Things Are Complicated

Planning and Joking~Chapter two

Il piano era stato messo a punto, doveva solo essere realizzato. Oltre alle immancabili caccabombe nell'ufficio di Gazza, come da tradizione, i Malandrini e Alyssa avevano trovato il modo di entrare nella classe di Trasfigurazioni, la prima materia che avrebbero avuto il giorno dopo.
<Hai fatto Felpato?>Chiese James seccato.
<No, o altrimenti non starei ancora sulle tue spalle, non credi razza di cervide?>Ribattè l'altro, tentando di rimanere in equilibrio. James, parecchio annoiato, decise di farlo tornare a terra. Che poi questo consistesse nel farlo cadere giù dalle sue spalle e sul pavimento, non aveva importanza. Ancora in piedi sul banco, tese una mano alla sorella, che però stava aiutando Remus con la cattedra. La ragazza fissò seccata il fratello, pensando che forse era un tentativo di ammazzarla.
<RAMOSO MA SEI MATTO?!>Strillò Sirius. Subito venne zittito da Peter, che faceva il palo. Allora Alyssa decise di prendere la mano del fratello e salire sul banco, per poi aspettare che il fratello si girasse e facesse una sorta di sospensione con le mani, in modo che lei potesse darsi la spinta e sedersi sulle sue spalle. La ragazza lo fece senza problemi, d'altronde era il suo gemello e lo avevano fatto milioni di volte. Quando si fu sistemata e fu certa che non sarebbe caduta, staccò le mani da quelle del fratello, che aveva preso per stabilizzarsi, e continuò il lavoro che stava facendo Black. Alyssa non poté non trovare il lavoro del cagnaccio parecchio scadente, tanto che dovette rifarlo da capo. Quando ebbe finito, James inclinò la schiena in avanti, aiutando la sorella ad arrivare sul pavimento senza commozioni cerebrali o ossa rotte, favore che di certo non aveva fatto al migliore amico. I cinque sgattaiolarono in Sala Grande, pregustando lo scherzo del giorno dopo. Si sedettero vicino a Lily, Frank, Alice e Mary, ragazza che Alyssa aveva cominciato ad odiare e amare insieme. Lei non sapeva nulla del piccolo problema peloso del fidanzato, per cui capitava che litigasse con Remus riguardo ad un presunto tradimento.
Ogni volta per la ragazza era un martirio vedere la sua migliore amica con il ragazzo che le piaceva, ancor di più se i due litigavano, perché in fondo insieme sembravano essere felici, e a lei questo bastava.
Quando i Grifondoro finirono la cena tornarono ai dormitori, ancora gongolanti e con dei ghigni ben visibili sui volti.
Mentre i ragazzi si addormentarono quasi subito(colpa di Remus, Frank e Peter che volevano cominciare bene l'anno), le ragazze rimasero sveglie fino a tardi.
Avevano unito i letti, in modo che potessero stare tutte e quattro vicine e comode allo stesso tempo. Lily aveva portato ad Hogwarts una scorta infinita di caramelle e altri dolcetti babbani, che Alyssa si premurò di assaggiare uno ad uno. Si raccontarono le novità dell'estate, poi giocarono a carte, una cosa babbana, e poi spettegolarono fino a notte fonda.
<Sul serio?!>Gridò Mary, ancora incredula.
<Vi dico che è così! Davvero non sapevate che Sirius ha avuto una storiella con la McDavis?>Esclamò Alyssa, palesemente divertita.
<E pensate - proseguì - pare che anche il mio caro fratellino sia rimasto coinvolto in qualcosa con una nata babbana, questa estate.>Subito tutte spalancarono occhi e bocca.
<O almeno, questo sarebbe ciò che vi avrei raccontato se Lily Evans avesse accettato anche solo uno dei suoi inviti, o avesse risposto alle sue lettere!>Subito tutte scoppiarono a ridere, tranne la rossa, che era stata punta sul vivo.

La mattina dopo ci vollero almeno dieci minuti buoni per riuscire a svegliare Alyssa, che ad ogni occasione buona si ributtava sul letto. Alla fine, quando la corvina ripensò alle azioni compiute la sera precedente e allo scherzo, subito balzò giù dal letto e finì di prepararsi ancor prima delle altre, cha la fissavano allibite.
Quando pensarono di essere pronte si diressero in Sala Grande, incontrando in Sala Comune i Malandrini e Frank. I giovani si salutarono, tranne Lily, chiederle di salutare James era troppo. Si sedettero vicini al tavolo, sapendo che ci doveva essere un motivo se i fratelli Potter non avevano ancora litigato o fatto battute o mandato a fuoco qualcosa, anzi, quella mattina si stavano comportando quasi civilmente.
Forse perché Alyssa ce l'aveva ancora un po' col fratello, forse perché James non voleva incorrere ulteriormente nell'ira della sorella rivolgendole la parola appena sveglia.
Sta di fatto che solo i restanti Malandrini conoscevano il perché di quell'aria abbastanza serena tra i gemelli. Quando Sirius constatò che era ora di andare a lezione per non fare ritardo il primo giorno, le ragazze ebbero la conferma che avevano organizzato qualcosa. Il gruppetto arrivò nell'aula di Trasfigurazione in perfetto orario, sorprendendo la McGranitt, che provò subito uno strano senso di inquetudine. Alyssa non stava più nella pelle.
Fece per andare a sedersi vicino al gemello, ma trovò il posto occupato da un cagnaccio bavoso, a cui toccò un'occhiataccia. E, in men che non si dica, anche le ragazze avevano compagni di banco. Rimaneva solo Remus, che le sorrise cordiale, come al solito. Alyssa ricambiò, non potendo fare a meno di sentirsi a disagio. Tirò fuori la pergamena, la penna e l'inchiostro per scrivere, battendo il piede a terra ad una velocità incredibile. Remus si accorse della sua impazienza, che lo fece ridacchiare, guadagnandosi due occhiatacce, una dalla professoressa, l'altra dall'amica. Cominciò la lezione, e tutto parve normale, fino a quando la professoressa non strillò:<POTTER>
Per la mancata attenzione del cacciatore. Allora si attivò lo scherzo. La cattedra a cui si era appoggiata la McGranitt divenne d'acqua, che con uno scroscio cadde sul pavimento, portando con sé anche la povera donna, ormai fradicia. E, nel caso ciò non bastasse, si attivò anche l'altro dispositivo, costruito da Alyssa stessa, che inondò la classe di schiuma rosa.
Inutile dire che cinque persone, le uniche che dopo mezz'ora ancora ridevano, furono sospese per il resto della giornata, istituendo il nuovo record di meno cento punti a Grifondoro!