XIV

345 60 9
                                    





i hope you don't mind if i come here to cry

i hope you don't mind if i come here to cry

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

𝑿𝑰𝑽

Sehun riaccompagnò il maggiore a casa, dopo che lui aveva smesso di piangere. Luhan, durante il viaggio, era stato tutto il tempo in silenzio —come al solito— ma era un silenzio differente. Un silenzio che faceva star male Sehun, perché consapevole che il biondo stesse soffrendo.
«Torna a casa dai tuoi.»
Aveva detto Luhan sceso dall'auto, ma ricevette un 'no' secco come risposta.
«Io sto bene, non puoi andartene da un pranzo in famiglia in quel modo.»
Lo rimproverò, facendo passare quello come il problema principale della situazione. Sehun chiuse lo sportello della macchina ed affiancò il maggiore, che stava aprendo il portone.
«Anche tu te ne sei andato senza dire nulla, però.»
«Io non faccio parte della vostra famiglia.»
Rispose, con un tono estremamente freddo. Entrò nel condominio e cominciò a salire le scale, velocemente, quasi a voler scappare via da Sehun.
Lui era rimasto qualche passo indietro, ancora incredulo della risposta dell'altro.
«Han, aspetta.»
Lo richiamò prima che potesse chiudersi nel suo appartamento.
«Perché ti comporti così adesso? Hai già dimenticato cosa abbiamo fatto stanotte?»
«Dimenticato? Vorrei tanto Sehun, credimi. Non faccio altro che pensarci e questa cosa mi sta uccidendo.»
La sua voce si ruppe sulle ultime sillabe, quindi chiuse la porta velocemente, non volendo ricominciare a piangere davanti a Sehun per l'ennesima volta. Il corvino rimase lì, in piedi davanti a quella porta chiusa, immobile, senza parole.
Dopo qualche minuto bussò debolmente, Luhan all'interno non mosse neanche un muscolo: non gli avrebbe aperto per nessuna ragione al mondo.
Beh, almeno questo pensava i primi dieci secondi. Si alzò da terra e aprì la porta, stava per parlare quando Sehun lo avvolse con le sue grandi braccia, circondandolo completamente.
Il cuore del biondo per poco non crepò al suolo, quella azione era totalmente inaspettata.
«Non dimenticarlo mai, ti prego. Sono un egoista, lo so. Ma non dimenticare mai quanto ti abbia amato la scorsa notte, ti prego.»

Luhan aveva passato una giornata infernale, e come se non bastasse, quando entrò nella doccia, lo colpì dell'acqua gelida; solo in quel momento si ricordò di non aver pagato la bolletta, così fu costretto a rimettersi i vestiti addosso.
Si morse l'unghia del pollice indeciso sul cosa fare, doveva farsi una doccia, ne sentiva il bisogno. Forse era troppo sfacciato andare da Sehun e chiedergli di usare il bagno? Ma era l'unica persona che conosceva nel condominio...
Si infilò le ciabatte e prese il suo shampoo, un asciugamano e l'accappatoio, uscendo dal suo appartamento silenziosamente.
Prima di bussare si chiese se il minore stesse già dormendo, ma in fondo erano solo le nove di sera, così bussò dopo vari ripensamenti.
Sehun subito gli andò ad aprire, invitandolo ad entrare con un gesto della mano. Stava parlando al telefono con qualcuno.
«Mh, va bene, portamelo più tardi.»
Disse alla cornetta, poi riattaccò, prestando attenzione al biondo che stava chiudendo la porta alle sue spalle.
L'altro lo guardò un po' confuso, perché aveva tutte quelle cose in mano?
«Uhm... Non mi esce l'acqua calda e... Posso fare una doccia qui?..»
Domandò il maggiore in completo imbarazzo, Sehun annuì con un sorriso.
«Grazie mille, farò subito.»
«Hai già cenato?»
Chiese prima che Luhan potesse recarsi in bagno, si fermò e scosse la testa.
«Perfetto. Mangiamo insieme.»
Quella giornata davvero sembrava non finire mai. Luhan non vedeva l'ora di mettersi al letto e risposare, spegnendo il cervello almeno per qualche ora. Però, nonostante questo, non poteva rifiutare l'offerta di Sehun.
Quando finì la doccia, si strofinò i capelli biondi con un asciugamano velocemente, e non fece neanche in tempo a vestirsi che sentì la voce del minore richiamarlo.
«Hyung! Puoi andare un attimo a controllare che non si bruci il riso? Mi sto cambiando!»
Così dovette uscire dal bagno, incontrando l'aria fredda del corridoio; corse fino in cucina e controllò la cottura del riso, ma in quel momento si aprì la porta dell'appartamento di Sehun.
«Oh... Ciao.»
Lo salutò, Joohyun, che aveva un espressione strana sul volto. Luhan le fece un cenno con la testa, ed un piccolo sorriso, chiaramente nervoso. Pensava che quello era l'ultimo incontro della giornata, ma il padre di Sehun seguiva subito dopo la ragazza, che non appena vide il biondo, spalancò gli occhi.
«Tu. Cosa ci fai nell'appartamento di mio figlio?»
Domandò con aria scontrosa, facendo indietreggiare Luhan.
«E in questo stato, per di più?»
«H-Ho solo fatto una doccia-»
«Hai controllato il riso?»
Arrivò anche Sehun, che si stava infilando una felpa. Quella situazione era chiaramente fraintendibile, perciò il cerbiatto si ritrovò ad abbassare gli occhi a terra.
«Oh- Papà, Joohyun, non vi avevo visto.»
Il signore aveva uno sguardo furioso, mentre Joohyun era dietro di lui, mortificata. Sicuramente non voleva creare una discussione.
«Perché lui è qui?»
Domandò il più vecchio, indicando quel ragazzino.
«Luhan? Voleva farsi una doccia ma da lui non esce l'acqua.»
Spiegò brevemente, alzando le spalle. Poi andò dalla loro cena e spense il fuoco, dopo aver controllato che fosse pronta.
«Tesoro, comunque ti ho portato il completo...»
Intervenne Joohyun, porgendogli i vestiti che Sehun avrebbe indossato al matrimonio. Luhan era ancora a testa bassa, completamente a disagio.
«Smettila di infastidire mio figlio.»
Disse il signore a Luhan, dopo essersi avvicinato a lui. Poi uscì, sbattendo la porta adirato.
Il biondo corse velocemente in bagno, adesso voleva decisamente tornare a casa. Si infilò velocemente i vestiti e riprese le sue cose; passò davanti a Sehun e non lo degnò neanche di uno sguardo, semplicemente uscì da casa sua.
Il corvino non ebbe neanche il tempo di parlare, lo guardò andarsene senza dire una parola. Aveva sentito chiaramente cosa era uscito dalla bocca di suo padre, e stava tentando davvero di mantenersi.
«Va da lui.»
Suggerì Joohyun, sistemandosi la borsetta sulle spalle.
«Preferisce stare solo. Aspetterò.»

sCUSATEEE QUESTO CAPITOLO FA SCHIFO 💖💗💞

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


sCUSATEEE QUESTO CAPITOLO FA SCHIFO 💖💗💞

i hope you don't mind if i come here to cry。hunhanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora