva sussurrato dopo aver visto Luhan vestito in quel modo, e per un attimo immaginò di sposare lui, non Joohyun.
Il biondino arrossì appena.
«Non sei ancora pronto?»
Domandò mascherando l'imbarazzo. Effettivamente, Sehun aveva indosso soltanto i pantaloni e la camicia, non del tutto abbottonata.
«Sono così nervoso che non riesco neanche a fare il nodo alla cravatta.»
Confessò sbuffando, indicando la diretta interessata abbandonata sul divano in salotto.
«Ti aiuto io.»
Così Luhan la andò a prendere, avvicinandosi a Sehun; la allacciò intorno al suo collo e con poche mosse fece il nodo, stringendolo lentamente.
Il minore per tutto il tempo guardò il più bassino, era estremamente bello. Stava cercando di trattenersi da quando egli era entrato in casa sua, ma in quel momento la sua mente era annebbiata.
Si sporse verso Luhan e catturò le sue labbra in un tenero bacio, pieno di sincerità. L'altro fu colto di sorpresa, ma timidamente ricambiò quel movimento di labbra umide, socchiudendo le palpebre.
«Devo dirti una cosa.»
Sussurrò sulle labbra del maggiore Sehun, prima che il bacio diventasse troppo intenso. Il biondo immediatamente si fermò, puntando i suoi occhi da cerbiatto in quelli scuri dell'altro.
«Cosa?»
«Mi trasferisco.»
E il cuore di Luhan si spezzò, ancora una volta.
«Tu- Cosa?»
La sua voce aveva già preso a tremare, le braccia erano cadute lungo i fianchi, con i pugni chiusi.
«Ora che mi sposo devo andare a convivere con Joohyun, a qualche chilometro da qui...»
Si allontanò da lui come scottato dalla sua vicinanza, come poteva farlo? Trasferirsi e lasciarlo da solo?
«Lo avevi promesso.»
Appena pronunciò quella frase, una lacrima traditrice scese sul suo viso, facendo allarmare Sehun più che mai.
«Non piangere, per favore. Pensi che io sia felice di andare via?»
«Mi avevi promesso che saresti rimasto con me per sempre.»
Continuò Luhan, indietreggiando. Perché gli aveva mentito? Perché farlo illudere in quel modo?
«Lulu, ti prego—»
«Non è giusto... Io ho bisogno di te...»
Ed era totalmente, maledettamente vero. Luhan non poteva vivere senza Sehun.
Quale maglietta avrebbe bagnato di lacrime se non quella di Sehun? In quali braccia si sarebbe rifugiato durante un temporale se non in quelle di Sehun? A chi avrebbe dato tutto il suo amore se non a Sehun?
No, non poteva assolutamente vivere senza di lui.
«Verrò a trovarti ogni giorno, te lo prometto.»
Disse lui tornando vicino a Luhan, che aveva lo sguardo puntato sulle sue scarpe lucide.
«Un'altra promessa che non manterrai.»
«Io—»
Il suono del campanello fece bloccare entrambi i ragazzi; Sehun prese un respiro e diede un'ultima occhiata a Luhan, aprendo poi la porta.
«Allora! Sei pronto figliolo?»
Chiese con grande entusiasmo il signor Oh, entrando con un sorriso a trentadue denti, che però scomparve vedendo quel dannato ragazzino biondo.
«Non ci credo, sei di nuovo qui? Pensavo di essere stato chiaro.»
«Papà, almeno oggi puoi non farlo?»
Luhan stava trattenendo ancora le lacrime, e in quel momento il suo ultimo problema era il vecchio.
Quest'ultimo gesticolò frettolosamente e incitò suo figlio a muoversi, dato che erano in ritardo, e per lui la puntualità era importantissima,
«Puoi aspettarci in macchina?»
Domandò Sehun a suo padre, doveva assolutamente parlare con Luhan.
«Se entro due minuti non sei sotto te la vedrai con me.»
Così, i due erano nuovamente soli.
«Ascolta...»
«Ho capito, Sehun.»
«Devo spiegarti.»
«Non c'è nulla da spiegare. Ti aspetto fuori.»
Afferrò con la mano tremante la maniglia della porta e velocemente la abbassò, uscendo da quella stanza che si era fatta in un batter d'occhio soffocante. Cercò di riprendere fiato e si sedette a terra, poco gli importava se i suoi vestiti si sarebbero sporcati, ormai le sue gambe non reggevano più.
Luhan non avrebbe sopportato un altro abbandono, e Sehun lo sapeva bene. O forse no?
Si preparò velocemente solo per raggiungere Luhan, che era ancora poggiato a terra, con la sua lunga frangia bionda che svolazzava sulla sua fronte, molto probabilmente perché il portone del condominio era stato lasciato aperto, perciò c'era un leggero venticello.
«Sei sicuro di voler venire?»
Domandò, vedendolo in quello stato. Forse avrebbe dovuto aspettare per dargli quella notizia.
«Sì.»
Piegò le gambe e con l'aiuto delle mani sollevò il suo corpo fragile, alzandosi da quel pavimento freddo. Il corvino lo guardava preoccupato mentre si avviava verso le scale, non voleva sposarsi, non voleva tutto quello.
L'unica cosa che voleva, era l'amore del suo vicino.
STAI LEGGENDO
i hope you don't mind if i come here to cry。hunhan
Fanfic「 hunhan 」 Luhan corre da Sehun ogniqualvolta sente il bisogno di piangere. ⓒ adoresehun, 2018 [ in love with a ghost]