Capitolo 11

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Rye's p.o.v.

"Allora buonanotte principessa" dico baciandole dolcemente la fronte
"Buonanott-" sviene tra le mie braccia
"CAROLA!" urlo
"CAROLA RISPONDIMI TI PREGO!" urlo ancora più forte.
Busso alla porta dei ragazzi e mi risponde Andy assonnato
"Che succede?" chiede
"Carola, sta male, é svenuta, non so che ha. Ti prego aiutami" chiedo implorandolo
"Portiamola all'ospedale" dice prendendo le chiavi di casa
La prendo a sposa e mi siedo con lei stesa su di me in macchina mentre Andy guida.
Arriviamo e la portano subito in sala
Non riesco a smettere di fare avanti e indietro per la sala d'attesa
"Ti vuoi calmare?" implora Andy cercando di stare sveglio
"CALMARMI?! COME PUOI STARE CALMO IN QUESTA SITUAZIONE?!" urlo
"CAROLA É DI LA, STA MALE, ED IO NON SO CHE HA"
"Ok, scusa. Non ti scaldare Rye" si scusa

4:45 a.m.
"Infermiera, come sta?" chiedo curioso vedendo arrivare una donna in camice
"Si riprenderà presto" mi rasserena
"Che le é successo?" chiedo preoccupato
"Le abbiamo fatto un prelievo, dall'analisi é risultato che é astemia. Non può bere. E abbiamo trovato tracce di alcool nel sangue. Ma ora sta molto meglio" mi spiega
"Quindi dovrà rimanere in clinica per almeno 2 giorni. Vogliamo tenerla sotto controllo" continua
"Ah si, capisco" rispondo leggermente più sereno
"Un'ultima cosa..."
"Si?"
"Sarebbe possibile vederla?" chiedo
"Ma certo, si accomodi" mi invita ad entrare
"Senti Rye io non ce la faccio più, ho troppo sonno" sento toccarmi la spalla
"Ma certo Andy, vai pure, io rimango qui con lei. Non voglio lasciarla sola. Avverti gli altri che presto starà bene"
Annuisce e va via
Io intanto entro
"Rye?" mi chiede Carola confusa
"Dove siamo?"
"In ospedale. Ma tranquilla, andrà tutto bene" la rassicuro prendendola per mano
"Ho dolori ovunque, perché siamo qui?" dice provando ad alzarsi
"Hai bevuto sta sera e i medici hanno detto che sei astemia. Non potevi bere. Mi spiace, é tutta colpa mia" sento una lacrima scendere
"No, non fare così, sono stata io. Dovevo dirtelo" si scusa
La abbraccio.
Ne sento il bisogno.
"Ma domani?! Come facciamo?! Io devo andare al lavoro. Non posso stare qui" dice
"Tranquilla, l'importante é che tu ti riprenda" dico accarezzandole i capelli
"Grazie" dice prendendo la mia mano e stringendola a se
"Ma che ore sono?!"
"Le 5 del mattino" dico sbadigliando
"E sei rimasto tutto questo tempo con me?" dice con le lacrime agli occhi
"Si..."

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