*a casa Stilinski*
"Bussi tu o busso io?" chiedo al moro accanto a me
Sono un po' agitata, non che di solito lo sia, però sapete com'è? Una figlia che sparisce per 5 giorni senza lasciare traccia, poi ricompare e annuncia che è incinta...un po' di paura per come potrebbero prenderla ce l'ho.
Rye sembra capirlo e decide di bussare per me.
Apre mia mamma e appena mi vede viene a stritolarmi in un abbraccio spacca-ossa. Ha un'aria stanca, gli occhi gonfi e rossi, ormai consumati dalle lacrime. Tipico di chi non dorme da giorni.
"Bimba mia..." la sua voce rotta dai singhiozzi
"Mamma, chi è alla porta?" Stiles.
Esce e, appena mi vede, si blocca sulla soglia della porta.
"Tu-" non voglio sapere cosa stava per dire. Mi fiondo tra le sue braccia e inizio a piangere.
So che vorrebbe dire qualcosa ma non lo fa, allora spinge la mia testa ancora più contro il suo petto. Come se fossi una farfalla che, appena ha un po' di libertà, decidesse di scappare e volare via.
"Mi sei mancata" è tutto ciò che riesce a dire prima di prendermi in spalla a koala e portarmi dentro. Come quando eravamo bambini
"Ragazzi, guardate un po' chi vi ho portato?" mi mette giù e, appena mi ricompongo, riesco a scorgere i visi di Andy, Brooklyn, Mikey, Mia e di...papà?! Che ci fa lui qui?!
ma Jack? Si sarà nascosto
"Oddio..." Andy e la sua ragazza, in lacrime quanto mia madre, esclamano in coro mentre gli altri sembrano paralizzati.
Tutti ad eccezione di mio padre
"Oh bene, sei qui. Stavamo giusto parlando di te. Vado a ritirare la denuncia di scomparsa. Hasta luego-"
"In realtà...devo dirvi una cosa. E per quanto non mi faccia piacere, è giusto che lo sappia anche tu" lo interrompo
"Su allora, sentiamo la notiziona" mi scimmiotta guadagnandosi un'occhiataccia disgustata dal resto dei presenti, me compresa
Rye si avvicina e mi stringe la mano
"Puoi farcela, sono con te" sussurra
credo stia sussurrando più a lui che a te. Non so se sta volta sverrà o meno
"Da dove comincio? La mia 'scomparsa', se così la si vuole chiamare, è dovuta ad un fatto ben preciso...ho avuto bisogno di risposte e tempo ed è stata dura accettare la realtà. Mamma, papà, Mia, ragazzi...sono incinta" dico tutto d'un fiato ma un dolore improvviso colpisce la mia guancia facendomi mancare il respiro per un attimo.
"PAPÀ! MA CHE CAZZO FAI?!" potrei riconoscere la voce di mio fratello tra mille.
Mio padre mi ha dato uno schiaffo. Mi ha davvero alzato le mani? Colui che si limitava semplicemente a sparire chissà dove quando c'era da punire me e Stiles, lasciando fare tutto a mia mamma?
"Sei solo una lurida troia. L'ho sempre saputo" sputa ed esce
Tocco la parte arrossata del mio viso e sento che sto per esplodere, di nuovo.
Il rumore della porta che sbatte mi risveglia da quello stato di trance in cui ero bloccata.
Non lo trattengo e inizio a piangere.
Prima una lacrima, poi due, tre, quattro. Mi accascio a terra e una serie copiosa di lacrime amare solcano il mio viso senza nemmeno aver avuto il tempo di metabolizzare quanto successo.
Rye si abbassa al mio livello e poggia una mano sulla mia schiena, accarezzandola.
"Sono un così totale disastro?" guardo il ragazzo accanto a me
"Oh no, no no tesoro. È lui qui lo stronzo, chiaro? Non darti colpe di nulla" mi passa un pollice sotto l'occhio per asciugare le lacrime e mi scappa una risata per il suo modo di affrontare la situazione
Mimo un 'grazie' con le labbra e mi aiuta ad alzarmi.
Scruto il viso di ognuno di loro ed è come se il tempo si fosse fermato. Se prima erano paralizzati, adesso sembrano statue di marmo
"Ma respirano ancora?" sussurra Rye al mio orecchio e a stento trattengo le risate
"Si, e ci sentiamo anche" Mikey prende parola 'sbloccando' gli altri.
Apro le braccia facendo loro segno di avvicinarsi e si catapultano letteralmente tra le mie braccia
"Mi siete mancati" dico
"Anche tu" Mia sembra esausta infatti le sue forze le permettono solo di sussurrare.
Jack, che fino a quel momento non avevo ancora visto, spunta dal bagno con una nonchalance pazzesca
"Hey gente, che succede? Ho sentito urla e voci varie. Tutto ok?...CAROLA?! TU NON DOVRESTI ESSERE IN KONGO, O DA QUALCHE PARTE DEL MONDO, A NASCONDERTI DA NOI?!" sbraita e viene ad abbracciarmi
Ricambio fino a quando un rumore mi distrae
"Non dirmi che è quello che penso..."
mi sa che oggi il nostro piccolo irlandese Jackie perderà un arto
Ne sono sicurissima.
Mi dirigo verso il bagno e bingo!
"Oh cazzo" mormora il ragazzo tirato in questione
Carola esplode tra tre 3...2...1...
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P.S. Ti Amo ♥
FanfictionCarola é una 18enne che per inseguire il suo sogno si ritrova nella più sperduta città dell'Inghilterra, Slough